Scatola nera Move-in per i vecchi diesel Euro 5: soluzione o fregatura? [VIDEO]

Scatola nera Move-in per i vecchi diesel Euro 5: soluzione o fregatura? [VIDEO]
Pubblicità
Chi ha una diesel Euro 5 presto subirà delle limitazioni. Le Regioni proporranno di aderire al programma Move-in, una scatola nera che "fa la spia". Ecco perché è un boomerang
18 giugno 2025

Tempi durissimi per i Diesel Euro 5 (con o senza FAP) in Nord Italia: da ottobre 2025 scattano i divieti in Piemonte, Lombardia e Veneto ed Emilia Romagna (e a Roma si pensa di adottare gli stessi divieti) Qui sotto trovate il video con le nostre osservazioni e le regole spiegate per bene, dove trovare anche indicazioni su una possibile soluzione "provvisoria", ma appare chiaro che a medio termine chi ha queste diesel, anche se in ottimo stato, avrà la vita difficile.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Il servizio Move-in: scatola nera, salvacondotto per pochi km

Per prima cosa, volete scoprire se la vostra auto è interessata al blocco? Andate sul Portale dell'Automobilista per conoscere la "classe ambientale" in base alla targa, se viene fuori Euro 5 e abitate al Nord avete un problema. Ok, potete andare a rottamarla per comprare un'auto nuova (era una battuta, visti i tempi) oppure adottare un complicatissimo programma "scontachilometri" che si chiama Move-in ed è già stato applicato in Lombardia: vediamo come funziona.

La soluzione per chi non può o non vuole cambiare l’auto è quella di installare questa scatola nera Move-in e la relativa app. Era già prevista dal 2022 per Milano e la Regione Lombardia per poter circolare con i diesel fino all’Euro 4 (senza FAP o con un FAP non idoneo) che tiene conto di un numero massimo di km, variabile a seconda della classe di omologazione.

La Regione Lombardia ha predisposto una pagina di domande frequenti qui e per aderire a Move-in prima di tutto occorre registrarsi con lo SPID su questo portale (se non hai ancora lo SPID vai qui). A questo punto dovranno essere inseriti i dati del proprietario (persona fisica o giuridica) e i dati del veicolo, per cui è bene avere a portata di mano il libretto di circolazione.

Una volta fatta la registrazione, verrà indicata una lista di centri di installazione che fanno un’operazione in realtà molto semplice: collegano ai due morsetti della batteria una sottile scatola che contiene tutta l’elettronica necessaria (chi armeggia con cacciaviti e chiavi lo può fare benissimo da solo).

In caso di guasto della batteria o di sostituzione, non bisogna preoccuparsi, il sistema si ripristina da solo appena ricollegato. Bisogna dire inoltre che molte di queste scatole nere prodotte da vari costruttori sono già di largo uso perché fanno parte di polizze assicurative che le richiedono, quindi se ne avete già una compatibile dei fornitori indicati qui sotto è molto probabile che le possiate utilizzare per il servizio Move-in, cosa che viene comunicata durante la registrazione. Le Regioni Piemonte e Veneto ed Emilia Romagna utilizzano fornitori e pagine web dedicate diverse.

Air S.r.l (https://movein.myair.io/movein/idadesione)

LoJack Italia S.r.l. (https://movein.lojack.it/info)

OCTO S.p.A. (https://www.octo-movein.it/)

Viasat S.p.A. (https://movein.viasatonline.it/)

 

E si paga pure...

Il servizio Move-in è a pagamento: costa 50 euro per il primo anno di canone e l’installazione della scatola nera, se non ne avete già una compatibile. Altrimenti si pagano 20 euro e altri 20 euro per ogni anno successivo. Il servizio ha raccolto 35.000 adesioni per la Regione Lombardia (pochissime, e fra poco torneremo su questo argomento) di cui circa 25.000 hanno aderito anche con l’opzione di accesso all’Area B di Milano. Va ricordato che per chi trasgredisce sono previste multe da 75 a 450 euro.

Ma non a tutti serve la scatola nera: vediamo le deroghe presenti a Milano: i cittadini che hanno auto “vietate” e che risiedono fuori dal Comune hanno diritto a 5 giornate di accesso in area B (che diventano 25 per i residenti) senza installare alcun dispositivo.

