WEC 2014: il report della gara di Austin

WEC 2014: il report della gara di Austin
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Lotterer, Fässler e Tréluyer sul gradino più alto del podio a Austin con una fantastica doppietta del Costruttore tedesco. Prima vittoria di KCMG in LMP2. Come un anno fa, Aston Martin conquista entrambe le categorie in GTE
22 settembre 2014

I vincitori della 24 Ore di Le Mans si aggiudicano anche la gara texana con 53”016 di vantaggio sulla R18 e-tron Quattro n°1 guidata da Tom Kristensen, Lucas Di Grassi e Loic Duval per una incredibile e inattesa doppietta di Audi. Sul podio anche l’equipaggio della Toyota n°8 partita dalla pole di Sebastien Buemi, Anthony Davidson e Nicolas Lapierre. Restano così al comando della classifica piloti ma con un margine ridotto a soli 11 punti sui vincitori di questo quarto round.

Seconda doppietta Audi

Per Audi è la seconda vittoria e doppietta consecutiva della stagione nel WEC, che consente anche alla Casa degli Anelli di strappare la leadership di Campionato alla Toyota. Fässler, Lotterer e Tréluyer vincono una 6 Ore a dir poco turbolenta,  sconvolta da un temporale improvviso che ha provocato tanti incidenti e da una bandiera rossa che ha interrotto la gara per 50 minuti. Poi su una pista che andava asciugandosi, grazie a una strategia perfetta Audi emerge vittoriosa nella seconda parte della gara svoltasi in notturna.

La 6 Ore comincia con uno splendido sole e temperature oltre i 30 gradi. Al via della gara Sébastien Buemi, sfruttando al meglio la pole position, con la Toyota n°8 detta subito il proprio ritmo e prende rapidamente il largo, costruendo un vantaggio di circa 30” sugli inseguitori, che rischia però di vanificare con un banale testacoda. Sull’altra vettura giapponese Alex Wurz rimonta ben tre posizioni, dimostrando che il passo delle TS040 Hybrid è superiore a quello degli avversari.

Ai primi pit stop si svelano le strategie dei tre avversari che puntano alla vittoria assoluta: per le Audi doppio stint per gli pneumatici e circa 26 giri, per Toyota e le Porsche un singolo stint per le gomme e circa 30 giri tra una sosta e l’altra. Dopo circa 1 ora e 30’ dalla partenza, una leggera pioggia segnalata alla curva 11 si trasforma ben presto in un violento temporale che si abbatte sul tracciato texano, la pista diventa impraticabile e sono tanti i piloti che perdono il controllo delle proprie vetture. Tra questi il leader della corsa Nicolas Lapierre sulla Toyota n°8 e anche Mike Conway sulla vettura gemella.

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L'Aston Martin conferma il suo elevato potenziale nella classe GTE

La pioggia che sconvolge i piani

Audi monta immediatamente gli pneumatici wet su entrambe le R18 e-tron Quattro e Benoît Tréluyer va al comando mentre Tom Kristensen è al terzo posto. Nel frattempo in tanti finiscono nella ghiaia o contro le barriere come la Porsche 919 Hybrid n°20. In pista è il caos e l’eccessiva quantità d’acqua riversatasi lungo il tracciato costringe la direzione gara ad esporre la bandiera rossa. Decisione che forse poteva essere presa più tempestivamente.

La corsa viene dunque interrotta per circa 45’ e poi si riparte dietro la Safety Car, che lascia la pista dopo circa un quarto d’ora. La pista comincia finalmente ad asciugarsi e nelle ultime tre ore la gara diventa appassionante, contraddistinta da tanti duelli in tutte le classi e continui cambi di leadership tra le due Audi e la Porsche n°14, per le diverse strategie. Gli ultimi trenta minuti sono emozionanti e la lotta per la vittoria assoluta diventa molto intensa, con l’Audi n°2 che, grazie ad un ultimo doppio stint con le gomme e nonostante un ultimo rapido rifornimento, taglia il traguardo davanti a tutti con Fässler che stacca di oltre 53” il compagno di squadra Di Grassi.  A oltre 1’03’’ giunge la Toyota n°8, con Buemi che va molto forte nel finale.

