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La monoposto della Ferrari per la stagione 2026 di Formula 1 sarà svelata il 23 gennaio: a ufficializzarlo, in occasione del tradizionale pranzo di Natale dedicato alla stampa selezionata, è stato il team principal Fred Vasseur. Non si tratterà della semplice presentazione della livrea della vettura – come avverrà in altri casi – ma di un battesimo con tutti i crismi. Questo non vuol dire, ovviamente, che sarà in una versione simile a quella che vedremo in Australia.
Si tratterà di una variante “embrionale”, vicina alla “versione A” destinata a essere portata in pista a Barcellona per la prima tornata di test, in programma dal 26 al 30 gennaio. Saranno tre le giornate allocate a ciascun team a discrezione loro delle cinque totali. È una formula che consente di avere un cuscinetto in caso di maltempo. Si tratterà di test blindati, chiusi anche alla stampa. E la parola chiave per Vasseur è affidabilità. Con power unit completamente riviste, l’importante sarà girare il più possibile per raccogliere dati, senza restare invischiati ai box.
Poi sarà la volta delle due sessioni di test in Bahrain, in programma dall’11 al 13 febbraio e dal 18 al 20 febbraio, rispettivamente. Collaudi, questi, non solo aperti alla stampa – e Automoto sarà presente per raccontarveli dal vivo – ma anche decisivi per trovare la quadra prima dell’Australia. Resterà difficile farsi un’idea dei valori in campo, ma si intuiranno le prime soluzioni azzeccate e le prime difficoltà. Ma il vero banco di prova sarà la prima gara stagionale, in programma a Melbourne l’8 marzo.
Le tempistiche strettissime e la logistica complessa renderanno sostanzialmente impossibile produrre dei correttivi a eventuali storture maiuscole che vedremo in pista in Bahrain in tempo per l’Australia. Ma è molto probabile che solo a Melbourne potremo ammirare le monoposto nella loro versione iniziale compiuta, prima che inizi una corsa agli aggiornamenti su cui il budget cap avrà un influsso notevole. Saranno 24 gare tiratissime, che incoroneranno la prima regina della nuova era tecnica. E la Ferrari deve scattare al meglio dai blocchi di partenza.
