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La Škoda Superb Wagon inaugura la quarta generazione dell’ammiraglia boema e consolida la sua vocazione di grande station “razionale”: tanta sostanza, pochi fronzoli, e un’attenzione quasi ossessiva a spazio, comfort e usabilità.
Con il recente restyling, cresce appena nelle quote esterne, si affina nell’aerodinamica e soprattutto integra una piattaforma elettronica aggiornata con infotainment di ultima generazione e assistenze alla guida più raffinate.
L’elemento identitario rimane la capacità di carico ai vertici: il vano bagagli misura 690 litri con cinque posti in uso e raggiunge 1.920 litri abbattendo il divano, con forme regolari e piano perfettamente sfruttabile; sulle versioni plug-in lo spazio utile in configurazione standard scende a 510 litri per via del pacco batterie, ma restano l’accessibilità e la linearità del vano. In Italia la nuova Superb è proposta solo Wagon, scelta coerente con la sua clientela di riferimento.
Il linguaggio è quello classico e pulito di Škoda: superfici tese, spigoli controllati, sbalzi bilanciati per ottimizzare l’accesso al portellone e la volumetria interna. Il frontale adotta la calandra ampia incorniciata da proiettori LED Matrix (disponibili come optional), con firma luminosa più fine e “tecnica”, mentre la coda privilegia un taglio verticale per massimizzare il volume utile e la regolarità dell’imboccatura.
È un’estetica non gridata ma molto funzionale, da grande stradista, cui si sommano dettagli aerodinamici come le chiusure del sottoscocca, minigonne pulite e cerchi dedicati, mirati a contenere fruscii e consumi.
Nel complesso, una wagon di rappresentanza che non insegue mode effimere: preferisce convincere chilometro dopo chilometro.
Dentro si consuma il salto più evidente. Lo schermo centrale touch da 12,9" domina una plancia resa più orizzontale e minimalista, mentre i tre Smart Dials sotto al display combinano il vantaggio del comando fisico con micro-display integrati: si regolano clima, volume, zoom mappa e altre funzioni senza perdersi nei sottomenu, riducendo la distrazione alla guida.
Il Virtual Cockpit da 10,25" e l’Head-Up Display, quest’ultimo a richiesta, completano un ambiente strumentale molto leggibile; il selettore del cambio spostato sulla colonna sterzo libera la console e genera più vani, tipicamente Simply Clever.
L’insonorizzazione è curata, i sedili Ergo offrono ventilazione e massaggi multipoint, e la componentistica “premium” (vetri insonorizzati, impianto Canton a 14 altoparlanti) innalza la percezione qualitativa.
Il bagagliaio, punto forte del modello, non è solo capiente: la soglia bassa, il piano regolabile e il tendalino motorizzato lo rendono un campione di praticità quotidiana. Valori chiave: 690/1.920 litri (510 litri sulle PHEV) e sfruttabilità da manuale.
L’offerta italiana copre benzina mild-hybrid, diesel e plug-in. Alla base, il 1.5 TSI mHEV 150 CV DSG, con un prezzo che parte da 44.250, mentre il 2.0 TDI 193 CV 4×4 DSG oscilla fra i 50.950 e 58.950 €.
La 1.5 TSI iV PHEV 204 CV con batteria da 25,7 kWh e autonomia elettrica omologata fino a 134 km, parte da 50.750.
In gamma anche il 2.0 TSI 265 CV 4×4 DSG, con prezzi che variano da 54.000 a quasi 60 € a seconda dell’allestimento. Tutte le versioni adottano il DSG di serie; spiccano lo sterzo progressivo e il nuovo DCC Pro a doppia valvola - di serie o a richiesta a seconda degli allestimenti -, che separa compressione ed estensione per una taratura più fine tra comfort e controllo.
Volkswagen Passat
La Volkswagen Passat è tornata lo scorso anno e fa quello che le riesce meglio da decenni: essere la compagna di lavoro e di viaggio per flotte e famiglie che cercano spazio, rigore costruttivo e tecnologia matura. Cresciuta a 4.917 mm di lunghezza, offre ora uno dei bagagliai più grandi della categoria, come la Skoda, con 690 litri in configurazione a cinque posti e 1.920 litri abbattendo gli schienali, abbinati a un’imboccatura ampia e un piano regolare senza scalini.
È la declinazione più “utile” del D-segment del gruppo, con un’impostazione che predilige efficienza e comfort di crociera.
Design esterno
Lo stile è tipicamente Passat: linee pulite, superfici compatte, e un posteriore quasi verticale pensato per massimizzare la funzionalità. Il frontale introduce i fari IQ.Light LED Matrix con firma luminosa orizzontale, la fiancata è filante e pulita, la coda gioca su superfici semplici per un design che punta a resistere nel tempo più che a stupire il primo giorno.
