Tokyo 2020. Il CIO negozia la “ritirata”. Prospettiva globale

Tokyo 2020. Il CIO negozia la “ritirata”. Prospettiva globale
Pubblicità
Piero Batini
  • di Piero Batini
Da una parte Atleti, Federazioni, intere Nazioni, dall’altra il Comitato Olimpico e Tokyo. Di nuovo attorno al tavolo, ufficialmente non si decide ancora ma si prende un mese di tempo per valutare. Autunno? Estate 2021? Addirittura 2022?
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
24 marzo 2020

Non è ancora ufficiale, ma i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 saranno rinviati. Il Comitato Olimpico Internazionale si è riunito con gli organizzatori e hanno preso una decisione. Che non ci contano ancora tutta. Non è, infatti, dalla bocca di Thomas Bach, Presidente del CIO, bensì da quella di un ex Vice Presidente, il decano Dick Pound, che esce la “verità”. E la verità è che sapremo tra breve se Tokyo 2020 sarà rinviata all’autunno o se diventerà Tokyo 2021 dell’estate dell’anno prossimo, o addirittura se sarà Tokyo 2022. Possiamo immaginare, o forse no, che spostare un evento di tale portata, magari rischiando di vederlo poi cancellato come è successo 80 anni fa proprio a Tokyo, è un fatto enorme, di gravità minore soltanto alla causa che l’ha provocato, CoViD-19. Non possiamo, invece, non capire che è ancora una volta la soluzione logica, unica, che non si può rinunciare di accettare nella sua compiutezza quanto prima.

 

Ufficialmente, all’indomani della riunione con i membri del comitato organizzativo, ieri, il CIO si era limitato a dichiarare che una decisione in merito, ovvero sull’eventuale rinvio dei Giochi Olimpici, sarà presa entro quattro settimane. Richard William Duncan "Dick" Pound, 78enne ex campione di nuoto e avvocato canadese, ha rilasciato una intervista riportata negli Stati Uniti e aggiunge che i Giochi non partiranno questo 24 Luglio, che si stanno studiando i parametri del rinvio, che si inizia a lavorare sulla gestione delle conseguenze, immense su un fronte vastissimo.

La sola notizia ufficiale, insomma, ha tutta l’aria di una negoziazione della ritirata. Sappiamo che non è così e l’apparente indecisione ci dà il modo di riflettere.

 

I Giochi Olimpici si sarebbero dovuti disputare tra 3 mesi, tuttavia i motivi per cui Tokyo 2020 non andrà in scena nei tempi previsti sono maturi oggi. Anzi, lo erano già… ieri. I danni da coronavirus non si possono quantificare con precisione oggi e continuare a indugiare vuol dire allungare i tempi e far lievitare i costi. Si può capire cosa significhi la sospensione di un’Olimpiade per gli Atleti, per quelle Federazioni di Sport minori che vivono sui contributi del sistema olimpico, per chi ha investito sulla manifestazione e sullo spettacolo, e allo stesso modo indulgere su Calcio e Formula 1, però arriva il momento che bisogna fare, come diciamo noi, un pianto e un lamento e rendersi conto che prendere decisioni gravi e capitali, imporne l’applicazione, il rigore e il controllo è la strategia dell’attualità che ci aiuterà a cambiare il mondo di domani limitando i danni.

Pubblicità