Volvo, il progetto LifeGate PlasticLess entra nel vivo

Volvo, il progetto LifeGate PlasticLess entra nel vivo
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Installato il primo dispositivo Seabin per la raccolta delle microplastiche e delle microfibre nei mari italiani. Il progetto è promosso da Lifegate e Volvo Car Italia
19 settembre 2018

Il progetto LifeGate PlasticLess, realizzato da Volvo Car Italia e LifeGate per la riduzione delle plastiche dai mari italiani, entra nel vivo: nel porto di Marina di Varazze è stato installato il primo dispositivo Seabin.

Si tratta di una tecnologia in grado di intercettare ed eliminare le microplastiche fino a 2 millimetri e le microfibre fino a 0,3 mm di diametro. Generate dalla distruzione di frammenti di plastica di maggiori dimensioni o dal lavaggio di vestiti sintetici, sono le più pericolose, perché vengono ingerite dai pesci, entrando così nella nostra catena alimentare.

Nei prossimi giorni, verrà completata anche l'installazione di due ulteriori Seabin, a Marina di Cattolica e a Venezia Certosa Marina. Ciascun Seabin è in grado di raccogliere mezza tonnellata di plastica all'anno. 

L'attenzione alla sostenibilità di Volvo passa anche per altre iniziative: la casa svedese ha deciso di eliminare completamente le plastiche monouso dai propri uffici, promuovendo invece delle alternative più sostenibili, come prodotti biodegradabili di carta, pasta di legno e legno. Entro la fine dell'anno saranno sostituite oltre 140 tonnellate di articoli in plastica. 

Questo impegno a lungo termine si estenderà anche alla produzione delle vetture: entro il 2025 il 25% delle plastiche delle vetture di Volvo proverrà da materiali riciclati.

«Volvo è da sempre impegnata a favore dell’ambiente e non solo a parole - ha dichiarato Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia -. Il progetto PlasticLess di cui siamo partner è un esempio di come Volvo non si limiti a un’azione di sensibilizzazione, ma si impegni anche in iniziative che hanno un effetto reale a favore dell’ambiente».

«Dopo che la Casa madre ha sostenuto la campagna globale Clean Seas promossa dalle Nazioni Unite, tocca a noi adesso dare un contributo tangibile, che assume un valore particolare se pensiamo che il nostro amato Mediterraneo ha purtroppo una delle concentrazioni di inquinanti plastici più elevate del pianeta».

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