UberPop da oggi oscurato, il Tribunale respinge il ricorso

UberPop da oggi oscurato, il Tribunale respinge il ricorso
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La società americana deve oscurare il servizio di trasporto persone che possono svolgere anche i privati. Nei prossimi giorni in una nuova udienza si discuterà nel merito del provvedimento
10 giugno 2015

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Il Tribunale di Milano ha respinto l'istanza di sospensione del blocco della app UberPop presentata da Uber dopo l'ordinanza di sospensione del servizio dello scorso 26 maggio con la quale il giudice aveva imposto l'oscuramento di UberPop per concorrenza sleale nei confronti dei taxi. La società americana deve dunque disattivare il servizio entro oggi, pena una multa di 20.000 euro al giorno. 

 

Il presidente della sezione imprese del Tribunale di Milano Marina Tavassi ha respinto la richiesta di sospensione del blocco della app presentata da Uber in cui la società «si è limitata ad offrire quale ipotesi transattiva in via interinale di limitare il servizio dei propri driver alle 15 ore settimanali» confermando in sostanza l'ordinanza con cui il giudice della stessa sezione, Claudio Marangoni, condannava Uber a sospendere il servizio attivo fino ad oggi a Genova, Milano, Torino, Padova e Roma

 

Il gruppo Uber, oltre all'istanza rigettata oggi, ha presentato un reclamo nel merito contro la decisione di inibitoria e l'udienza per la discussione è in programma per le prossime settimane di fronte a un collegio di giudici. Uber aveva motivato la richiesta di sospensione del blocco sottolineando che il parere dell'Authority dei Trasporti sulla vicenda dello scorso 4 giugno, costituirebbe «un elemento di fatto e di diritto che i giudici non hanno potuto vagliare». Tesi che però non è stata accolta nel provvedimento odierno. 

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