Seat vs. Cupra: cosa succederà allo storico marchio iberico

Seat vs. Cupra: cosa succederà allo storico marchio iberico
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  • di Jacopo Brizzi
Vendite in calo, ma secondo il CEO di Volkswagen Thomas Schäfer c'è spazio per Seat almeno fino al 2028/2029. L'ipotesi è di farlo diventare un brand legato alla micromobilità
  • di Jacopo Brizzi
28 ottobre 2022

Conosciuto inzialmente come l'allestimento più sportivo dei modelli Seat, è diventato dal 2018 un brand indipendente all'interno del Gruppo VW. In questi ultimi anni Cupra, sincrasi delle parole "cup" e "race", si è progressivamente distaccata dalla Casa madre presentando auto 100% originali come la Formentor e la Born.

A subire, almeno in parte, il successo del giovane marchio spagnolo, forte di una gamma di livello più alto e margini di profitto superiori, sembrerebbe proprio Seat, le cui vendite europee sono diminuite rispettivamente del 45% a luglio e del 42% ad agosto rispetto all'anno precedente.

Non aiuterebbe neanche il fatto che sia l'ultimo brand, all'interno del Gruppo, per la fornitura di semiconduttori, oltre alla totale assenza di modelli elettrici a listino.

Seat Ibiza FR
Seat Ibiza FR

Il Gruppo punta ancora su Seat

"Non stiamo uccidendo Seat, dobbiamo solo decidere sul suo futuro", queste le parole di Thomas Schäfer, CEO di Volkswagen, che ha ammesso come al momento i piani siano tracciati fino al 2028/2029, periodo nel quale si vorrebbe consolidarlo come marchio entry-level per giovani clienti europei.

Una possibilità menzionata da Schäfer è che diventi un brand legato alla micromobilità, peraltro Seat sul tema aveva presentato la concept elettrica Minimò e nella gamma attuale offre uno scooter a batteria ricaricabile, il Mò 125.

Cupra invece non è un "marchio di volume", ma ha un "posizionamento forte all'interno del Gruppo" - ha aggiunto il numero uno di Volkswagen -. "Si muoverà molto più velocemente (di Seat) verso l'elettrificazione".

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