Tutte le vincitrici al Concorso Villa d'Este 2022: dalla Bugatti 57 S alla incredibile Aston Bulldog

Tutte le vincitrici al Concorso Villa d'Este 2022: dalla Bugatti 57 S alla incredibile Aston Bulldog
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Ecco le migliori delle migliori che sono state votate nel weekend a Villa D'Este come vetture tra le più eleganti e meritevoli
23 maggio 2022

Si è conclusa la calda settimana del Concorso d’Eleganza “VdE” da cui vi abbiamo già riportato una classifica particolare, di auto interessanti. Il responso ufficiale di tutte le votazioni, pubbliche e dei giurati, ha però assegnato premi blasonati capaci di rivalutare, ulteriormente, auto oggettivamente uniche e spesso poco conosciute in dettaglio. Ecco allora la carrellata delle bellezze a quattro ruote giudicate “super-top” da chi se ne intende.

La vincitrice, se vogliamo dire quasi “assoluta” del Concorso 2022 è una Bugatti: la 57 S del 1937, con il Trofeo BMW Group Best of Show della giuria di esperti internazionali. Una vettura delle sole quattro cabriolet carrozzate Vanvooren al mondo. Una delle rappresentanti della “golden Age of Elegance: The Art Deco Era of Motor Car Design”. La curiosità di questa vettura è che sebbene qualcuno avesse messo sotto i cofani un motore americano V8, in epoca recente si è incredibilmente ritrovato e montato il motore originale.

Classi

In ogni classe ci sono poi delle auto vincitrici. Nella Classe A sempre lei, la Bugatti 57 S 1937 Cabriolet, Vanvooren. Una menzione d’onore anche per la Cord 812 Phaeton 1936, Convertible.

In Classe B (dedicata a: Kompressor! The Supercharged Mercedes-Benz) premio alla Mercedes-Benz 540 K Cabriolet A del 1936 Cabriolet e Menzione d'onore alla Mercedes-Benz 540 K Spezial-Roadster, sempre del 1936.

In Classe C (Celebrating 150 Seasons at Villa d’Este: How grand Entrances were once made) vince la Chrysler Boano Coupé Speciale, del 1956. Menzione d'onore alla Siata 208S del 1953, Spider.

In Classe D (The Cavallino at 75: Eight Decades of Ferrari represented in eight Icons) è la Ferrari 365 P Berlinetta Speciale Tre Posti, del 1966, che vince a mani basse. Menzione d'onore per la 250 GT Zagato del 1956.

In Classe E (Born for the Racetrack: “Win on Sunday, sell on Monday”) premiata la Porsche 356 B Carrera Abarth GTL, auto del 1961. Menzione d'onore alla moderna Maserati MC12.

In Classe F infine (50 Years of Mean Machinery: BMW’s M Cars and their Ancestors) la BMW 3.0 CSL del 1972, Coupé, Karmann, vince sulle compagne di marca. Menzione d'onore alla 320 Gruppe 5 del 1978 Coupé.

La Classe G (Breaking the Speed Barrier: Pioneers that chased the magic 300 kph) vede la velocissima Porsche 959 Sport del 1989 vincere, con Menzione d'onore alla particolarissima Citroen SM del 1971.

Il Design Award for Concept Cars & Prototypes, è andato alla Bugatti Bolide, del 2020.

Ultima che citiamo, ma prima da applaudire nella giornata tradizionalmente più “elitaria” del sabato, la Coppa d'oro Villa d'Este (Best of Show by Public Referendum): Aston Martin Bulldog, del 1979. Una Coupé, pazzesca che sembra quasi ispiratrice di certe elettriche pronte a debuttare tra qualche anno.

Altri Trofei

Altri trofei sono andati a vetture con particolari doti. Il Trofeo BMW M For the most powerful car alla Ferrari F40 LM del 1993. Trofeo FIVA, For the best preserved pre-war car alla Bugatti Type 59 Sports del 1934.  Il Trofeo ASI For the best preserved post-war car alla Maserati A6 GCS MM, del 1954.  Il Trofeo Automobile Club Cernobbio For the car driven from farthest away alla Mercedes-Benz 300 SL Roadster del 1960.

Il Trofeo Vranken Pommery For the best iconic car alla Mercedes-Benz 710 SS del 1929.  Il Trofeo Auto & Design For the most exciting design alla Ferrari 365 P Berlinetta Speciale Tre Posti. Il trofeo BMW Group Classic For the most sensitive restoration alla Cord 812 Phaeton del 1936.

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