WRC23. Safari Rally Kenya. Impossibile Sébastien Ogier nel Poker Toyota

WRC23. Safari Rally Kenya. Impossibile Sébastien Ogier nel Poker Toyota
Pubblicità
Piero Batini
  • di Piero Batini
Imbattibile, insuperabile, Ogier mette a ferro e fuoco il Rally di un'altra pagina della sua Storia. Rovanpera è secondo, ancora in scia, dietro sono Evans e Katsuta. Neuville e Tanak, un rally decisamente in differita.
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
25 giugno 2023

Aggiornamento: la Hyundai i20 N Rally1 n.11, di Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe, è stata squalificata dal Rally del Kenya per ricognizioni illegali. Neuville e Wydaeghe sono infatti stati fermati per un controllo mentre si trovavano su una tratta non autorizzata. Stavano attraversando - hanno spiegato i commissari comunicando la squalifica - dei percorsi destinati ad essere impiegati come prove speciali durante il Rally. Sentito dai commissari, Neuville ha ammesso di essere a conoscenza del percorso che stava attraversando e di averlo fatto per la necessità di verificare lo spostamento delle rocce in alcune PS. "Comprendiamo e prendiamo atto della posizione della FIA di mettere in atto i passi necessari per fermare la pratica consolidata da parte dei partecipanti di accedere ai percorsi per aumentare la propria conoscenza a riguardo. Lavoreremo con la FIA per continuare a promuovere la sicurezza e l'equiltà degli equipaggi", fanno sapere da Hyundai in una nota diffusa alla stampa. Neuville e Wydaeghe avevano concluso il Rally in ottava posizione.

Qualcosa non torna. Episodi come questi dovrebbero far riflettere, soprattutto sul fatto che non vanno considerati come... episodi, bensì dal punto di vista di una vera e propria attitudine. Sbagliata, naturalmente, tutt'altro che edificante. Il guaio è che l'errore, o l'attitudine, parla in maniera poco lusinghiera del Pilota e dell'entourage. Il che mi porta a sorridere su quella prosopopea del Team costruito tutto attorno a un suo pilota-principe. Il quale, pur spinto e portato per mano in tutti i modi, invece di salire scende ora al misero quinto posto nel Mondiale. Scommessa ardita, indubbiamente, esempio deprecabile. Bah, torniamo al racconto di quello che tutti avevano potuto vedere, che in fondo è assai più bello e non può essere avvelenato dall'"episodio".

 

Nairobi, 25 Giugno 2023. Di nuovo grigio, in cielo e in classifica, ma non piove, l’aria e la terra sono umidi. Pirelli soft per tutti, naturalmente. Lo scenario naturale del 71° Safari Rally è appannato. Quello agonistico rischia di esserlo ancora di più. Come vedremo, non tutti i mali vengono per nuocere, e le condizioni finiranno persino per essere favorevoli per qualcuno. Che se lo meriti, beninteso. Di fatto si arriva all’ultimo giorno del Safari Rally 2023 come al termine di un girone ad eliminazione. Come dire: è finalissima tra Sébastien Ogier e Kalle Rovanpera. Il resto è archiviato, bene o male, soprattutto ininfluente. Le due punte Toyota sono separare, alla viglia, da 16 secondi. Molti, ma mai troppi, il WRC sembra insegnare dalla sua ultima evoluzione regolamentare in chiave ibrida.

La settima prova del Mondiale WRC va via con il contagocce. Ott Tanak e Thierry Neuville sono stati eliminati “ai quarti”, subito, dopo un venerdì di polvere che li ha visti in difficoltà, rispettivamente, con zebre, potenza e forature, con foratura e la rottura di una sospensione. Comunque non c’erano entrambi, tutti e due sono tornati per portare a termine il viaggio con il Power Stage, e nessuno dei due è riuscito a brillare in alcun modo. Evans, Katsuta, Sordo, e Lappi finché è stato in grado di esprimersi, hanno riempito la scena con un po’ di colore, ma non sono mai avanzati al ruolo di protagonisti. Sì, un piccolo duello tra Evans e Katsuta per il terzo posto, non cruento perché a Toyota interessa di più il poker. Sì la bella caparbietà di Esapekka Lappi, che per due giorni è apparso come meritevole e “logico” terzo posto, ma resterebbe da spiegare come, poi, uno possa rompere per tre volte un albero di trasmissione e finire come triste comparsa annaspando sulle sole ruote anteriori. Montato al contrario? Un fuori asse clamoroso? Boh, tant’è.

L’alba dell’ultimo giorno si carica, così, della sola curiosità per l’esito del duello tutto-Toyota, e per quei grani di sale del Power Stage, che per gente come Tanak o Neuville sembra più che altro una razione di emergenza per superare il momento di carestia nella traiettoria mondiale. Poi, improvvisamente, ci si sveglia. Che succede? Nel male che Lappi rompe il terzo albero, nel bene che Rovanpera vince la prima Malewa, 8 chilometri, rifilando 8 secondi a Ogier, dimodoché il finlandese si avvicina davvero al leader francese. 8 secondi appena il suo ritardo. Ma ecco, sulla successiva Oserian di 18 chilometri, l’acuto che richiama tutto l’entusiasmo e l’attenzione e per il Rally, con quel tocco di curioso.

