CIR 2017. Roma Capitale aspetta l’ottavo Re. Briefing…

CIR 2017. Roma Capitale aspetta l’ottavo Re. Briefing…
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Piero Batini
  • di Piero Batini
A Roma Paolo Andreucci, Anna Andreussi e Peugeot possono… Buoni, vedremo più avanti cosa. Certamente, attenti a quei due, anzi tre! E attenti anche a un Rally che si presenta con diverse “anomalie”. Tutte, a quanto pare, molto interessanti
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
15 settembre 2017

Roma, 14 Settembre 2017. Il CIR, penultima Prova. Roma. Rally di Roma Capitale. Campionato Italiano, Campionato Europeo… Rally di Pico. C’è di tutto e di più (e voci di una pianificazione futura addirittura strabiliante). C’è, sostanzialmente, un Rally Italiano che segue a ruota il Rally Europeo e che manda nella gabbia dei leoni tre Equipaggi che si giocano un Campionato, due restanti Prove alla fine del programma 2017. Paolo Andreucci mette sul piatto di Roma i 15 punti di vantaggio che ha accumulato nelle precedenti Gare dell’Italiano. Gli avversari ci devono mettere qualcosa di più. Ecco perché Andreucci e Andreussi sono pronti a loro volta a rilanciare. A Roma si può decidere tutto. Dunque pazientiamo un attimo ancora e vediamo, intanto, cosa ci si deve aspettare.

Console Andreucci, Roma caput mundi?

PA. “Paolo Andreucci. “Si direbbe. Già, non c’è solo il CIR, c’è anche l’Europeo! Quindi una gara ancor più interessante, da seguire. Si dice che sono state allestite delle belle prove speciali, alcune completamente inedite, altre “classiche”, senza contare la bellissima prova spettacolo inaugurale del venerdì sera. Quella “specialina” cittadina, per intendersi, del Colosseo “Quadrato”. Spettacolo assicurato, si è già visto negli anni scorsi.”

In generale è - come si dice? – un Rally di “spessore”?

PA. “Spunti interessanti ce ne sono. Non pochi. A cominciare dal confronto tra noi del CIR e i partecipanti al Campionato Europeo, l’ERC. Beh, non è proprio un confronto diretto, noi partiamo in coda, e quindi in condizioni differenti, poco o tanto comunque differenti. Peccato, poteva essere l’occasione di una maggiore integrazione, potevamo condividere un maggior numero di aspetti, creare un unico grande evento con l’impareggiabile occasione di confronto… e magari veder riversare anche sul CIR un po’ di nutriente EuroSport, ‘che c’è tanta fame di visibilità, dicono. Ma hanno deciso così, saranno due gare separate. Stessi percorsi, stesse Speciali, ma noi in coda, quindi orari e tabella diversi.”

Se non altro un percorso comune, e… non comune per il CIR?

PA. “Due Rally, ma uno solo per quanto riguarda il tracciato. È Europeo, quindi circa 200 chilometri di Prove Speciali, mentre nel CIR siamo ormai abituati a non più di 150-160 chilometri cronometrati a Rally. Dunque è un Rally un po’ più lungo per noi. Due tappe. La prima è disegnata nella zona di Pico, per cui nuova, nuove PS, inedite per l’Italiano. La seconda è più conosciuta, e riprende le Speciali che abbiamo affrontato negli ultimi due anni, magari in senso contrario, inverso, ma note. Quindi una parte direi più “tradizionalista”, la seconda, e una più “rivoluzionaria”, anche se in quell’area si corre spesso, ronde, Coppa Italia. Sappiamo che è una zona “calda” e ci aspettiamo molti spettatori, molti appassionati competenti, molto tifo e sostegno. Imperativo fare bella figura!”

Abbiamo 15 punti di vantaggio, ma il Campionato è aperto. Da qui alla fine dell’Italiano ci sono ancora due Gare, una a coefficiente 1,5, molti punti in palio. La situazione si può ancora modificare, anche ribaltare, basta poco

A Roma con una situazione di Campionato favorevole?

PA. “Il Campionato? Abbiamo 15 punti di vantaggio, ma il Campionato è aperto. Da qui alla fine dell’Italiano ci sono ancora due Gare, una a coefficiente 1,5, molti punti in palio. La situazione si può ancora modificare, anche ribaltare, basta poco. Noi arriviamo comunque preparati, e gli altri sicuramente faranno lo stesso. Ci guadagna il Pubblico. Quindi ancora “calore”, un finale di stagione scuramente “caldo”. Finale con Peugeot protagonista, in lizza su un bel fronte di sfide. Gli ambitissimi Titoli assoluti Piloti e Costruttori, e il primato anche nel Campionato Junior. In questo caso, così non stiamo a parlare sempre di noi, speriamo che sia la volta buona per Pollara e Princiotto, anche loro davanti alla concorrenza con un vantaggio analogo al nostro.”

Roma Capitale, in realtà un Rally molto “vasto” geograficamente. È un bene?

PA. “Il Rally si distribuisce su un territorio piuttosto ampio, e così si giustificano i 900 chilometri totali del suo sviluppo. In questo modo, tuttavia, Rendina & Co. sono riusciti a interessare molte e diverse aree di passione. Da Fiuggi e l’interno verso l’Appennino, dove è stabilito il Quartier Generale, fino al litorale tirrenico di Ostia dove si conclude la Gara. Senza dimenticare il “tour” della Capitale e l’interessantissima Prova Spettacolo di Roma, all’EUR. La corta Speciale del Colosseo Quadrato ha richiamato qualcosa come 15-20.000 spettatori, e questo è senz’altro un record offerto al CIR e un asso nella manica degli ideatori del Rally. È pur sempre uno spettacolo, quindi speriamo che non incida troppo sullo sviluppo della Corsa.”

Quest’anno bisogna anche tener conto del passaggio dell’Europeo prima di noi, per cui dovremo stare molto attenti alle strade sporche e all’eventualità di qualche insidia a sorpresa

E fuori dalle mura di Roma, territorio dei “barbari”?

PA. “Le altre Prove sono molto selettive, senza dubbio. Molte curve, secondo lo standard del Roma Capitale, e quest’anno bisogna anche tener conto del passaggio dell’Europeo prima di noi, per cui dovremo stare molto attenti alle strade sporche e all’eventualità di qualche insidia a sorpresa.”

Insomma, un crocevia del Campionato. Chi c’è a giocarselo, che non ricordiamo?

PA. “Per il Campionato? Solo un Pilota, Piero, c’è solo un Pilota! Scherzo, ci sono un sacco di Piloti agguerriti. Beh, un sacco no, ma due sicuramente sì, non faccio i nomi. E poi bisogna vedere se quei due hanno in serbo delle evoluzioni delle rispettive Macchine. Noi, per maggiore sicurezza, ci siamo preparati per rendere al meglio, la nostra 208 T16 è competitiva e i nostri sviluppi si chiamano Peugeot Sport Italia e FPF Sport. Top quality, una garanzia!

Foto: Marco Passaniti

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