L’attenzione aerodinamica emerge nei dettagli di carrozzeria e sottoscocca, così come nella selezione di cerchi e pneumatici a bassa resistenza. Risultato: una eleganza funzionale coerente con il posizionamento del modello.
Interni
L’abitacolo adotta la nuova piattaforma infotainment MIB4 con schermo 12,9" di serie o 15" con Discover Pro Max, Digital Cockpit Pro 10,25", comandi vocali IDA e connettività evoluta. La logica dei menu è più snella rispetto alla generazione precedente, i comandi chiave sono più a portata di mano e gli aggiornamenti OTA mantengono il software in linea con le funzioni di sicurezza e comfort più recenti.
I sedili ErgoActive con massaggio e ventilazione e il clima a 3 zone rafforzano la vocazione autostradale, mentre il DCC Pro a due valvole, a richiesta o di serie su specifiche versioni, innalza il livello di raffinatezza dinamica.
La qualità percepita è quella, solida, che ci si aspetta da Wolfsburg: meno “wow-effect”, più robustezza e coerenza nell’uso quotidiano.
Motorizzazioni e prezzi
La gamma italiana si articola su 1.5 eTSI mild-hybrid 150 CV, 2.0 TDI da 122/150/193 CV (anche 4MOTION) e plug-in eHybrid su base 1.5 TSI con due livelli di potenza: 204 e 272 CV.
Le PHEV adottano batteria maggiorata con ricarica DC fino a 50 kW e autonomia elettrica dichiarata fino a circa 130 km nel ciclo WLTP.
Il listino parte da 44.600 € per la 1.5 eTSI; i 2.0 TDI partono da poco più di 45.000, con prezzi che arrivano a oltre 60.000 in funzione di potenza e trazione; le eHybrid, invece, vanno da 55.700 € fino a quasi 70.000 per gli allestimenti più esclusivi. Una scala prezzi ampia che riflette la doppia anima del modello: business e family.
Peugeot 508 SW
La Peugeot 508 SW interpreta il D-segment dal versante gran-turismo: baricentro basso, linea filante, postura “da coupé” ma con la praticità di una familiare. Con il restyling, la wagon francese affina la firma luminosa “a tre artigli”, aggiorna infotainment e ADAS, e conserva uno dei pochi asset distintivi del segmento: stile emozionale senza sacrificare l’utilità.
Il bagagliaio dichiara 530 litri in configurazione standard e fino a 1.780 litri con schienali ripiegati, valori che – pur non record – risultano ben sfruttabili grazie a una soglia relativamente contenuta e a pareti regolari.
Design esterno
Il frontale introduce una calandra “parametrica” quasi scolpita nella lamiera, integrata con gruppi ottici Matrix LED più sottili e aggressivi; la firma luminosa tridimensionale enfatizza la larghezza visiva.
La fiancata è tesa e atletica, con passaruota marcati e superfici morbide che convergono verso una coda inclinata: scelte che comunicano dinamismo e, allo stesso tempo, hanno ricadute funzionali sull’efficienza aerodinamica.
Le proporzioni ribassate sono una presa di posizione netta nel segmento: la 508 SW parla di piacere di guida ancora prima di carico e praticità, senza tuttavia tradirli.
Interni
La plancia ripropone l’ormai iconico i-Cockpit: volante compatto, strumentazione “head-up” da 12,3" sopra la corona e touchscreen HD da 10" con i-Connect Advanced e comandi vocali “Ok Peugeot”.
L’ergonomia “a strati” – volante piccolo e palpebra alta – cerca coinvolgimento e reattività nelle manovre; i materiali elevano la percezione, specie con sedili AGR riscaldati/ventilati e l’impianto Focal.
Il vano di carico, 530/1.780 litri, non è solo una cifra: l’apertura ampia e l’andamento regolare del piano rendono agevole l’uso con passeggini, valigie rigide e la qualità dei rivestimenti evita graffi e rumorini nel tempo anche se, comunque, la capienza è inferiore a quella delle due competitor.
Motorizzazioni e prezzi
I propulsori comprendono il 1.2 turbo a benzina tre cilindri e il 1.5 diesel, entrambi da 131 CV. La gamma offre anche versioni ibride plug-in, con il 1.6 da 180 CV abbinato a un motore elettrico, per una potenza complessiva di 225 CV, che sale fino a 360 CV nella grintosa variante Sport Engineered.
Il listino ufficiale della SW parte da 52.720 €, con posizionamenti che variano in funzione di motore e allestimento e una dotazione ADAS di livello elevato. La filosofia è chiara: una wagon dall’anima granturismo, capace di alternare la quotidianità cittadina al lungo raggio con la stessa naturalezza.