WRC17 Australia. Day 1: Mikkelsen e Hyundai Overall

WRC17 Australia. Day 1: Mikkelsen e Hyundai Overall
Pubblicità
Piero Batini
  • di Piero Batini
Il vincitore dell’Edizione 2016 conferma il grande affiatamento con il Rally “Down Under” e porta la i20 Coupé ad un grande risultato all’intermedio della prima Tappa. Grande gara di Neuville e Meeke, Ogier un po’ “distratto”
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
17 novembre 2017

Coffs Harbour, 17 Novembre 2017. L’exploit della prima prova speciale non è casuale. Ad ottenere il primo tempo è Andreas Mikkelsen, di misura ma d’autorità su un efficacissimo Meeke. È solo l’inizio, e non deve stupire. Oppure sì. Mikkelsen è al via in una configurazione completamente differente rispetto a quella che ha portato al successo nel 2016. Nulla è rimasto, è cambiata la Marca, l’esperienza, addirittura la tipologia di Macchina basata ora sul capitolato WRC Plus. Non è cambiato Mikkelsen. O forse sì, anche il Pilota. Il norvegese, infatti, appare più maturo e “consistent”, pur alle altissime velocità che riesce ad imporre come biglietto da visita agli avversari. In ogni caso non è cambiato il risultato che il norvegese riesce ad esprimere in Australia sin dalle primissime battute del Rally. Una partenza lampo, imprendibile e in fuga dalla prima speciale, ed il gioco pare fatto anche quest’anno. Mikkelsen vince cinque Speciali sulle 8 disputate al termine della prima giornata, e si insedia al comando della Corsa con grande sicurezza: venti secondi abbondanti di vantaggio.

Una partenza lampo, imprendibile e in fuga dalla prima speciale, ed il gioco pare fatto anche quest’anno. Mikkelsen vince cinque Speciali sulle 8 disputate al termine della prima giornata, e si insedia al comando della Corsa con grande sicurezza

Il risultato è ancor più eloquente se si guarda il contesto generale della classifica della prima Tappa. Meeke, secondo, sta facendo una gara eccellente, misurata anche nel controllo della tradizionale verve dell’irlandese. È segno che la C3 WRC risponde finalmente in maniera “garbata” alle sollecitazioni dei suoi “chauffeur”. Buon segno. Anche Thierry Neuville, con la Hyundai sin qui testa di serie spinge forte dall’inizio della Tappa, ma con meno efficacia rispetto a Mikkelsen. I buoni risultati del belga vanno comunque in crescendo e culminano con i tre acuti della seconda Eastbank di 19 chilometri e delle due esecuzioni perfette sulla cortissima e spettacolare Destination NSW. Questo non toglie che la Hyundai numero 6 del suo nuovo compagno di Squadra sia una ventina di secondi più avanti, non certo fuori portata ma indubbiamente distante. Si annuncia una convivenza difficile? No, la circostanza è altamente improbabile, i Piloti sono molto amici e Nandan ha ormai imparato a gestire con sicurezza lo specialissimo “materiale” umano di cui dispone. C’è solo da aspettarsi un innalzamento del “tono” agonistico sotto lo stesso “tendone” di Hyundai. Morale, comunque: le Hyundai hanno vinto tutte le Speciali della prima Tappa.

In ombra le Toyota, che non sono più il sorprendente spauracchio di inizio stagione ma che stano continuando, anche loro, a mettere molta carne al fuoco in vista della prossima stagione. Jari-Matti Latvala è quarto assoluto, ma a una distanza già leggermente imbarazzante, e Esapekka Lappi ha alzato bandiera bianca nel momento in cui, era appena la seconda Speciale, ad arrendersi è stato il servosterzo della sua Yaris WRC. In ombra anche Tanak, che pare non trovare il bandolo della matassa, e Paddon, che nonostante corra vicino a casa sua non è ancora riuscito a trovare una accettabile sintonia con i pneumatico e… con l’”ambiente”. Chissà cosa pensa Dani Sordo, che al pari di Hanninen è rimasto a casa, e chissà anche cos’ha per la testa il vincitore del Galles, Elfyn Evans, che “naviga” a vista in decima posizione, alle spalle del coriaceo Lefebvre.

Sébastien Ogier è soltanto - incredibile ma vero - ottavo. Non ce la dobbiamo prendere. A parte un piccolo inconveniente alla leva del cambio, “Seb” è dovuto passare all’attuatore meccanico, la sua Gara è piuttosto, e giustamente, una passerella compunta e “riflessiva”. Nessun risultato può modificare la stagione trionfale del penta-Campione del Mondo con la Fiesta di M-Sport, e magari il giovinotto riflette sulla forma da dare all’annuncio che ormai deve essere considerato imminente. Ogier a già “insinuato” il tarlo del dubbio che Citroen possa riuscire a rimanere nel giro, vanificando quindi la possibilità di un “recupero” del rapporto incrinato cinque anni fa. E dall’altra parte, a far sì che il cerchio si stringa sempre di più, c’è il ritiro annunciato da D-Mack, che non darà più un nome ad un Team ma che resterà nel Mondiale come fornitore di pneumatici. Strano che il cerchio si stringa tutto attorno a Cumbria, vero?

Foto: Hyde Ross, Manrico Martella, Red Bull, Rally Australia

Argomenti

Pubblicità