Il nuovo decreto anti-buche basterà per migliorare le nostre strade?

Il nuovo decreto anti-buche basterà per migliorare le nostre strade?
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Il governo italiano introduce standard più severi per la costruzione e manutenzione delle strade, con l’obiettivo di combattere il problema cronico delle buche.
13 settembre 2024

Le buche stradali, una delle principali cause di disagi e pericoli per automobilisti e motociclisti, sono al centro di un nuovo decreto del governo italiano. Il decreto n. 279, pubblicato il 23 agosto 2024 e in vigore dal prossimo 21 dicembre, stabilisce criteri più stringenti per la realizzazione e manutenzione delle strade, con l’obiettivo di migliorare la qualità e la durata del manto stradale.

Le nuove regole prevedono che la durata del manto stradale per le nuove costruzioni e per i risanamenti profondi sia di almeno 20 anni, mentre per i risanamenti superficiali la durata minima prevista è di 5 anni. Il decreto si applica a oltre 167.000 km di strade in tutta Italia, comprese autostrade, strade extraurbane e urbane principali.

Il provvedimento introduce anche l’utilizzo di materiali innovativi e sostenibili, come il polverino di gomma riciclata ottenuto da pneumatici fuori uso, che contribuisce a rendere le strade più resistenti e meno rumorose. Secondo Ecopneus, questo materiale può ridurre la rumorosità fino a 3,5 dB e ha già trovato largo impiego in paesi come Stati Uniti, Austria, Spagna e Portogallo, sebbene in Italia sia ancora poco diffuso.

L’obiettivo del decreto è quello di ridurre i costi di manutenzione nel lungo periodo e migliorare la sicurezza stradale, ponendo fine a un problema che affligge da anni le strade italiane. Resta da vedere se queste misure saranno sufficienti per risolvere un fenomeno che da tempo crea disagi agli utenti della strada.

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