VW: accusa negli USA per pubblicità ingannevole

VW: accusa negli USA per pubblicità ingannevole
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I TDI Volkswagen non sono “Clean Diesel”, accusa la U.S. Federal Trade Commission
30 marzo 2016

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C'è una ulteriore coda nell'ambito dello scandalo “Dieselgate” scoppiato negli USA per i motori TDI Volkswagen con emissioni oltre la norma: la U.S. Federal Trade Commission ha accusato la Casa tedesca di pubblicità ingannevole per aver pubblicizzato i propri propulsori Diesel come “Clean Diesel”, ovvero “Diesel puliti”.

Per la FTC si tratta di una violazione delle norme sulla pubblicità, dal momento che la definizione di vetture «a basse emissioni, ecologiche, a norma e con un alto valore residuo» utilizzata nelle proprie campagne di marketing attraverso TV, Internet e riviste si è poi rivelata falsa alla luce delle indagini condotte dalla EPA.

«Per anni le pubblicità Volkswagen hanno definito come “Clean Diesel” le auto che ora sembra siano state equipaggiate con dispositivi atti ad aggirare i test sulle emissioni», ha dichiarato la numero uno della U.S. Federal Trade Commission Edith Ramirez.

Il nuovo processo si aggiunge a quello intentato dal Dipartimento di Giustizia che ha chiesto una condanna ad un risarcimento da 46 milioni di dollari per violazione delle leggi ambientali e alle oltre 500 cause civili avviate dai proprietari.

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