Toyota richiama 2.7 milioni di vetture

Toyota richiama 2.7 milioni di vetture
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Richiamati da Toyota 2.7 milioni di veicoli per via di problemi riscontrati al piantone dello sterzo e/o alla pompa idraulica in alcuni modelli ad alimentazione ibrida
15 novembre 2012

Nuovo richiamo per Toyota. Dopo aver recentemente richiesto a 7.4 milioni di vetture di controllare un sistema adibito al funzionamento dei finestrini, il costruttore giapponese richiama ora 2,7 milioni di veicoli nel mondo a causa di problemi riscontrati al piantone dello sterzo e/o alla pompa idraulica in alcuni modelli ad alimentazione ibrida.

La mossa, che interessa 1,5 milioni di vetture sul mercato giapponese, coinvolge 13 modelli (tra cui Wish, Corolla e Isis), di cui 630.000 veicoli con noie alla pompa e 620.000 con entrambi i difetti.

Il colosso di Nagoya, secondo la notifica al Ministero dei Trasporti nipponico, ha precisato che, a fronte di quasi 400 casi rilevati, non sono stati segnalati incidenti. Nel richiamo, che interessa la seconda generazione della Prius e i modelli prodotti da agosto 2000 a dicembre 2011, ci sono 669.000 vetture relative agli USA e quasi 500.000 in Europa, secondo quanto precisato da una portavoce della Casa automobilistica.

Ad aprile, Toyota ha annunciato un dettagliato programma per promuovere nuovi standard dei componenti di base per generare economie di scala e uniformità qualitativa. Il Gruppo Volkswagen si sta muovendo per centrare livelli di standardizzazione fino al 70%, mentre Nissan sta anticipando una riduzione del 30% dei costi di sviluppo dei veicoli grazie a un sistema che punta all'uniformità dei componenti.

Inconvenienti questi che non fermano però la rimonta del marchio nipponico sul mercato mondiale. Toyota ha infatti nei primi sei mesi del 2012 riconquistato lo scettro di leader mondiale in base alle vendite e ha ribadito l'ambizioso progetto di tornare a essere la numero uno delle quattro ruote entro il termine dell’anno corrente nonostante il boicottaggio anti-nipponico in Cina per le isole Senkaku/Diaoyu e l’attuale condizione economica globale.

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