WRC17 Mexico. Kris Meeke (Citroen), finalmente!

WRC17 Mexico. Kris Meeke (Citroen), finalmente!
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Friday Night, un obiettivo a un certo punto diventato quasi un miraggio. Ma ci siamo, la prima giornata “vera” del Mexico va in porto, sana e salva. Con metà programma ma con il grande show delle Citroen C3 e di Kris Meeke
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
11 marzo 2017

Leon, 11 Marzo 2017. A un certo punto sembrava addirittura che questo Venerdì non s’avesse da fare. Il prezzo dello show di Città del Messico era salito alle stelle, a un certo punto inarrivabile. Il convoglio delle bisarche con il prezioso carico di Macchine da Corsa, infatti, era rimasto per ore congelato sull’autostrada interrotta da un incidente, e solo a “giorno fatto”, un eufemismo che sta ad indicare ben oltre l’ora di colazione, tutte le Vetture erano nel paddock-parcheggio del Poliforum di Leon. In buona sostanza, troppo tardi per affrontare il programma originale del primo giorno “vero” del Rally. Con grande dispiacere, soprattutto delle migliaia di appassionati che bivaccavano, già dalla sera prima o dall’alba, lungo i tornanti magici della El Chocolate e della Las Minas, 55 e venti chilometri. Gli organizzatori avevano preso l’unica decisione penosa ma logica, inevitabile: cancellare completamente il primo giro della tappa di venerdì.

Vacanza, noiosissima vacanza. Se lo show di Plaza Zocalo era sembrato “lunghetto”, l’inizio del venerdì sembra addirittura interminabile, con la prima Macchina al via della seconda El Chocolate solo alle quattro e mezzo del pomeriggio. Mezza giornata è “fumata”, ma almeno ne resta l’altra metà integra, di fatto molto attesa e ancora più sofferta perché, eliminata ogni possibilità di entrare progressivamente nella parte, le nuove WRC+ affrontavano il loro primo, inaugurale impegno sulla Terra partendo da condizioni già al limite.

Altro tuffo al cuore. Dagli intertempi della prima El Chocolate arrivano avvisaglie di colpi di scena, “terrificanti”. Le Toyota di Latvala e Hanninen, ma anche la Ford di Tanak, vanno incontro a problemi di surriscaldamento, del motore e del differenziale centrale, che sembrano affliggere sistematicamente le nuove WRC+. I Piloti passano in modalità “strada”, finiscono la Speciale ma si escludono, di fatto, dalla corsa al primato. La forbice tra gli intermedi delle “vittime” e quello di Ogier, nel frattempo lanciato “a fuoco”, diventa incredibile e iniziano a volare i minuti. Ogier conclude una speciale non perfetta con un tempo considerato clamoroso e sopra le righe, dimostrando di essere in grado di chiudere il Rally già lì, dalla prima Speciale. In realtà è un effetto emotivo, delimitato dalla grande prestazione del Campione del Mondo e dai ritardi degli Equipaggi partiti in serie, che svanisce non appena iniziano ad arrivare i primi tempi di Kris Meeke. L’irlandese, che pure è partito in assetto “conservativo” e senza alcuna ambizione così radicale, diventa il padrone del Rally con un tempo sbalorditivo, che mette in ombra la pur buona prestazione di Ogier e riapre la corsa prematuramente “condannata”. Per un verso, comunque, la 14ma edizione del Rally Mexico GTO Corona è già vicina al parossismo della selezione. Dopo una sola Speciale, infatti, solo cinque Piloti possono ancora essere considerati in corsa per un risultato: Meeke, Ogier, Paddon, Sordo e Neuville, compresi in un lasso di tempo di trenta secondi. Hanninen e via via gli altri sono già abbondantemente oltre il minuto di ritardo. Anche Bertelli si ferma, triste debutto del toscano con la nuova Fiesta WRC+, e riparte con un ritardo che fa passar la voglia.

Meeke commette un errore sulla Las Minas, che vale sei o sette secondi, e accusa un piccolo ritardo anche sulla Guanajuato, la cortissima ma fantastica prova cittadina della Capitale dello Stato e autentica icona del Rally messicano, ma reagisce bene nel rush fiale delle due prove-spettacolo all’Autodromo di Leon vincendo il primo passaggio.

Nel frattempo, altri colpi di scena. Le Hyundai sono colpite da uno strano virus, non letale ma sufficientemente fastidioso, che toglie potenza al motore delle i20 coupé. Ne sono colpite prima quelle di Neuville e Sordo, già durante la El Chocolate, poi la Macchina di Paddon nei tunnel della Guanajuato, infine ancora quella di Sordo, tra l’altro colpito anche da un’incomprensibile “interferenza” organizzativa, nella prima delle due Autodromo. Delle tre Hyundai, tutte in corsa almeno per un posto sul podio al termine della El Chocolate, solo la i20 di Neuville resta in contatto, al terzo posto, con la Citroen di Meeke e la Ford di Ogier. La “autorità” Toyota e Hyundai dicono di sapere come intervenire sulle rispettive Vetture per restituirle alla massima efficienza, e dunque di riproporne la competitività già nella tapa di sabato, nove prove speciali per quasi 160 chilometri cronometrati.

Kris Meeke è in testa al Rally del Messico dopo la prima… mezza giornata di Gara, e la Citroen C3, che molti avevano già condannato come la Cenerentola del Gruppo delle nuove WRC+, ha tolto il velo sulla sua reale competitività, dimostrandosi al contrario, in questa circostanza che possiamo ancora considerare provvisoria ma senz’altro indicativa, la più forte

L’ultimo colpo di scena, se vogliamo definirlo così, è di natura assolutamente positiva. Kris Meeke è in testa al Rally del Messico dopo la prima… mezza giornata di Gara, e la Citroen C3, che molti avevano già condannato come la Cenerentola del Gruppo delle nuove WRC+, ha tolto il velo sulla sua reale competitività, dimostrandosi al contrario, in questa circostanza che possiamo ancora considerare provvisoria ma senz’altro indicativa, la più forte. A questo punto non si capisce a che si riferissero le “alte sfere” di Citroen, quando parlavano di errori ormai individuati. Viene più chiaro e onesto, invece, il parere di Yves Matton, quando ammetteva che la nuova C3 WRC era stata provata quasi esclusivamente sulla terra, e che quindi bisognava avere ancora un attimo di pazienza per vederla in tutto il suo splendore.

Nel suo completo splendore è anche Sébastien Ogier, quattro volte Campione del Mondo non per caso, “motore” del WRC e oggi rimasto l’unico Pilota in grado di garantire la massima efficienza e costanza di… funzionamento. Man mano che si va avanti e che ci si addentra nel Campionato, le sue scelte risultano sempre più chiare e competenti!

Foto: Manrico Martella, Gerardo Isoard, Mario Armas

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