Colle delle Finestre in off-road con la Suzuki Vitara 4x4 1.6 DDIS-DCT [Video]

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Un percorso d’asfalto e sterrato con nulla d’estremo, ma con ripide salite e diversi tornanti, quindi una guida varia che risulta interessante sia per provare le doti della Suzuki Vitara 4WD ALLGRIP a cambio automatico con doppia frizione, che per tuffarci in luoghi solitari fuori da turismo di massa
6 febbraio 2019

Imbocchiamo la statale della Val Susa di mattino presto per non trovare troppe auto, alla nostra sinistra ci saluta in posizione mozzafiato la Sacra di San Michele luogo e tappa della via Francigena  realizzata circa 1000 anni fa, ispiratrice di Umberto Eco per il Nome della Rosa, merita sicuramente una visita questo pezzo di storia, un’architettura religiosa appoggiata sulle Alpi Cozie a circa 1000 mt. che domina l’ingresso alla valle

Durante il trasferimento sulla statale 24 apprezziamo il Cruise Control Adattivo, un optional davvero utile in molteplici situazioni, soprattutto quando la guida si fa lunga e invariata e si può incorrere in distrazioni o calo d’attenzione, ricordiamo per i neofiti il funzionamento del dispositivo: il radar montato anteriormente su Suzuki Vitara rileva la velocità dell’auto che la precede, regolandone la distanza di sicurezza; il Cruise Control Adattivo è regolabile fino a 3 livelli di lettura della distanza dell’auto davanti a noi, così da aumentare o diminuire la velocità della nostra macchina. (al di sotto circa di 30 km/h o in condizioni meteo molto avverse, come forte pioggia, il dispositivo si disinserisce).
 

Giunti poco prima della città di Susa si segue per Meana di Susa e quindi Colle delle Finestre, fin da subito ci sono le indicazioni, dopo pochissimi tornanti lasciamo il centro abitato per immergerci in un paesaggio che presto ci fa dimenticare lo stress cittadino e con i finestrini aperti apprezzare i profumi della natura e la frescura alpina. La guida è fluida e moderata, sono molti i ciclisti che si possono incontrare, vogliono anche loro imitare i grandi campioni del Giro d’Italia, quindi guida prudente e rispettosa, la strada si stringe, in pochi tornanti si sale di quota e la vista domina sulle valle, ma il bello deve ancora iniziare ora entriamo nella parte più fan ma anche impegnativa e attenta: la salita sui tornati in sterrato.

Dopo pochi metri entriamo nel vivo delle Alpi rocce scure e verdi prati incontaminati dipingono le montagne, da lontano intravediamo qualche baita e pastori con mucche al pascolo, con un mezzo a motore pare quasi disturbare questo concerto di colori con aria pura, in realtà non è così: la Vitara sale con dolcezza, silenziosità, quasi a volersi armonizzare senza urlare la propria presenza, nessun strappo e incertezza. Mantenendo una velocità consona al luogo, di 20-30 km/h, non si alza nemmeno la polvere e grazie al cambio automatico e il sistema 4WD ALLGRIP, che da motricità alle ruote posteriori solo in caso di slittamento delle anteriori, si possono ottenere bassi consumi e conseguentemente ridotte emissioni, tutto questo fa piacere sia al nostro portafoglio che all’ambiente che lasceremo ai nostri figli. 
 

