Citroen corre più del mercato: domanda record per C3, Stellantis aumenta la produzione

Citroen vive un momento d’oro: la domanda per la nuova C3 supera ogni previsione e Stellantis corre ai ripari aumentando la produzione

24 novembre 2025

Il mercato europeo dell’auto continua a attraversare una fase complessa, segnata da volumi altalenanti e da un clima di incertezza che penalizza soprattutto i brand generalisti. In questo contesto, Citroen rappresenta però una sorprendente eccezione. La domanda per la nuova C3 sta superando ogni aspettativa, tanto da spingere Stellantis a intervenire rapidamente sulla capacità produttiva del modello.

Secondo quanto riportato dall’ANSA, citando Bloomberg, il costruttore sta registrando ordini superiori al previsto, con il risultato che le linee produttive attuali non riescono a sostenere il ritmo richiesto dal mercato.

Il merito è soprattutto della Citroen C3, oggi tra le vetture più richieste del segmento B. La strategia del brand - prezzo aggressivo (per la motorizzazione puramente benzina), contenuti essenziali e forte attenzione ai costi - sta funzionando. Nei primi dieci mesi del 2025 Citroen ha immatricolato circa 150.000 C3 in Europa, numeri che la confermano come una delle utilitarie più vendute dell’anno.

Produzione potenziata: +40.000 unità da Kragujevac

Per far fronte alla domanda crescente, Stellantis ha annunciato un aumento della capacità produttiva della C3 e della C3 Aircross. Fino ad oggi, i due modelli venivano costruiti principalmente nello stabilimento slovacco di Trnava, dove però le linee sono ormai “completamente sature”.

A partire dal prossimo anno, la produzione sarà rafforzata dal sito serbo di Kragujevac, che assemblerà 40.000 unità aggiuntive l’anno: un incremento che porterà la produzione complessiva a 300.000 esemplari annui. Tuttavia, le novità non riguardano solo la C3 e, secondo le ultime informazioni, Stellantis sta assumendo 400 nuovi operai a Rennes, in Francia, per sostenere l’avvio produttivo della nuova Citroen C5 Aircross.

“Stiamo ricevendo più ordini di quanti ne riusciamo a produrre”, ha dichiarato l’amministratore delegato del marchio, Xavier Chardon, all’ANSA. “Al momento siamo un’eccezione. È incoraggiante”.

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