Trasporti pubblici: in autunno capienza all'80% e finestrini aperti su bus e tram

Trasporti pubblici: in autunno capienza all'80% e finestrini aperti su bus e tram
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Daniele Pizzo
Si mantiene il metro di distanza, ma i congiunti potranno viaggiare vicini
1 settembre 2020

In vista della riapertura delle scuole e della ripresa di molte attività produttive, il Ministero dei Trasporti insieme alle Regioni ha rivisto le linee guida sulle misure da applicare al trasporto pubblico al fine di contenere i contagi da Coronavirus.

La capienza massima di autobus, tram, treni e metropolitane passa dal 50% all'80% su indicazione del Comitato Tecnico Scientifico. La percentuale di riempimento, spiegano dal Ministero, è un compromesso tra sicurezza e sostenibilità del sistema dei trasporti, che con i mezzi riempiti per metà non si sarebbe potuto reggere in piedi per molto tempo.

C'è però un'eccezione: se il tempo di percorrenza della corsa è inferiore a 15 minuti, a bordo potranno salire tutti i passeggeri previsti, quindi capienza al 100%. I veicoli dovranno però essere adeguati: si dovranno installare barriere parafiato e rimodulare i posti a bordo, privilegiando quelli a sedere rispetto a quelli in piedi.

Tale decisione, spiega il Ministero, è dovuta «anche in relazione al ricambio dell’aria interna dei veicoli di superficie e dei treni metropolitani. Infatti la maggior parte degli impianti di climatizzazione consente una percentuale di aria prelevata dall’esterno e un ricambio ad ogni apertura delle porte in fermata. Inoltre per i tram di vecchia generazione è possibile l’apertura permanente dei finestrini. Potrà essere aumentata la capacità di riempimento, oltre il limite previsto, esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria e un suo filtraggio attraverso idonei strumenti di aerazione che siano preventivamente autorizzati dal CTS».

A bordo si dovrà mantenere comunque la distanza di un metro, ma torna d'attualità anche il tema dei congiunti. Fidanzati o familiari possono viaggiare vicini?

«Nel trasporto pubblico locale il distanziamento di un metro non è necessario nel caso si tratti di persone che vivono nella stessa unità abitativa, nonché tra i congiunti e le persone che intrattengono rapporti interpersonali stabili. Nell’eventuale fase di accertamento della violazione alla prescrizione del distanziamento interpersonale potrà essere resa una autodichiarazione», chiarisce il MIT.

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