Tesla Cybertruck: basta sparare e bruciare, abbiamo capito che è tosto

Tesla Cybertruck: basta sparare e bruciare, abbiamo capito che è tosto
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Il "papà" del Tesla Cybetruck, l'ingegnere capo del progetto Wes Morrill, ha chiesto tra il serio e il faceto di lasciare in pace la sua creatura, oggetto di molteplici torture per dimostrare quanto sia coriaceo
18 marzo 2024

C'era una volta l'oggetto metallico contundente utilizzato da Elon Musk per illustrare la solidità del Tesla Cybertruck quando il pick-up della casa di Palo Alto era solo un protitpo. Sono passati diversi anni, ma la tentazione di mettere alla prova la titanica solidità dell'inusuale mezzo del costruttore americano non è passata. Nel corso degli ultimi mesi se ne sono viste di tutti i colori: il Cybertruck è stato preso a martellate, crivellato di colpi d'arma da fuoco, e persino percosso con un carrello della spesa

L'ingegnere a capo del progetto del Tesla Cybertruck, Wes Morrill, tra il serio e il faceto ha usato il social di proprietà di boss Elon Musk, X fu Twitter, per chiedere di smetterla di maltrattare la sua creatura. "Il Cybertruck ha vissuto un'esistenza fatta di torture per divertimento - scrive Morrill -. Qualcuno ci ha saltato sopra, è stato calciato, bruciato, picchiato e gli hanno sparato (più volte). Per citare il cavaliere oscuro, 'è solo una ferita del corpo. Sono invincibile'. Una volta assodato che sia robusto, ora il Cybertruck può girare in pace per strada e off-road?". 

È pur vero che ognuno può fare ciò che più gli aggrada con un veicolo che ha acquistato, ma sbirciando su YouTube e sui social si sprecano i video in cui i poveri Tesla Cybertruck vengono maltrattati. Possiamo immaginare che monetizzando lo scempio del proprio pick-up qualche acquirente sarà rientrato con gli interessi sull'investimento per l'acquisto. Però lasciamolo "lavorare" in pace, come ha fatto il nostro Masterpilot Emiliano Perucca Orfei nel suo test drive realizzato negli Stati Uniti.

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