UE, test emissioni reali RDE: la soglia di tolleranza sale al 110%

UE, test emissioni reali RDE: la soglia di tolleranza sale al 110%
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Daniele Pizzo
Accordo tra gli stati membri: nei test su strada che verranno introdotti nel 2017 i nuovi motori potranno emettere più del doppio dei NOx rispetto al limite attuale di 80 mg/km
29 ottobre 2015

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Il test RDE che certificherà le emissioni reali delle auto diesel si farà, ma sarà più permissivo per le Case rispetto a quanto anticipato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea. Il Comitato Tecnico che riunisce i rappresentanti degli Stati membri ha infatti approvato una soglia di tolleranza molto più alta di quella proposta dalla Commissione, che permetterà ai costruttori di sforare fino al 110% rispetto al limite di emissioni di NOx di 80 mg/km attualmente in vigore. 

Tetto NOx: in laboratorio 80 mg/km, su strada 168 mg/km

Ciò significa che, a partire dal 1 settembre 2017, per ottenere l'omologazione di una vettura non sarà più necessario che le emissioni di ossidi di azoto su strada corrispondano a quelle rilevate in laboratorio, ma che queste potranno arrivare a 168 mg/km, ovvero fino al 110% rispetto al tetto in vigore nella UE. Si tratta di una concessione piuttosto larga rispetto alla proposta della Commissione, che aveva stabilito la discrepanza massima nel 60% rispetto al limite di legge. Solo dal 1 settembre 2019 (contro il 2018 chiesto da Bruxelles), il limite entrerà in vigore per tutti i modelli venduti in Europa. 

 

La seconda fase prevede che a partire dal 2020 la differenza tra le emissioni di NOx rilevate al banco prove e quelle rilevate su strada non potrà eccedere il 50%, ovvero la soglia massima del test RDE sarà di 120 mg/km per i modelli di cui verrà richiesta l'omologazione. Dal 2021, invece, ogni vettura commercializzata nell'Unione dovrà rispettare questo limite. 

Oggi emissioni reali superiori fino al 500%

Attualmente le discrepanze tra emissioni dichiarate e quelle reali, secondo Bruxelles, possono arrivare sino al 400-500% rispetto agli 80 milligrammi previsti, limite introdotto nel settembre del 2014. Introdurre il doppio controllo per ottenere l'omologazione porterà probabilmente a vetture più efficienti di quanto avviene oggi, dal momento che le emissioni delle vetture vengono attualmente misurate solo nelle prove al banco. 

 

Eppure c'è chi vede nelle nuove soglie di tolleranza una concessione eccessiva ai costruttori. «E' scandaloso e di un cinismo senza nome»  in quanto «si tratta di un'autorizzazione a violare la legge», sottolinea l'eurodeputato portavoce dei verdi UE Yannick Jadot, accusando gli stati membri di aver deciso di «ignorare lo scandalo Volkswagen» sotto «la pressione di Francia, Germania e Gran Bretagna». 

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