Uber e divieti: in attesa del giudizio italiano si riattiva Taipei

Uber e divieti: in attesa del giudizio italiano si riattiva Taipei
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In costante evoluzione la contesa internazionale per il colosso online dei trasporti privati
17 aprile 2017

Non è certo una novità che in Italia ci siano ambienti, ma anche situazioni e metodi, non uguali al resto del mondo e quello della regolamentazione su un ambito così rilevante come il trasporto persone, non fa certo eccezione. Sotto certi punti di vista però, tutto il mondo è paese e quanto accaduto in Italia si è visto anche altrove. Il modello applicato da Uber per penetrare il mercato nostrano ha incontrato serie difficoltà, di cui vi abbiamo recentemente già parlato, anche se la novità dell’ultimo momento è che a oggi, 17 aprile 2017, il servizio è attivo in oltre 576 città del pianeta incluse quelle tricolori (Milano e Roma) grazie a una richiesta, accolta, di sospensione del blocco precedentemente impartito dal Tribunale di Roma.

Si attende quindi un responso finale, o quantomeno un passo avanti per una vicenda non certo di piccola portata, dopo il reclamo dell’azienda americana che opponendosi al primo veto imposto (non il solo, contando i molti Paesi in cui opera con regole diverse da quelle USA) continua a erogare servizi teoricamente sino al 5 maggio, data prevista del prossimo giudizio.

La crescita dell’azienda di San Francisco negli ultimi tre anni è stata vertiginosa anche fuori dalla madre patria, ma pare che i diversi contesti richiederanno non pochi correttivi rispetto a quanto predisposto durante l’approccio iniziale, tanto in Europa quanto in Asia. Ci sono questioni non solo di concorrenza tra privati ma anche di natura fiscale. A beneficiarne dovranno essere, secondo le migliori intenzioni non facili da applicare, rispettando diritti e regole di Paesi che non prevedevano certi servizi, utenza finale ma anche mercato del lavoro.

Intanto una petizione online, che sarà consegnata in Tribunale a Roma, sfiora oggi le ventitrémila firme per il caso italiano. Uscendo dall’Europa, è di questi giorni la notizia che dopo uno stop imposto a febbraio, con pesante sanzione, Uber torna operativo in forza sul mercato taiwanese a quanto dichiarano le fonti interne, accordandosi con governo e altri operatori del settore (incluse società di noleggio veicoli) per riattivare i propri servizi su Taipei.

 

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