Volvo Concept 26: piacere di guida e autonomous drive possono coesistere?

Volvo Concept 26: piacere di guida e autonomous drive possono coesistere?
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Al Los Angeles Auto Show Volvo ha presentato la Concept 26. Si tratta di un prototipo con cui la casa di Goteborg vuole offrire la propria visione di quello che sarà il futuro dell'auto, rappresentato dalla guida autonoma
19 novembre 2015

Sono due le parole che continuano a risuonare nel mondo dell'auto: autonomous drive. La guida autonoma. Potremmo essere ridotti, quindi, a passeggeri delle nostre auto, pronti a farci scarrozzare da un posto all'altro. Le case si stanno già muovendo in questa direzione da tempo, e stiamo già assistendo su strada a primordiali sistemi di guida autonoma, come sulle Tesla Model S.

 

Chi, quando si tratta di innovare, non è solito tirarsi indietro è Volvo. La casa di Goteborg ha presentato al Los Angeles Auto Show la Concept 26, personale visione di come potrebbe essere il futuro delle auto mosse dalla guida autonoma. L'azienda svedese vuole sgravare i guidatori dal peso dei 26 minuti quotidiani di tragitto dalla casa all'ufficio, tempo trascorso quasi sempre incolonnati nel traffico, rimettendo il volante in mano al guidatore solamente nelle occasioni in cui esso possa divertirsi. 

 

L'abitacolo descrive alla perfezione quest'idea. I nuovi sedili attivi e brevettati da Volvo sono in grado di cambiare la propria configurazione a seconda della modalità di guida impiegata tra Drive, Create o Relax. Ogni volta che si voglia ricorrere all'autonomous drive, il volante si ritrarrà nella plancia, mentre emergerà dalla console centrale un maxi schermo sul quale vengono proiettate tutte le funzioni multimediali. Contestualmente a ciò, i sedili si reclineranno, per aumentare il comfort degli occupanti.

 

«Grazie alla flessibilità della piattaforma modulare Spa saremo in grado di trasformare velocemente questo prototipo in realtà» commenta Peter Mertens, Responsabile R&D Volvo. Un punto di domanda sulla guida autonoma, tuttavia, è rappresentato dalla tutela legale riservata agli occupanti e alle possibili vittime di sinistri. Non è comunque lontano il tempo in cui le case si assumeranno direttamente tali oneri. Non risparmia una stoccata ai “rivali” lo stesso Mertens. «I competitor che non lo affermano con chiarezza non sono sicuri del livello della loro tecnologia.»

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