Ogier “spazzola” la sua Yaris contro un ramo di acacia, perde il portellone e con quello l’aerodinamica. Ecco perché l’umido viene a fagiolo. Ci fosse stata la polvere del primo giorno sarebbe stato, forse, un guaio ben peggiore di quello parzialmente risolto tirando su i passamontagna. Ogier diventa clamoroso quando, al termine della Speciale in quelle condizioni, stacca di 8 secondo Rovanpera e ristabilisce la distanza. Incredibile! Il Rally torna “svogliato” e questo concede a Tanak il goal della bandiera, la vittoria nella terza e ultima del primo giro, la Hell’s Gate di 10 chilometri che sarà Power Stage. Ma non ci crede troppo neanche lui.

Power Stage. Ultime tre Speciali. La terra si è asciugata. Di nuovo polvere, anche troppa, fesh-fesh al posto dell’acqua dentro i solchi scavati. Quasi tutti lamenteranno un allarme sui cruscotto. Rovanpera batte Ogier sulla ultima Malewa, una manciata di decimi, non di più, e Katsuta vince ancora sulla seconda Oserian. Rovanpera guadagna altri 3 secondi abbondanti su Ogier, nonostante una gomma in disordine alla fine di una prova che si rivela molto brutta, zeppa di solchi e di sassi scoperti. 9 secondi e 2. È il vantaggio di Ogier su Rovanpera, match decisamente ai punti, con il quale si va al gong dell’ultimo round, il Power Stage sull’evocativo tracciato di Hell’s Gate. E lì a Neuville riesce finalmente qualcosa di buono, così come allo sfortunatissimo Tanak. Al belga i 5 punti del Power Stage, 4 vanno a Tanak. Poi Rovanpera, Ogier e Lappi. Fine del cinema.

Sebastien Ogier e Vincent Landais vincono anche il Safari Rally Kenya, sei secondi e sette su Kalle Rovanpera e Jonne Halttununen, che sono secondi, quasi tre minuti su Elfyn Evans e Scott Martin. Ci pare obbligatorio fa salire sullo stesso podio anche i quarti classificati, Takamoto Katsuta e Aaron Jonston, perché a questo punto possiamo riunire i primi quattro sotto il segno di Toyota, che con la Yaris Rally1 Hybrid scopre la mano vincente con un altro importante, eloquente poker. Cinque minuti a Sordo e Carrera, quasi il doppio a Tanak e Jarveoja. È la dura legge della savana… anzi, del Campionato del Mondo WRC.

Situazione Mondiale. Un vero peccato. Credo che la chiave di volta della stagione “parziale” di Sébastien Ogier sia il suo sfortunato Rally Italia Sardegna, in particolare quella Erula-Tula penultima del penultimo giorno. Lì, per il fuoriclasse francese, sono andati in fumo 25 punti e, oggi, quell’episodio cambia non di poco lo scenario generale. Con la vittoria al Safari, infatti, Ogier sale al terzo posto con 99 punti, ma Rovanpera allunga ancora sul secondo, Neuville, fino a quota 139. Ogier è perfettamente in corsa per il secondo posto, ma con i punti persi in Sardegna sarebbe di nuovo a giocarsi la testa del Campionato. Giusto così, evidentemente, altrimenti si dovrebbe iniziare a pensare a un sistema di punteggio per “densità”, cioè per media di punti sui Rally disputati. Impossibile! Vediamo cosa succede a fine mese, 20-23 Luglio, al 13° Rally Estonia in casa di Ott Tanak.

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com

71° Safari Rally Kenya. Classifica Finale Assoluta.

1 Sébastien Ogier/Vincent Landais (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) 3h30m42.5s
2 Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +6.7s
3 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +2m58.5s
4 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +3m23.8s
5 Dani Sordo/Cándido Carrera (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +5m05.4s
6 Ott Tänak/Martin Järveoja (Ford Puma Rally1 HYBRID) +9m14.4s
7 Pierre-Louis Loubet/Nicolas Gilsoul (Ford Puma Rally1 HYBRID) +16m15.7s
8 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +24m47.0s

9 Kajetan Kajetanowicz/Maciej Szczepaniak (Škoda Fabia Rally2 evo)
+26m33.4s
10 Oliver Solberg/Elliott Edmondson (Škoda Fabia Rally2 evo) +27m04.0s

Calendario WRC 2023

19-22 Gennaio. 91° Rallye Automobile Monte-Carlo

9-12 Febbraio. 70° Rally Sweden

16-19 Marzo. 19° Rally Gunajuato Mexico

20-23 Aprile. Croatia Rally

11-14 Maggio. 56° Rally del Portugal

1-4 Giugno. 20° Rally Italia Sardegna

22-25 Giugno. Safari Rally Kenya

20-23 Luglio. 13° Rally Estonia

3-6 Agosto. 72° Rally Finland

7-10 Settembre. 67° EKO Rally Acropolis Greece

28 settembre-1 Ottobre. Copec Rally Chile

26-29 Ottobre. 1° Central Europe Rally*

16-19 Novembre. FORUM Rally Japan

* Germania/Repubblica Ceca/Austria

Pubblicità