Sicurezza stradale: grido d'allarme dall’ACI

Sicurezza stradale: grido d'allarme dall’ACI
Pubblicità
Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Ogni settimana, 500 morti sulle strade europee; in Italia, +1,6% di vittime nel 2017
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
20 giugno 2018

Si allontana l’obiettivo di ridurre del 50% le vittime di incidenti stradali entro il 2020 rispetto al 2010: l’ambizioso traguardo, rincorso a livello europeo attraverso misure concrete di contrasto alla guida pericolosa e numerose iniziative d’informazione sulla cultura della sicurezza stradale, appare purtroppo ancora una chimera.

Infatti non pare fermarsi la strage che vede ogni settimana ben 500 persone morire sulle strade europee: anzi, negli ultimi quattro anni non si si sono registrati miglioramenti significati nel campo della sicurezza stradale e per la prima volta l’ETSC – Consiglio Europeo per la Sicurezza Stradale - non assegnerà ad alcun Paese il premio annuale per i progressi verso una mobilità responsabile.

«Se due aerei passeggeri cadessero ogni settimana in Europa – afferma Antonio Avenoso, direttore esecutivo ETSC - la risposta pubblica ed istituzionale sarebbe immediata. Di fronte a 500 morti sulle strade ogni sette giorni, i governi devono aumentare i propri sforzi per migliorare in mesi, non in anni, la sicurezza della circolazione. Servono misure urgenti per arginare le cause di morte e lesioni gravi, a cominciare dall’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza, la distrazione e il mancato uso delle cinture di sicurezza».

Nel 2017, in Europa si sono registrate 25.250 vittime per incidenti, con riduzione di solo il 2% rispetto all’anno precedente: per raggiungere l’obiettivo comunitario di dimezzamento del numero dei morti nel 2020 rispetto al 2010, sarebbe stato invece necessario un calo medio del 6,7% dei decessi sulle strade ogni anno.

In questo quadro non certo consolante, l’Italia non brilla, anzi è tra le nazioni meno virtuose dell’Unione Europea, segnando addirittura un aumento delle vittime dell’1,6% nell’ultimo anno.

I dati sono contenuti nel Rapporto presentato da ETSC (il report completo è disponibile all’indirizzo www.etsc.eu/pin12) e diffuso nel nostro Paese dall’ACI, membro del Consiglio Europeo per la Sicurezza Stradale.

«Con il Governo da poco insediato – ha detto Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia – va rafforzato l’impegno verso la sicurezza stradale: il nuovo Codice della Strada può rappresentare il punto di svolta per una mobilità più responsabile ed efficiente, in linea con le disposizioni annunciate dalla Commissione Europea sui veicoli e sulle infrastrutture».

Pubblicità