WRX-18. Francia. Capolavoro 7 Kristoffersson (Volkswagen)

WRX-18. Francia. Capolavoro 7 Kristoffersson (Volkswagen)
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Piero Batini
  • di Piero Batini
La grande pressione di Loehac e del suo incredibile Pubblico rende più “teso” l’ottavo appuntamento Mondiale, ma il risultato finale non cambia. Kristoffersson è al settimo sigillo, Bakkerud e Solberg sul podio
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
3 settembre 2018

Loheac, Francia, 2 Settembre. Capolavoro e travaso di bile. Questa è la distanza esatta tra Johan Kristoffersson e il resto della truppa del RallyCross Mondiale. Niente da fare, lo svedese del team PSRX Volkswagen Sweden infila la settima vittoria di stagione, sulle otto Gare disputate, si avvicina a grandi passi alla conferma del Titolo che detiene, e offre uno spettacolo raffinatissimo e irresistibile agli ottantamila di Loheac.

Meno perentoria rispetto ad altri sentieri vittoriosi, la traiettoria francese del Pilota svedese ha accompagnato con uno straordinario equilibrio agonistico il week end francese al tempio del RallyCross, lasciando una traccia di incredibile thrilling tecnico nello spettacolo assoluto dell’ottavo appuntamento mondiale.
Dall’altra parte, quella degli sconfitti, c’è poco ben poco di cui rammaricarsi. Oltre alle Volkswagen, infatti, le Squadre Audi e le Peugeot hanno tentato in tutti i modi di violare, non riuscendoci per il famoso “pelo”, il forziere delle Volkswagen, per una volta forse non imbattibili ma comunque imbattute.

Kristoffersson aveva vinto la prima manche di qualifica, sabato, e le due di domenica, portandosi in testa all’intermedio e “assicurando” la solita, fortissima presenza sulla griglia torrida delle semifinali anche a Loheac, dove per la verità le Macchine più attese erano le nuove Peugeot. Proprio nelle due manche che preludono all’apoteosi dello spettacolo Rallycross, tuttavia, Kristoffersson aveva offerto il fianco ad un possibile rovesciamento di fronte. Nella propria semifinale, infatti, il norvegese si era fatto “infilare” dalla Audi di Mattias Ekstrom, il quale era andato ad occupare la prima fila della griglia di finalissima accanto alla pole position dell’altra Audi di Andreas Bakkerud, vincitore della seconda semifinale ai “danni” di Loeb e Solberg. Le Peugeot entravano di forza nella finalissima, con Loeb e Timmy Hansen rispettivamente nel quarto e sesto “quadrante” dello schieramento.

Si arriva, così, a dover spartire il merito del capolavoro della finalissima, quella che ha fatto schizzare in piedi gli ottantamila (stimati) di Loehac. Una parte di questo va, infatti, dritto nelle mani dei tracciatori, che hanno saputo allestire un Joker Lap perfettamente equilibrato, tale per cui non dovesse essere un “sacrificio” irrimediabile ma neanche uno “scandaloso” vantaggio. Una parte va alla fortuna, che aiuta quegli audaci e che si impadronisce di una parte del giudizio lasciando un argomento forte e molto da chiacchierare nel cuore degli appassionati. Il resto del merito, ovvero la grande porzione, va all’Artista, a Johan Kristoffersson. Come e perché? Ecco, ve lo raccontiamo.

La partenza della finalissima è di Bakkerud, perfetto detentore della pole position. Ekstrom, con la seconda Audi e altrettanta prontezza di riflessi, si affianca e, quindi, si allarga in cerca di una traiettoria favorevole, di fatto creando uno sbarramento alle Macchine che seguono. Il capolavoro di Kristoffersson arriva quando, non trovando la possibilità di un varco, il Campione del Mondo decide, all’ultimo millesimo di secondo e mantenendo la velocità del tentativo di sorpasso, di lanciarsi improvvisamente nel Giro Jolly. Probabilmente è in quella manovra non priva di rischi che Kristoffersson raccoglie il migliore Joker Lap che gli verrà utile più avanti.
Man mano che le “varianti obbligatorie” si susseguono la situazione si chiarisce. Loeb e Hansen cedono la posizione, e lo stesso accade a Bakkerud e Ekstrom, che affrontano il Joker all’ultimo tuffo, quasi controvoglia e con un attimo di indecisione. Quell’attimo impercettibile è la soluzione del rebus. Quando i due rientrano, infatti, Kristofferson è nella posizione ideale per conquistare la testa della finale e vincere anche questa Corsa. Bakkerud mantiene almeno la seconda piazza ma Ekstrom scende fino alla quarta, costretto a far passare anche Solberg, l’altra Volkswagen che sale così sul Podio di Loehac. Applausi a scena aperta anche per le due Peugeot protagoniste della finalissima.

Con il settimo successo su otto Gare, Kristoffesson vola sempre più in alto sul Mondiale ed è primo con 224 punti. Bakkerud sale al secondo posto, ma a quasi sessanta punti e, non lontano, Solberg risale al terzo posto con 160 punti.
Tutto questo quando mancano ancora quattro Corse alla fine del Mondiale, prossimo appuntamento il Neste World RX of Latvia di metà settembre.
 

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