Veniamo infine a chi ha aderito a Move-in per la Regione Lombardia e vuole attivare l’opzione Move-in per Milano. Prima di tutto, non è una funzione automatica, va richiesta esplicitamente attraverso la app o sul proprio profilo della Regione Lombardia. Chi l'attiva ottiene un bonus di un certo numero di chilometri, senza limiti di giorni.

Per esempio per una diesel Euro 5 sarà possibile percorrere fino a 10.000 km all’anno, cioè circa 45 chilometri al giorno compresi sabato e domenica. Si scende per una diesel o un benzina Euro 1 a soli 1600 km/anno.

Ma attenzione: il conteggio dei chilometri è effettuato tutti i giorni della settimana e 24 ore su 24 e si cumula: chi esaurisce il bonus per la Regione lo esaurisce automaticamente anche per l'Area B di Milano e viceversa.

Occhio al Grande Fratello

Move-in significa MOnitoraggio VEicoli INquinanti, una frase che apre uno spiraglio di inquietudine. Cosa significa "monitoraggio"? Supponiamo che il signor Rossi, che abita in un paesello con meno di 30 mila abitanti, abbia una diesel Euro 5 o inferiore (quindi non può circolare a Milano, e questo probabilmente lo sa già da molto tempo, ma se n’è fatta una ragione). Egli per ora circola liberamente su statali e autostrade in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna inconsapevole o noncurante del fatto che per prima la Regione Lombardia ha introdotto dei limiti di percorrenza in determinate aree per le Euro 4: si parla di “Area 1: agglomerati di Milano, Brescia e Bergamo, capoluoghi di provincia della bassa pianura come Pavia, Lodi, Cremona e Mantova e i Comuni di cintura appartenenti alla zona A definita nella delibera di Giunta regionale n. 2605/11 e Comuni della fascia 2 aventi più di 30.000 abitanti: Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e S. Giuliano Milanese"). Praticamente tutta la Regione. E lo stesso si apprestano a fare il Veneto e il Piemonte e l'Emilia.

Le Regioni però non hanno la possibilità, se non occasionalmente, di controllare il traffico extraurbano, quindi il signor Rossi, che usa poco l’auto, è lasciato, per così dire, libero di circolare (anche se ovviamente violerà una legge regionale), ma se si convincesse ad aderire a Move-in, acquisirebbe sì il diritto di circolare nelle aree controllate ma in sostanza si “autodenucerebbe” come veicolo inquinante limitando i chilometri percorribili anche nella Regione. Alla richiesta di come vengano effettuati questi controlli, la Regione Lombardia a suo tempo ha risposto così:

"I controlli sono affidati ai Comuni, che li effettuano tramite posti di blocco oppure tramite telecamere (come ad esempio il Comune di Milano con Area B). Il sistema definisce una deroga virtuale che si disattiva se viene superata la soglia prevista. Da quel momento il veicolo è passibile di multa in caso di controllo (posto di blocco o telecamera). Relativamente al FAP il controllo automatico tramite telecamere si interfaccia con i database della Motorizzazione, mentre nel caso di controllo su strada viene fatto direttamente sul libretto di circolazione.

Cosa vuol dire? Che la scatola Move-in vi scala i chilometri anche in quegli orari e date in quei giorni in cui la circolazione sarebbe permessa senza limitazioni di chilometraggio.

Altra controindicazione, ma che riguarda solo l'area B di Milano: come detto, le telecamere a Milano sono attive dalle 7:30 alle 19:30 dei giorni non festivi, ma al di fuori di tali orari la circolazione di tutte le auto è libera, di qualsiasi categoria. Aderendo invece a Move-in, si incappa automaticamente nel conteggio dei chilometri 24 ore su 24 compresi i festivi, limitando fortemente questa possibilità; anche fuori dagli orari di attivazione o nei giorni festivi si può ricevere una multa se è stato esaurito il bonus dei chilometri (di cui si riceve avviso sulla app), e questo crea una forte disparità fra gli automobilisti a cui bisognerebbe rimediare subito.

Ripensare il blocco, la richiesta del MIT - Salvini

Il ministero dei trasporti in capo a Matteo Salvini sta cercando una scappatoia da quella che ha definito "una follia green UE" (il Green Deal) e il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato una mozione in tal senso, che coinvolge potenzialmente mezzo milione di veicoli e di famiglie, che in questo momento non hanno le possibilità economiche per poter sostituire l'auto e nemmeno dispongono di incentivi. E, ciliegina sulla torta, la rottamazione della "vecchia carretta" Euro 5 diesel te la devi pagare tu...

Pubblicità