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Castelvecchio Pascoli, Lucca, 21 Dicembre. Buongiorno e Buon Natale da Castelvecchio Pascoli, “sede” ormai naturale del Rally “sotto l’albero”. E veniamo a noi. Vista la lista dei partenti, assai lunga, era facile pensare ad Andrea Nucita come a uno dei favoriti alla vittoria finale. Il siciliano è forte e talentuoso, e solo una certa, magari non fortunata discontinuità ha privato l’Isola di un Campione certo in… certe circostanze. Ma al Ciocco, per … Il Ciocchetto, Nucita è arrivato con le armi affilate e un pensiero dominante. Che poi ha messo nella pratica della “rally-strenna” ispirato a “Icio” Perissinot nella realizzazione di Guelfo Marcucci e nella bella perseveranza, oggi, di Valerio Barsella.
Nucita, in gara con una Fabia RS, non si è fatto pregare, è andato in testa alla fine della prima delle 14 sfide nella tenuta in Garfagnana, e c’è rimasto fino alla fine. Tre Speciali vinte in fila, e altre due prima della fine del programma di sabato, e il Rally era solidamente nelle sue mani. Si fa per dire. Per due motivi. Il Ciocchetto è rally “nervoso” e assai tecnico. Dare per blindato un vantaggio è pura superficialità. E un paio di manciate di secondi su Andolfi e Tosi non era certamente roba da far la bella vita. Ma un patrimonio sì, quello era, e anche lì sta la bravura di Nucita, e del resto anche dei suoi principali avversari, cioè nell’aver saputo amministrare il “capitale”.
Domenica diventa lo show del saggio. Massima concentrazione e attenzione chirurgica alle strade, “focus” sulla guardia all’errore. Bravissimi tutti, il Ciocchetto insegna e, giustamente, pretende. Nucita “pinza” il piede e gestisce il Rally stando alle spalle della bagarre. Vincono Andolfi, l’unico che aveva “violato” il Nucita del sabato, Butti, tre volte, Michelini. Nucita una volta soltanto, qualche secondo posto e un ultimo giro di controllo. Il Rally è suo, Andolfi, che arrivava da Campione in carica e che ha cercato fino all’ultimo di confermarsi, e Tosi, ma anche Butti e Michelini, mai troppo lontani. Quattro Skoda e una Toyota nei primi 5. Insomma gara “tesa” e grande spettacolo. Anche Babbo Natale ha parcheggiato la sua slitta, dato una manciata di iada alle renne e si è goduto lo spettacolo. Poi ha ripreso las ua strada dei doni, certo, state tranquilli, iniziando dal pienone di spettatori, roba che non si vede così frequentemente sui bordo-strada dei Rally.
Tra le altre, l’importante sfida delle Rally3, Gianandrea Pisani, con Biagi, porta alla vittoria la Clio e, vincitore della Coppa Rally Dreamer TV, parteciperà di diritto al Rally Il Ciocco e Valle del Serchio 2026 con una vettura Rally2, e il duello all’ultimo… brindisi tra Andrea e Luigi Marcucci, un “classico” di famiglia al Rally di casa. Ha vinto il babbo, ma di appena un secondo, quindi è facile immaginare che ne avranno da discutere fin oltre il pranzo di Natale!
Valerio Barsella, la “guida” di Organization Sport Event, fa bene a essere super contento. “Il Ciochetto è diventato davvero un evento speciale. Portiamo avanti con passione l’idea di Maurizio Perissinot, che aveva trovato l’appoggio convinto di Guelfo Marcucci, colui che ha portato i rally al Ciocco. Anche quest’anno difficile e complicato, il rally di Natale è stato sempre ambito anche da parte di tanti piloti di alto livello, come dimostra l’Albo d’Oro. E quest’anno, cosa che ci fa davvero piacere, c’è stato anche un grande abbraccio record di pubblico. Nel fare gli auguri di buone feste a tutti gli appassionati, do appuntamento a tutti al 49° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, l’ultimo fine settimana di marzo 2026”.
E naturalmente noi ci uniamo agli Auguri. Buon Natale, Buone Feste dalla Montagna.
© Immagini O.S.E. – ACI Sport – Il Ciocco – AmicoRally