Skoda Superb Wagon: scende in campo e le ha tutte contro. Top e Flop

Skoda Superb Wagon: scende in campo e le ha tutte contro. Top e Flop
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La Station Wagon ceca convince per il rapporto qualità-prezzo, confermandosi uno dei modelli di auto da famiglia più interessanti sul mercato. Come se la cava contro a Volkswagen Passat Variant e Peugeot 508 SW?
16 agosto 2025

La Škoda Superb Wagon inaugura la quarta generazione dell’ammiraglia boema e consolida la sua vocazione di grande station “razionale”: tanta sostanza, pochi fronzoli, e un’attenzione quasi ossessiva a spazio, comfort e usabilità.

Con il recente restyling, cresce appena nelle quote esterne, si affina nell’aerodinamica e soprattutto integra una piattaforma elettronica aggiornata con infotainment di ultima generazione e assistenze alla guida più raffinate.

L’elemento identitario rimane la capacità di carico ai vertici: il vano bagagli misura 690 litri con cinque posti in uso e raggiunge 1.920 litri abbattendo il divano, con forme regolari e piano perfettamente sfruttabile; sulle versioni plug-in lo spazio utile in configurazione standard scende a 510 litri per via del pacco batterie, ma restano l’accessibilità e la linearità del vano. In Italia la nuova Superb è proposta solo Wagon, scelta coerente con la sua clientela di riferimento.

Design esterno

Il linguaggio è quello classico e pulito di Škoda: superfici tese, spigoli controllati, sbalzi bilanciati per ottimizzare l’accesso al portellone e la volumetria interna. Il frontale adotta la calandra ampia incorniciata da proiettori LED Matrix (disponibili come optional), con firma luminosa più fine e “tecnica”, mentre la coda privilegia un taglio verticale per massimizzare il volume utile e la regolarità dell’imboccatura.

È un’estetica non gridata ma molto funzionale, da grande stradista, cui si sommano dettagli aerodinamici come le chiusure del sottoscocca, minigonne pulite e cerchi dedicati, mirati a contenere fruscii e consumi.

Nel complesso, una wagon di rappresentanza che non insegue mode effimere: preferisce convincere chilometro dopo chilometro.

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Gli interni della Skoda Superb Wagon
Gli interni della Skoda Superb Wagon

Interni

Dentro si consuma il salto più evidente. Lo schermo centrale touch da 12,9" domina una plancia resa più orizzontale e minimalista, mentre i tre Smart Dials sotto al display combinano il vantaggio del comando fisico con micro-display integrati: si regolano clima, volume, zoom mappa e altre funzioni senza perdersi nei sottomenu, riducendo la distrazione alla guida.

Il Virtual Cockpit da 10,25" e l’Head-Up Display, quest’ultimo a richiesta, completano un ambiente strumentale molto leggibile; il selettore del cambio spostato sulla colonna sterzo libera la console e genera più vani, tipicamente Simply Clever.

L’insonorizzazione è curata, i sedili Ergo offrono ventilazione e massaggi multipoint, e la componentistica “premium” (vetri insonorizzati, impianto Canton a 14 altoparlanti) innalza la percezione qualitativa.

Il bagagliaio, punto forte del modello, non è solo capiente: la soglia bassa, il piano regolabile e il tendalino motorizzato lo rendono un campione di praticità quotidiana. Valori chiave: 690/1.920 litri (510 litri sulle PHEV) e sfruttabilità da manuale.

Il design posteriore
Il design posteriore

Motorizzazioni e prezzi

L’offerta italiana copre benzina mild-hybrid, diesel e plug-in. Alla base, il 1.5 TSI mHEV 150 CV DSG, con un prezzo che parte da 44.250, mentre il 2.0 TDI 193 CV 4×4 DSG oscilla fra i 50.950 e 58.950 €.

La 1.5 TSI iV PHEV 204 CV con batteria da 25,7 kWh e autonomia elettrica omologata fino a 134 km, parte da 50.750.

In gamma anche il 2.0 TSI 265 CV 4×4 DSG, con prezzi che variano da 54.000 a quasi 60 € a seconda dell’allestimento. Tutte le versioni adottano il DSG di serie; spiccano lo sterzo progressivo e il nuovo DCC Pro a doppia valvola - di serie o a richiesta a seconda degli allestimenti -, che separa compressione ed estensione per una taratura più fine tra comfort e controllo.

Top e Flop

Pro

  • Design; Gamma motorizzazioni

Contro

  • Bagagliaio versione ibrida

Volkswagen Passat

La Volkswagen Passat è tornata lo scorso anno e fa quello che le riesce meglio da decenni: essere la compagna di lavoro e di viaggio per flotte e famiglie che cercano spazio, rigore costruttivo e tecnologia matura. Cresciuta a 4.917 mm di lunghezza, offre ora uno dei bagagliai più grandi della categoria, come la Skoda, con 690 litri in configurazione a cinque posti e 1.920 litri abbattendo gli schienali, abbinati a un’imboccatura ampia e un piano regolare senza scalini.

È la declinazione più “utile” del D-segment del gruppo, con un’impostazione che predilige efficienza e comfort di crociera.

