Sta per partorire, sale su bus senza biglietto: controllore la fa scendere

Sta per partorire, sale su bus senza biglietto: controllore la fa scendere
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A Napoli scoppia il caso di una giovane mamma multata e cacciata dall’autobus che aveva preso al volo per raggiungere il più vicino ospedale. L’ANM si scusa e ora fa dietrofront dopo che la notizia è diventata pubblica
19 agosto 2019

Il fine è stato per fortuna lieto, con una bella bambina nata senza problemi. Ma per Federica, giovane mamma 28enne napoletana, il suo parto è stato senz’altro... travagliato. O almeno, un po’ di più rispetto al solito.

Durante gli ultimi giorni di dolce attesa la neomamma partenopea decide di fare due passi sotto casa, quando viene sorpresa dalle doglie. In quel momento vede venirle incontro l’autobus della linea 604 che porta all’ospedale Cardarelli, a poche fermate. Decide di salire al volo, anche se è sprovvista di biglietto, confidando nella eventuale comprensione del personale dell’ANM vista l’eccezionalità della situazione.

E invece no: un controllore salito a bordo poco dopo per un controllo dei titoli di viaggio accerta la mancanza del biglietto e le impone di scendere dopo averle inflitto una multa di 71,10 euro. Federica arriverà in ospedale sulle proprie gambe e poco dopo darà alla luce la sua bimba.

«Il verbalizzante, cui avevo detto del malore, invece di accompagnarmi all'ingresso del pronto soccorso mi ha invitata a scendere e ha tenuto a precisare che nella sua qualità di agente di polizia amministrativa era tenuto a rilevare l'infrazione in ogni caso», ha spiegato Federica a Le Repubblica.

Non appena riacquistate le forze dopo il lieto evento, decide di opporre ricorso alla multa. Sulle prime la municipalizzata napoletana lo rigetta, motivando come lo stato interessante della signora non fosse motivo valido per salire a bordo sprovvista di titolo e dunque ignorando lo stato di necessità della signora Federica: «Le circostanze non possono essere motivo di annullamento del verbale», è stata la risposta della ANM.

Dopo che la storia di Federica è diventata di dominio pubblico, il dietrofront dell’azienda con tanto di scuse: «Gli errori possono capitare e in questo caso si è verificato un evidente eccesso di zelo nei confronti della signora, che andava invece aiutata e confortata. Sarà mia personale cura riprendere e riesaminare la pratica del suo ricorso che è stata trattata in modo troppo burocratico. Intanto alla signora e alla sua famiglia esprimo le nostre più vive scuse e le felicitazioni per la nascita del piccolo», ha dichiarato l’amministratore unico di ANM Nicola Pascale. 

Qui il video con la testimonianza di federica. 

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