Mitsubishi Colt

Mitsubishi Colt
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Vestito aggressivo e motore potente per la Coupè Cabriolet dei tre diamanti rossi
8 giugno 2007

Il giochino del tetto in metallo che fa su e giù alla semplice pressione di un tasto ha smesso da tempo di essere una novità, ma confessiamo che continua ad affascinarci, e con noi buona parte dei passanti, a giudicare dai loro sguardi ammirati quando la "nostra" coupè-cabriolet fa lo spogliarello...
A proposito, "lei" è una Mitsubishi Colt CZC, arrivata in redazione con un bel vestito rotto e la motorizzazione più potente (poteva essere diversamente?) tra le due disponibili: il volenteroso 1.5 turbo da 150 CV.
Proprio questo propulsore, infatti, consente alla Colt CZC di lasciare “al palo”, già leggendo la scheda tecnica, due concorrenti agguerrite come Opel Tigra Twintop e Nissan Micra C+C, che rispettivamente possono al massimo 125 e 110 CV. Solo la nuova Peugeot 207 CC riesce a tenerle testa con la motorizzazione di punta, anche in questo caso a quota 150 CV.

Almeno con la motorizzazione di punta, quindi, in mitsubishi sembrano aver puntato sulla sportività per la loro piccola coupè-cabriolet e la conferma arriva osservando nei dettagli la vettura in prova, che esibisce un bel terminale di scarico sportivo, sedili avvolgenti, volante e pomello del cambio in pelle. Appena messo in moto, poi, il propulsore si fa apprezzare per un bel timbro sportivo, che dà realmente l’impressione di essere al volante di una “piccola bomba” piuttosto che di una CC buona per signorine pronte a fare passerella davanti a qualche locale “giusto”.

Sapore di.. monovolume (sportiva)
Ora però è venuto il momento di scoprire se all’apparenza si accompagna un’adeguata sostanza. Prima però cerchiamo la posizione di guida corretta, che troviamo senza troppe difficoltà, anche se ci piacerebbe una seduta più bassa, sia per evitare l’ “effetto monovolume” dato dall’ampio parabrezza, ereditato dalla versione chiusa, sia per non sfiorare con la testa il tetto (che al momento è chiuso, per ripararci da un acquazzone che appare imminente).
Il volante, invece, si fa apprezzare per la buona impugnatura e il design piacevole a tre razze, ma è

 

regolabile solo in profondità, non in altezza: peccato.  Visto che ci siamo ci guardiamo intorno: i sedili sportivi trattengono bene il corpo, sono comodi e molti belli, facendo guadagnare non pochi punti al posti di guida. Anche la plancia ci piace: con un design piuttosto semplice ma gradevole, mentre i materiali plastici utilizzati sono relativamente economici, ma lasciano un’impressione positiva, tanto alla vista quando al tatto.

Nell’insieme davanti c’è uno spazio più che adeguato, con qualche limite solo per chi supera il metro e ottanta, mentre i sedili posteriori vanni bene solo per due bambini, o una borsa: trattasi infatti di una 2+2 in realtà, come del resto tutele sue dirette concorrenti. Decisamente generoso, in compenso, il bagagliaio, con una capacità di ben 460 litri, sfruttabili naturalmente solo a tetto chiuso e con il tendalino rimosso.
Un’ultima nota riguarda il tetto ripiegabile: per cambiare configurazione alla vettura è sufficiente sganciare manualmente i due ganci posti alle estremità del parabrezza, premere un pulsante e attendere una ventina di secondo. Niente da dire: è sempre un bel “giochino”.

Il peso… del vento
Una volta in movimento a meravigliare un po’ è lo sterzo, che nei primi metri appare piuttosto pesante e un tantino artificioso, come voler dare a tutti i costi una sensazione di sportività, ma avremo modo di scoprire strada facendo che proprio lo sterzo è uno dei pregi della Colt CZC, essendo decisamente più preciso e gradevole da utilizzare rispetto alle dirette concorrenti quando l’andatura aumenta e la strada si fa più tortuosa. Insomma, trattasi di comando sportivo vero, e non solo di fiction.
Come anticipato, poi, il sound che esce dal terminale di scarico è particolarmente accattivante: anche in questo caso niente a che vedere con il rumore senza anima che affligge la maggior parte delle concorrenti. Il cambio, da parte sua, si dimostra preciso e con una buona manovrabilità, accettando di buon grado anche le cambiate veloci, mentre i freni si dimostrano affidabili.