Design esterno

Lo stile è tipicamente Passat: linee pulite, superfici compatte, e un posteriore quasi verticale pensato per massimizzare la funzionalità. Il frontale introduce i fari IQ.Light LED Matrix con firma luminosa orizzontale, la fiancata è filante e pulita, la coda gioca su superfici semplici per un design che punta a resistere nel tempo più che a stupire il primo giorno.

L’attenzione aerodinamica emerge nei dettagli di carrozzeria e sottoscocca, così come nella selezione di cerchi e pneumatici a bassa resistenza. Risultato: una eleganza funzionale coerente con il posizionamento del modello.

Interni

L’abitacolo adotta la nuova piattaforma infotainment MIB4 con schermo 12,9" di serie o 15" con Discover Pro Max, Digital Cockpit Pro 10,25", comandi vocali IDA e connettività evoluta. La logica dei menu è più snella rispetto alla generazione precedente, i comandi chiave sono più a portata di mano e gli aggiornamenti OTA mantengono il software in linea con le funzioni di sicurezza e comfort più recenti.

I sedili ErgoActive con massaggio e ventilazione e il clima a 3 zone rafforzano la vocazione autostradale, mentre il DCC Pro a due valvole, a richiesta o di serie su specifiche versioni, innalza il livello di raffinatezza dinamica.

La qualità percepita è quella, solida, che ci si aspetta da Wolfsburg: meno “wow-effect”, più robustezza e coerenza nell’uso quotidiano.

Motorizzazioni e prezzi

La gamma italiana si articola su 1.5 eTSI mild-hybrid 150 CV, 2.0 TDI da 122/150/193 CV (anche 4MOTION) e plug-in eHybrid su base 1.5 TSI con due livelli di potenza: 204 e 272 CV.

Le PHEV adottano batteria maggiorata con ricarica DC fino a 50 kW e autonomia elettrica dichiarata fino a circa 130 km nel ciclo WLTP.

Il listino parte da 44.600 € per la 1.5 eTSI; i 2.0 TDI partono da poco più di 45.000, con prezzi che arrivano a oltre 60.000 in funzione di potenza e trazione; le eHybrid, invece, vanno da 55.700 € fino a quasi 70.000 per gli allestimenti più esclusivi. Una scala prezzi ampia che riflette la doppia anima del modello: business e family.

Top e Flop

Pro

  • Tecnologia; Bagagliaio

Contro

  • Prezzi versioni di punta

Peugeot 508 SW

La Peugeot 508 SW interpreta il D-segment dal versante gran-turismo: baricentro basso, linea filante, postura “da coupé” ma con la praticità di una familiare. Con il restyling, la wagon francese affina la firma luminosa “a tre artigli”, aggiorna infotainment e ADAS, e conserva uno dei pochi asset distintivi del segmento: stile emozionale senza sacrificare l’utilità.

Il bagagliaio dichiara 530 litri in configurazione standard e fino a 1.780 litri con schienali ripiegati, valori che – pur non record – risultano ben sfruttabili grazie a una soglia relativamente contenuta e a pareti regolari.

Design esterno

Il frontale introduce una calandra “parametrica” quasi scolpita nella lamiera, integrata con gruppi ottici Matrix LED più sottili e aggressivi; la firma luminosa tridimensionale enfatizza la larghezza visiva.

La fiancata è tesa e atletica, con passaruota marcati e superfici morbide che convergono verso una coda inclinata: scelte che comunicano dinamismo e, allo stesso tempo, hanno ricadute funzionali sull’efficienza aerodinamica.

Le proporzioni ribassate sono una presa di posizione netta nel segmento: la 508 SW parla di piacere di guida ancora prima di carico e praticità, senza tuttavia tradirli.

Interni

La plancia ripropone l’ormai iconico i-Cockpit: volante compatto, strumentazione “head-up” da 12,3" sopra la corona e touchscreen HD da 10" con i-Connect Advanced e comandi vocali “Ok Peugeot”.

L’ergonomia “a strati” – volante piccolo e palpebra alta – cerca coinvolgimento e reattività nelle manovre; i materiali elevano la percezione, specie con sedili AGR riscaldati/ventilati e l’impianto Focal.

Il vano di carico, 530/1.780 litri, non è solo una cifra: l’apertura ampia e l’andamento regolare del piano rendono agevole l’uso con passeggini, valigie rigide e la qualità dei rivestimenti evita graffi e rumorini nel tempo anche se, comunque, la capienza è inferiore a quella delle due competitor.

Motorizzazioni e prezzi

I propulsori comprendono il 1.2 turbo a benzina tre cilindri e il 1.5 diesel, entrambi da 131 CV. La gamma offre anche versioni ibride plug-in, con il 1.6 da 180 CV abbinato a un motore elettrico, per una potenza complessiva di 225 CV, che sale fino a 360 CV nella grintosa variante Sport Engineered.

Il listino ufficiale della SW parte da 52.720 €, con posizionamenti che variano in funzione di motore e allestimento e una dotazione ADAS di livello elevato. La filosofia è chiara: una wagon dall’anima granturismo, capace di alternare la quotidianità cittadina al lungo raggio con la stessa naturalezza.

Top e Flop

Pro

  • Design distintivo; Interni

Contro

  • Bagagliaio più piccolo rispetto alle competitor
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