Peccato per la Porsche n°14 di Jani, Dumas e Lieb, che è stata anche più volte al comando della gara, ma un calo di potenza del motore e un salto su un cordolo che danneggia qualche componente la escludono dalla lotta per la vittoria e chiude al quarto posto davanti all’altra 919 Hybrid di Webber, Bernhard e Hartley. Staccata di 16’’726 c’è la Toyota n°7 di Wurz, Sarrazin e il “rookie” Conway. Per Audi è la tredicesima vittoria nel WEC.

Fuori dalla LMP1

Tra le poche LMP1-L vince la Rebellion R-One n°12 di Prost, Heidfeld e Beche, settimi assoluti. La nuova Lotus CLM P1/01 è solo quindicesima al traguardo. Peccato per il ritiro alla penultima ora della R-One n°13 di Andrea Belicchi.

La 6 Ore comincia con uno splendido sole e temperature oltre i 30 gradi. Al via della gara Sébastien Buemi, sfruttando al meglio la pole position, con la Toyota n°8 detta subito il proprio ritmo e prende rapidamente il largo


In LMP2 Howson, Bradley e Matsuda regalano al team  di Hong Kong KCMG la sua prima storica vittoria nel Mondiale Endurance. Con la loro Oreca03-Nissan tagliano il traguardo davanti all’identica vettura n°27 della SMP Racing con Zlobin, Minassian e il nostro Maurizio Mediani. Terzo posto per l’HPD-ARX03b dell’Extreme Speed Motorsports con Sharp, Dalziel e Brown, che parteciperanno anche alla 6 Ore di Shanghai. Peccato per il G-Drive Racing che perde quattro giri ai box dopo un contatto e con la veloce e nuova Ligier JS P2 Rusinov, Pla e Canal devono accontentarsi del quarto posto. Come un anno fa, l’Aston Martin Racing conquista entrambe le classi delle GTE.

Tra le Pro vince per la prima volta in questa stagione la Vantage V8 n°97 con Darren Turner e Stefan Mücke, dopo una battaglia molto intensa con la Porsche 911 n°92 e la Ferrari 458 n°51 di Gimmi Bruni e Toni Vilander. Quando la pista è ancora umida entrambe le Porsche ufficiali sono molto veloci e lottano per la vittoria. Ma nel finale sull’asciutto l’Aston Martin è incontenibile e taglia il traguardo con 9”319 di margine sulla Porsche 911 di Pilet e Makowiecki e 18”236 sulla Ferrari n°51 dell’AF Corse.

In GTE Am la Vantage V8 n°98 dopo una difficile qualifica parte solo ottava. Eppure l’esperto Pedro Lamy da’ vita a una grande rimonta e raggiunge i primi tre. Poi, lottando per tutta la corsa e grazie a una strategia con doppi stint per gli pneumatici, riescono a chiudere la gara al primo posto con Paul Dalla Lana e Christoffer Nygaard. Per il canadese Dalla Lana è la prima vittoria nel WEC. Per il costruttore britannico è doppietta con il secondo posto della n°95 di Poulsen Heinemeier-Hansson e Stanaway, con il neozelandese che mette a segno anche il giro più veloce della gara tra le GTE.

Con questo risultato i vincitori di Silverstone e Le Mans rinforzano la propria leadership in classifica tra i piloti e i team della classe. Terzo gradino del podio per la Porsche 911 RSR n°88 della Proton Competition, con Rieb, Bachler e Al Qubaisi. Il prossimo appuntamento con lo spettacolo del Mondiale Endurance è per il weekend dell’11 e 12 Ottobre con la 6 Ore di Fuji, in Giappone, dove i padroni di casa della Toyota cercheranno la vittoria a tutti i costi…

Nicola Villani

 

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