A questo punto gli ingredienti per una piccola “coupè-cabriolet” dal temperamento realmente sportivo sembrano esserci proprio tutto, soprattutto considerando il propulsore, un quattro cilindri di 1.468 cc. sovralimentato, capace di sviluppare 150 CV a 6.000 giri e 21,4 kgm di coppia massima a 3.500 giri. Questi numeri, una volta su strada, si traducono in un motore con una buona distribuzione della coppia, tale da consentire una guida in pieno relax anche in città, senza dover ricorrere continuamente al cambio, salvo slanciarsi in allunghi decisi quando si decide di affondare il piede sull’acceleratore. In questi frangenti dal Colt CZC risponde in modo efficace, anche se il dato dichiarato (da 0 a 100 km/h in 8,4 secondi) è apparso un po’ ottimistico: con la nostra strumentazione X-Crono-T by Safoa.net abbiamo non siamo infatti riusciti a fare meglio di 9,05 secondo. Anche in questo caso, comunque, trattasi di un ottimo tempo per una compatta “C+C”, tanto più che la velocità massima dichiarata è pari a 205 km/h.
Il tutto con consumi ragionevoli: 8,7 l/100 km in città, 5,4 nei percorsi extraurbani e 6,6 nel ciclo misto, ma solo a condizioni di non prendersi troppe libertà con l'acceleratore.

 

Anche i freddi numeri, quindi, confermano l’indole della compatta giapponese, che è stemperata soltanto da un peso non proprio contenuto: 1.200 kg, che non sono nemmeno troppi considerando le ultime tendenza nell’industria dell’auto, ma che in curva si fanno inevitabilmente sentire, sotto forma di un sottosterzo piuttosto marcato, per quanto rassicurante. A “pesare” sembra essere soprattutto l’anteriore, probabilmente per i rinforzi strutturali che hanno interessato il parabrezza, così si finisce per entrare in curva con qualche chilometro di velocità in meno rispetto a quello che le singole componenti della vettura (sterzo e motore in primis) inviterebbero a fare. Un vero peccato, dal momento che anche l’assetto appare azzeccato, con un rollio piuttosto contenuto, al prezzo di un isolamento dalle sconnessioni stradali non proprio da… ammiraglia. Il confort appare comunque ragionevole in rapporto alla categoria della vettura, così che l’elemento più fastidioso diventano le ripercussioni delle sconnessioni non tanto sulla schiena (e il fondoschiena) dei passeggeri, quanto sulla struttura della vettura: soprattutto quando si viaggia a tetto chiuso, il passaggio su una buca genera frequentemente contraccolpi e scricchiolii che possono lasciare interdetti, anche se di nuovo va detto che le dirette concorrenti che abbiamo avuto modo di provare presentano limiti analoghi.

Divertente nel relax
Nell’insieme, quindi, la Mitsubishi Colt CZC 1.5 Turbo appare una “C+C” dal temperamento realmente brillante e divertente, capace di ottime performance ma non per questo disposta a farsi “strapazzare” su una strada di montagna: molto meglio godersi il sole e il proverbiale vento tra i capelli ascoltando la musica dello scarico (o quella dell’ottimo impianto stereo). Tanto più che l’isolamento dai vortici d’aria, quando si viaggia a tetto aperto, è davvero molto valido, almeno fino a 120 km/h: è sufficiente mettere in posizione il frangivento posteriore e alzare i cristalli laterali per non essere disturbati eccessivamente. In queste condizioni, poi, è possibile circolare anche di sera, quando la temperatura scende, magari creando un bozzolo di aria calda con l’aiuto del riscaldamento, soluzione questa utilissima nelle mezze stagioni (e guai a chi obietta che non ci sono più…).

In queste condizioni emergono anche altri pregi della compatta giapponese, come la sua facilità di guida in tutte le condizioni, con reazioni sempre sincere, e la buona visibilità, anche di tre quarti posteriore quando il tetto è chiuso.

Quanto costa?
La Mitsubishi Colt CZC 1.5 Turbo protagonista della nostra prova costa 22.550 euro, a fronte di una dotazione già piuttosto completa, con gli airbag frontali e laterali, il climatizzatore manuale, l’ESP e l’impianto radio con cd ed mp3.
Per chi si accontenta di qualche cavallo in meno (per la precisione 109) segnaliamo che la Colt CZC con motore 1.5 aspirato costa solo 17.550 euro con una dotazione altrettanto ricca.

Da comprare perché:
- prestazioni brillanti
- facilità di guida

Da rivedere:
- qualche scuotimento di troppo sulle sconnessioni
- l’estetica è sempre soggettiva, ma a nostro giudizio la base di partenza non era tra le più adatte per creare una piccola “C+C”, con qualche scompenso soprattutto in coda

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https://www.mitsubishi-motors.it/

  • Prezzo da 17.900
    a 29.500 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 405 cm
  • Larghezza 173 cm
  • Altezza da 144
    a 146 cm
  • Bagagliaio da 301
    a 1.065 dm3
  • Peso da 1.124
    a 1.360 Kg
  • Segmento Tre volumi
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