Facendo i 17/18 km/L su un percorso misto, tra autostrade e statali anche in montagna, si possono percorrere quasi 800 km con un pieno di serbatoio. Saliamo ancora verso la vetta la strada si fa ripida e più pietrosa non ci sono quasi più pini, le gomme sono quelle di serie, nessun slittamento, la bella coppia del motore 1.600 con 140 cv che ci tira su, non servono brusche accelerate, con un filo di gas si sale tranquillamente. Arriviamo in cima, siamo a 2.176 mt. sul Colle delle Finestre, lo sguardo si perde tra le due vallate la Val Susa e la Val Chisone, la strada collega in estate i due versanti, in inverno il Colle è chiuso alla prima neve. Con noi, in nostra compagnia, anche un amico teenagers che desiderava scendere con la bici sul versante che si immerge nel Parco Orsiera Rocciavrè, un’ occasione anche per capire la capacità di carico del bagagliaio, abbiamo caricato lui e la bici prima della salita al Colle abbattendo solo 2 dei 3 sedili della seconda fila e viaggiato comodamente in 3 persone con bici e bagagli! 
 

Ora scendiamo nel Parco con il nostro amico che ci segue in bici, l’asfalto è perfetto, è passato il Giro d’Italia non poteva essere diverso, da qui moltissime alternative o si scende direttamente sulla statale 23R della Val Chisone e si va in vista al Forte di Fenestrelle o si va verso il Colle del Sestriere via asfalto o ancora meglio via sterrata sulla famosa Assietta circa 60 km di strada che si snoda in luoghi che non potrete dimenticare, ma questa ve la faremo vedere nella prossima avventura 4x4. Queste escursioni non hanno alcuna difficoltà e vi immergeranno dopo pochi minuti in un natura vergine con ogni mezzo a disposizione: auto moto bici e cavallo è sempre perfetto, questa zona d’Italia del nord ovest sono un ottimo esempio di come le istituzioni locali abbiano saputo gestire questi luoghi anche per il grande pubblico, senza affogarli di divieti ma cercando di fare convivere molteplici realtà.
 

Alcune aree come la strada dell’Assietta nel periodo estivo quando non c’è neve, il mercoledì e sabato dalle ore 9 alle 17 è consentita la sola circolazioni a piedi in bici e cavallo ma per gli altri giorni anche ai mezzi motorizzati, tutti hanno il diritto a raggiungere questi luoghi se si rispetta il territorio, sul sito del Consorzio Turistico Via Lattea sono molto ben spiegate le varie realtà e opportunità offerte su queste montagne, sport e tempo libero. Potrebbe essere un esempio per molte zone del nostro Bel Paese, gli estremismi e divieti assoluti non piacciono a nessuno, serve una visione aperta comprendendo che quando passa una moto turista che rispetta la nostra presenza a piedi non la si deve odiare, magari 20 anni prima eravamo anche noi lì negli stessi luoghi con gli amici….e poi forse un giorno tra 30 anni ci piacerebbe tornare in auto con il nostro mezzo 4x4 senza essere visti come dei disturbatori! 

Basta salutarsi quando ci si incontra su una strada sterrata in montagna moderando la velocità, a piedi bici moto auto o cavallo non cambia, si condividono gli stessi piaceri, solamente i mezzi per raggiungerli si differenziano. Qualche informazione utile: salendo dal Val Susa solo il tratto sterrato è privo di strutture di ristorazione e alberghi, ma in bassa valle Meana e Susa troverete tutti i servizi comprese stazioni carburante, mentre nel versante della Val Chisone dopo pochi chilometri fin da subito rifugi e baite in cui mangiare e riprendere energie dopo un ‘eventuale salata in bici. Sulla statale anche stazioni di servizio ma passato Pragelato fino a che non raggiungerete Sestriere ( solo self automatico davanti il Villaggio Olimpico) non troverete più carburante. Prima di mettervi in viaggio oltre a verificare le condizioni del mezzo soprattutto la pressione delle gomme se bassa è più facile incorrere in forature sulle pietre, anche il meteo ed eventuali chiusure per manifestazioni come gare ciclistiche, chiusure invernali per neve o frane improvvise è molto importante fare queste verifiche. La montagna non va mai affrontata e sfidata, ma vissuta con rispetto dei luoghi, persone e animali che la vivono, solo così potremo continuare a frequentarla.


Buon Viaggio!


Fabrizio Gillone
 

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