Stellantis rilancia l’Italia con un nuovo motore ibrido diesel: il 2.2 MHEV sarà prodotto a Pratola

Stellantis rilancia l’Italia con un nuovo motore ibrido diesel: il 2.2 MHEV sarà prodotto a Pratola
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Stellantis rilancia Pratola Serra con un nuovo motore 2.2 diesel mild hybrid, tutto italiano e pronto per le normative Euro 7
24 ottobre 2025

Buone notizie per l’industria automobilistica italiana e per i lavoratori dello stabilimento Stellantis di Pratola Serra (Avellino): il gruppo ha annunciato la produzione di un nuovo motore diesel 2.2 litri con tecnologia ibrida leggera (MHEV), un progetto che segna un passo importante nel percorso di aggiornamento delle motorizzazioni tradizionali verso standard ambientali più rigorosi.

L’annuncio è arrivato nel corso di un incontro tra i vertici aziendali e la Fim-Cisl, alla presenza dell’amministratore delegato Antonio Filosa. Il nuovo propulsore sarà interamente progettato e costruito in Italia, rappresentando una boccata d’ossigeno per l’impianto irpino, che da anni attendeva segnali di rilancio.

Il nuovo motore, che secondo le informazioni diffuse sarebbe un’evoluzione del noto 2.2 Multijet, verrà aggiornato alle normative Euro 7 e integrerà un sistema Mild Hybrid a 48V, in grado di ridurre emissioni e consumi mantenendo intatte le prestazioni. La soluzione permetterà a Stellantis di estendere la vita del propulsore diesel su una gamma selezionata di veicoli commerciali e SUV, conciliando esigenze di efficienza con il rispetto dei futuri limiti ambientali (il 2.2 diesel è già montato su modelli come Fiat Scudo, Landtrek, Rampage e i loro derivati).

Filosa: “Innovazione e stabilità occupazionale”

Accanto al sito di Pratola Serra, Stellantis ha confermato che lo stesso motore sarà assemblato anche in Argentina a partire dal prossimo anno, con destinazione principale il mercato brasiliano.In prospettiva, secondo quanto riportato dai sindacati, non è escluso che Pratola Serra possa ospitare anche nuove linee dedicate ai motori elettrici e alle batterie, oggi importate principalmente dalla Francia: un segnale di fiducia nel futuro industriale del polo campano.

Durante l’incontro con i sindacati, l’a.d. Antonio Filosa ha sottolineato che l’avvio del nuovo motore rappresenta “un progetto innovativo capace di garantire stabilità produttiva e occupazionale”. La Fim-Cisl ha definito la notizia “un’ottima novità per i lavoratori e per il territorio”, pur mantenendo una certa cautela sui tempi di realizzazione e sull’effettivo impatto occupazionale.

Il coordinatore nazionale Stefano Boschini ha evidenziato “una condizione di stabilità produttiva confortata da segnali di fiducia per il futuro del sito irpino”, auspicando che il nuovo progetto si traduca in ulteriori volumi produttivi e nuove opportunità di lavoro.

In un momento in cui il gruppo Stellantis sta riducendo progressivamente l’offerta di modelli a gasolio — oggi limitata in Italia alla Fiat Tipo, all’Alfa Romeo Tonale, e alle più datate Giulia e Stelvio, oltre a poche proposte di Citroën e Peugeot — l’annuncio di un nuovo diesel “ibrido” rappresenta una scelta controcorrente ma strategica.

 

 

Fonte: ottopagine.it

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