Stati Generali dell’Economia: l’Anfia presenta le sue proposte

Stati Generali dell’Economia: l’Anfia presenta le sue proposte
Pubblicità
Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Paolo Scudieri, presidente dell’Associazione che rappresenta la filiera italiana dell’automobile, ha portato all’attenzione del Governo un piano di interventi per sostenere il settore
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
18 giugno 2020

Per qualche giorno, l’epicentro della Politica italiana si è trasferito dalle austere aule dei Palazzi del Potere al centro di Roma presso il Casino del Bel Respiro, all’interno di Villa Pamphili, uno dei polmoni verdi della Capitale: una location per marcare, nelle intenzioni di Giuseppe Conte, uno scarto rispetto al passato, imposto certo dall’emergenza sanitaria ma anche testimonianza di una rinnovata attenzione all’ascolto delle istanze provenienti da tutti i settori, produttivi e non solo, della società italiana.

Al tavolo dei relatori è stata convocata anche l’Anfia, rappresentata dal presidente Paolo Scudieri, che nel suo intervento ha rimarcato l’assenza di un piano di politica industriale del settore, in ritardo rispetto agli altri Paesi manifatturieri europei, sostenendo l’urgenza di avviare misure a sostegno del mercato, capaci di dare impulso alla transizione tecnologica già avviata prima dell’emergenza Covid-19.

«Il piano integrato di sostegno alle filiere industriali più colpite dalla pandemia è un’occasione da non perdere per il rilancio del settore automotive, tra i protagonisti del nostro sistema economico con il più alto moltiplicatore sia di valore aggiunto, pari al 3,2, che occupazionale, attestato a 3, superiori alla media europea - ha affermato Scudieri nel suo intervento - La ripresa del mercato gioca un ruolo fondamentale per la ripartenza del sistema produttivo italiano ed è necessario attuare con urgenza misure di breve termine, che indirizzino la domanda verso le vetture più virtuose in termini di emissioni di CO2, come quelle a trazione elettrica e ibride ricaricabili, ma rivolgendo gli incentivi ad un pubblico più vasto e con capacità di spesa minore, al fine di favorire il rinnovo del parco e la ripresa della domanda già nel corso del 2020, mantenendo importanti benefici ambientali, anche in termini di emissioni nocive. Da tempo abbiamo proposto un’estensione dell’ecobonus in vigore ad una nuova fascia di emissioni, le auto ad alimentazione alternativa con emissioni medie di CO2 da 61 a 95 g/km. Accanto a questo provvedimento, chiediamo l’istituzione di un premio temporaneo per vetture e veicoli commerciali in stock presso concessionari e i produttori, prodotti in data antecedente al 25 marzo 2020, e accumulati sui piazzali durante il lockdown, con contestuale rottamazione di un veicolo di pari categoria da Euro0 a Euro4.  Infine, serve introdurre anche una misura finalizzata al supporto agli investimenti delle imprese e al rinnovo del parco dei veicoli commerciali, con agevolazioni per l’acquisto di modelli fino a 12 t di massa totale a terra, favorendo alimentazioni alternative e l’eventuale contestuale rottamazione di un vecchio veicolo».

L’auspicio di Anfia è che anche in Italia si arrivi, come già accaduto in Germania, Francia e Spagna, ad un piano integrato di sostegno per l’intera filiera, evitando la perdita di competitività delle nostre aziende.

Il provvedimento destinato a raccogliere le diverse proposte presentate in occasione degli Stati Generali è atteso per mercoledì 24 giugno: la speranza è che il Governo non si dimentichi, come già accaduto nel passato anche recente, del settore dell’auto.

Pubblicità