Stellantis, mezza fabbrica vuota a Mirafiori: il sindaco Lo Russo invoca una nuova reindustrializzazione

Stellantis, mezza fabbrica vuota a Mirafiori: il sindaco Lo Russo invoca una nuova reindustrializzazione
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Il futuro di Mirafiori resta al centro del dibattito politico e industriale torinese
19 settembre 2025

Alla festa della Fiom, ospitata nell’ex Cartiera di via Fossano, il sindaco Stefano Lo Russo ha affrontato un vero e proprio “processo” sulla politica industriale della città, con i sindacati che hanno ribadito le difficoltà di migliaia di lavoratori e l’urgenza di dare una prospettiva concreta allo storico stabilimento Fiat.

Come riportato da Torino Cronaca, Lo Russo ha riconosciuto che oggi circa metà di Mirafiori resta inutilizzata: un milione e mezzo di metri quadri senza una chiara destinazione, nonostante le promesse di Stellantis e i piani annunciati negli scorsi anni per il “Mirafiori Automotive Park 2030”. Un progetto che avrebbe dovuto ospitare campus, laboratori e produzioni full electric, ma che rischia di rimanere incompiuto.

La recente presentazione della Fiat 500 Hybrid Torino, lanciata come omaggio alle origini del marchio e prodotta proprio a Mirafiori, ha riacceso il dibattito. Stellantis ha promesso una produzione di 100.000 unità l’anno, ma per i sindacati non basta: “Serve un secondo modello”, hanno ribadito Edi Lazzi (Fiom) e Gianni Bellono (Cgil), ricordando che “due operai su tre sono ancora in cassa integrazione”.

Urbanistica e reindustrializzazione

Se Stellantis sembra guardare altrove, il Comune prova a farsi avanti. Lo Russo ha aperto all’idea di una reindustrializzazione delle aree dismesse, ma anche a un loro possibile utilizzo alternativo, parlando apertamente di “reimmobiliarizzazione” e della necessità di attirare nuovi investitori. “Serve la leva urbanistica – ha detto Lazzi – il Comune deve farsi sentire”.

Il vero nodo resta il ruolo di Stellantis e, soprattutto, del suo presidente esecutivo John Elkann, che mantiene un peso decisionale forte anche al di là del mandato operativo del ceo Antonio Filosa. Per i sindacati, “Elkann non ha interesse” a discutere il destino delle aree inutilizzate, e questo alimenta dubbi sul futuro di Mirafiori e, più in generale, dell’automotive torinese.

Lo Russo, dal canto suo, ha ribadito la disponibilità del Comune a collaborare, chiedendo un patto chiaro con il governo per il rilancio industriale della città.

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