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Jeddah, Arabia Saudita, 28 Novembre. Ieri era “melina”, oggi è roulette. Da una parte la sabbia e i sassi del Deserto a Nord-Est di Jeddah, dall’altra la tensione agonistica per la conquista del Titolo di Campione del Mondo. In ogni caso il contesto è delicatissimo, ad ogni speciale che passa davvero appeso al filo di un equilibrio tra attenzione e fortuna estremamente precario. È la situazione tipica in cui l’esperienza, o una forma di innata versatilità, possono tornare molto utili e fare la differenza. Ma non basta, se per esempio le forature sono un'esagerazione. Da questo contesto esce il processo di definizione del risultato finale, con le sue conseguenze sulla graduatoria finale del Mondiale. Il primo Saudi Arabia Rally va così “aggiustandosi”, progressivamente, per piccoli passi.
La seconda tappa offre molti di questi “aggiustamenti”. Al comando del Rally c’è triplo avvicendamento. Prima torna Martins Sesks, Ford M-Sport, nonostante un’altra piccola (lenta) foratura. Poi è il lèttone a forare e a perdere tempo cambiando la ruota, così Adrien Fourmaux, Hyundai, torna al posto che occupava alla vigilia. Ancora, Fourmaux è penalizzato nel finale per un errato ingresso all'ultimo controllo orario e scende al quarto posto. Di nuovo in testa Sesks, ma potrebbe non essere finita, c’è discussione. Sale di tono anche la gara dell’”incolpevole” Thierry Neuville, che senza dannarsi l’anima eredita il terzo posto, poi il secondo, ed è di nuovo a portata di successo. Che sarebbe un po' il canto del cigno stagionale del Campione in carica uscente. Infine, scende (per poi crollare nel finale, ritirato) Ott Tanak, l’ennesima foratura, che peraltro è sempre stato tra i più attivi e si era candidato meritevolmente a un posto sul podio. E questa è la situazione per lo champagne di sabato a Jeddah (chissà che genere di bollicine saranno protagoniste del primo podio arabo saudita). Ricapitolando, a un giorno dalla fine è, nell’ordine, Sesks, Neuville, Katsuta.
Il bersaglio grosso, quello che stabilirà a chi va il Titolo di Campione del Mondo 2025, è ancora lontano dall’essere centrato. Però c’è un certo orientamento. Intanto è materia che si continua a discutere lontano dal podio a partire dalla quinta posizione, per l’esattezza. Poi, sembrerebbe non essere più una questione a tre bensì in confronto diretto a due. Elfyn Evans, infatti, si è staccato dal terzetto e, a causa di un piccolo errore di “navigazione” e della foratura quotidiana, tanto per cambiare, viaggia ora in ottava posizione a poco meno di tre minuti da Ogier, con Rovanpera passato davanti al francese all’ultimo tuffo (pur apparentemente fuori gioco Kalle è passato al ruolo di ago della bilancia). Stando così le cose, e (ill) limitatamente al Mondiale, Ogier passa al comando del Mondiale, un punto più di Evans. Sapendo che la Super Domenica (Super Sabato, in questo caso) è diventata, per la formula complessa, materia delicata e, magari, determinante, insomma, pur intravedendo un epilogo plausibile, è ormai chiaro che il Mondiale resta aperto fino all’ultimo giorno. In sintesi, Rovanpera quinto, Ogier Sesto a due decimi, Evans ottavo.
Ultimo giorno in vista, dunque, questa volta di sabato come da consuetudine islamica. Ultimi chilometri del Mondiale 2025 e tre prove speciali: 2 Thabhan di 16 chilometri, la seconda in regime di Power Stage, e in mezzo la lunghissima Asfan (proprio l’ultimo giorno la più lunga del Rally), 33 chilometri. Non è affatto detta l’ultima parola, no!
© Immagini. Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport – Ford M-Sport, WRC.com
Saudia Arabia Rally 2025. Result after Stage 2
1 Mārtiņš Sesks/Renārs Francis (Ford Puma Rally1) 2h43m20.1s
2 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) +3.4s
3 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1) +41.5s
4 Adrien Fourmaux/Alexandre Coria (Hyundai i20 N Rally1) +57.6s
5 Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1) +1m12.6s
6 Sébastien Ogier/Vincent Landais (Toyota GR YARIS Rally1) +1m12.8s
7 Sami Pajari/Marko Salminen (Toyota GR YARIS Rally1) +1m34.8s
8 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1) +3m52.6s
9 Grégoire Munster/Louis Louka (Ford Puma Rally1) +6m13.4s
10 Oliver Solberg/Elliott Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) +7m26.7s