Roma, blocco diesel Euro5 dal 1° novembre 2025, centinaia di migliaia di cittadini a piedi

Roma, blocco diesel Euro5 dal 1° novembre 2025, centinaia di migliaia di cittadini a piedi
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Come nella pianura lombarda, anche nella Capitale possibile lo stop alle vetture alimentate a gasolio con omologazione Euro5 diesel (Euro2 a benzina)
16 giugno 2025

Non c'è solo il bacino della Pianura Padana ad essere esposto al pericolo di blocco della circolazione per i veicoli alimentati a gasolio dal prossimo novembre: anche Roma potrebbe in tale data essere costretta ad attivare il semaforo rosso per i diesel Euro5, in tutta la vasta area compresa tra il Grande Raccordo Anulare e l’Anello Ferroviario, ovvero la ZTL Anello Ferroviario, compreso ovviamente il suo anello più interno, la ZTL Centro Storico.

Non si parla di poche decine di veicoli, tutt'altro: in mancanza di dati aggiornati, il riferimento più recente è quello della Fondazione Caracciolo risalente al 2022, che indicava in almeno 135.000, pari quasi all'8% del totale circolante, le auto alimentate a gasolio con omologazione Euro5; un dato importante, che non mancherà di creare disagi, e polemiche; ed con l'orizzonte delle prossime amministrative non così tanto distante, ben si comprende la richiesta del Comune già formalizzata alla Regione Lazio di valutare una possibilità di deroga al provvedimento, come già accaduto due anni fa con le diesel Euro4.

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Ricapitoliamo in breve la situazione: il Piano regionale di risanamento della qualità dell’aria, datato 2022, prevede che dal 1° novembre al 31 marzo, i mezzi diesel fino a Euro5 e a benzina fino a Euro2 non possano viaggiare nella Fascia Verde da lunedì a sabato (h 24), con esclusione dei giorni festivi infrasettimanali.

Una misura draconiana, che cerca un equilibrio tra le esigenze ambientali e quelle legate alla mobilità privata, dettata anche da Bruxelles che ha imposto direttive precise il cui mancato rispetto determina pesanti sanzioni a carico delle amministrazioni inadempienti, pur lasciando uno spiraglio, ovvero l'istituzione di misure alternative di contrasto all'inquinamento, per esempio con il potenziamento dei servizi pubblici, che potrebbero determinare il via libera alla circolazione delle vetture diesel Euro5.

A confermare l'attenzione del Campidoglio nel trovare strumenti che portino a scongiurare il blocco, le parole di Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità, che si è detto in attesa delle «delibere del Consiglio Regionale dopo le quali potremo chiedere una deroga alla norma per la circolazione dentro la fascia verde. Per la normativa europea sulla qualità dell’aria l’Italia è già stata sanzionata, ma c’è possibilità di agire caso per caso a livello comunale».

Ma oltre le dichiarazioni d'intenti, cosa si potrebbe fare in una città grande e complessa come Roma contro l’inquinamento?

Ricordato che progetti come l'espansione del TPL (Trasporto Pubblico Locale) su rotaia o elettrificato e la realizzazione di nuove linee di metropolitana sono fondamentali ma hanno anche tempi lunghi di realizzazione, qualcosa può essere fatto subito, conservando ed anzi potenziando lo smart working e realizzando una rete di piste ciclabili più strutturata e capillare, oltre a prevedere - e finalmente! - un vero limite all'invasione quotidiana dei bus turistici, con efficienti parcheggi di scambio.

Basta un giro per il centro di Roma per comprendere come l'overtourism stia strangolando la città, con il lungotevere ostaggio dei maxibus in sosta e la circolazione bloccata ad ogni ora del giorno ed anche della sera.

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