Zanardi eroico alla Maratona di Berlino

Zanardi eroico alla Maratona di Berlino
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Alex Zanardi chiude in condizioni eroiche la sua prima Maratona di Berlino. L'azzurro ha accusato il distacco della catena a 9 km dalla fine, concludendo la gara a spinta
28 settembre 2015

Non smette mai di stupire, Alex Zanardi. Dopo aver annunciato la sua partecipazione alla celebre e prestigiosa Maratona di Berlino, l'olimpionico italiano ha stupito tutti partecipando non sulla consueta handbike che lo ha accompagnato ai tanti trionfi internazionali, ma bensì con un nuovo modello, mai privato prima in gara.

 

Purtroppo, però, un salto di catena ha costretto il due volte iridato di Champ Car ad alzare bandiera bianca per quanto riguarda l'affermazione assoluta, ma è stato proprio allora che Alex ha mostrato nuovamente a tutti di che tempra è fatto. Quando molti si sarebbero ritirati, oramai impossibilitati a completare la maratona nelle posizioni di testa, Zanardi invece non ha mollato. Rialzatosi dalla posizione di esercizio, il bolognese ha iniziato a spingere le ruote posteriori, sino ad arrivare alla fine.

 

Era infatti troppo forte il legame dell'ex pilota di Formula 1 con la capitale tedesca, luogo dove è stato soccorso a seguito del tremendo incidente del 2001. Ritirarsi, quindi, non era un'opzione contemplabile, non per lui.

 

Se possibile, tale prova ha reso ancor più onore e merito a Zanardi, sia come sportivo che come - sopratutto - uomo. Poco importa il risultato finale: è stata la determinazione con cui l'azzurro ha saputo affrontare e vincere quest'ennesima sfida a conferirgli onore ancora una volta in più. 

 

«Ho iniziato a correre su una handcycle e ho finito su una sedia a rotelle.» scherza Alex. «È un peccato perché la corsa stava andando davvero bene, ero più veloce di quanto mi aspettassi nonostante non fossi avvezzo a questo mezzo. Quando si è rotta la catena, non mi sono voluto ritirare, volevo finire la maratona nella città dove sono nato una seconda volta. È stato un evento fantastico, con tantissime persone che ci incoraggiavano. Non vedo l'ora di tornare l'anno prossimo, quando attaccherò ancora.»

 

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