Formula 1, Sticchi Damiani: "Ufficiale, GP Monza salta. Trattative con Imola e Mugello"

Formula 1, Sticchi Damiani: "Ufficiale, GP Monza salta. Trattative con Imola e Mugello"
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In un'intervista al Fatto Quotidiano, il Presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani, ha ufficializzato che quella del 2016 sarà l'ultima edizione del GP d'Italia per Monza. Si tratta per spostare l'appuntamento al Mugello e ad Imola
20 marzo 2016

La notizia che nessuno avrebbe voluto sentire è infine arrivata. Il Presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani, in un'intervista pubblicato sul Fatto Quotidiano, ha annunciato che quella del 2016 sarà l'ultima edizione del Gran Premio d'Italia di Formula 1 che si disputerà sul tracciato di Monza.

Che l'autodromo brianzolo non stesse navigando in buone acque, come vi avevamo riportato qualche giono fa in un articolo del nostro Paolo Ciccarone, era fatto oramai notorio da tempo. L'annuncio delle scorse ore, in cui veniva rimandata la conferenza di presentazione della stagione 2016, era forse una prima avvisaglia dell'aggravarsi di una situazione per certi versi già tragica.

«È stato tutto inutile, non ci sono più margini per trattare» dichiara Sticchi Damiani. Entrano così in gioco due tracciati "dimenticati" dal Circus, Imola ed il Mugello, con quet'ultimo che di recente ha ottenuto l'oologazione FIA proprio per ospitare le gare del campionato della massima categoria automobilistica. Il Presidente ACI, tuttavia, non si dimostra eccessivamente ottimista sul futuro.  «Sia l’uno che l’altro sono purtroppo un’altra cosa rispetto a Monza, ma tra il poco e il niente è meglio il poco» continua Sticchi Damiani.

«Imola sembra il più adatto perché l’altro disponibile, il Mugello in Toscana, ha problemi seri» prosegue il manager. Il Mugello, tuttavia, può vantare alle proprie spalle il supporto di un'istituzione di indubbio peso politico - ed economico - come la Ferrari, la quale certamente non vorrà farsi sfuggire l'opportunità di ospitare il Circus su quella che è la sua pista di casa.

Non resta altro da fare che aspettare. Certo, tuttavia, è che a nulla sono valsi gli sforzi del Governo, dell'ACI e della Sias - nelle figure di Ivan Capelli e Andrea Dell'Orto - i quali hanno disatteso proclami, continue promesse ed aspettative degli appassionati.

 

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