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È accaduto questa mattina intorno alle 8 a Roma, in via dei Gordiani, nel quartiere Prenestino: l’esplosione di una cisterna di GPL all’interno di un distributore di carburante ha provocato oltre 30 feriti, alcuni gravi, tra cui diversi agenti delle forze dell’ordine, passanti e residenti colpiti dall’onda d’urto e dai vetri infranti delle abitazioni. L’area è stata sequestrata e la Procura ha aperto un’indagine per lesioni colpose.
Secondo il direttore regionale dei Vigili del Fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, si è trattato di un’esplosione causata da un “blif da GPL”, termine tecnico che indica un guasto improvviso a un impianto di gas: “Un’esplosione paragonabile a quella di una bomba”, ha dichiarato. I pompieri erano già sul posto per un primo intervento legato a una fuga di gas causata dall’urto di un camion contro una conduttura. Pochi minuti dopo, la deflagrazione ha investito anche i soccorritori.
Sono almeno 35 le persone ferite, secondo le prime ricostruzioni: 17 tra residenti e passanti, e 18 tra le forze dell’ordine – 11 poliziotti, un carabiniere e altri operatori accorsi per mettere in sicurezza la zona. Uno dei feriti sarebbe in codice rosso. Oltre cinquanta persone sono state evacuate dagli edifici adiacenti, alcuni dei quali hanno riportato danni strutturali. La deflagrazione ha coinvolto anche un deposito giudiziario alle spalle del distributore.
Provvidenziale l’intervento della Polizia Locale del V Gruppo Prenestino. Gli agenti, in servizio di vigilanza nella zona, hanno notato una colonna di fumo e sono intervenuti immediatamente. “Abbiamo evacuato Villa De Sanctis pochi minuti prima dell’esplosione”, ha dichiarato il comandante Mario De Sclavis. Nel parco erano presenti 15 bambini iscritti a un centro estivo e decine di visitatori. Gli agenti hanno anche soccorso una donna rimasta bloccata in auto a pochi metri dal distributore, riuscendo a metterla in salvo prima che le fiamme raggiungessero il veicolo.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso solidarietà alle persone ferite e ha elogiato l’intervento degli operatori: “Un pensiero particolare al maresciallo capo dei carabinieri Gregorio Assanti, che ha salvato una persona gravemente ustionata, portandola d’urgenza in ospedale con l’auto di servizio”.
Immediata la mobilitazione delle parrocchie e della Caritas diocesana: San Gerardo Maiella, situata a pochi metri dal luogo dell’esplosione, ha messo a disposizione strutture e accoglienza per la Protezione Civile. Sono stati distribuiti i primi 200 pasti per gli sfollati, mentre altre parrocchie del territorio, come Santa Maria Madre della Misericordia e San Giuseppe Cafasso, hanno offerto supporto logistico. “Pensiamo si sia sfiorata una tragedia ancora più grande: nei paraggi ci sono scuole, un centro sportivo e un centro commerciale in costruzione”, ha commentato il direttore della Caritas, Giustino Trincia.
Dura la presa di posizione dell’Unione Sindacale di Base dei Vigili del Fuoco: “Non è stato un miracolo, ma il coraggio e la professionalità dei colleghi ha evitato il peggio. Il sistema dei soccorsi è abbandonato e la prevenzione completamente cancellata dalle agende istituzionali. Non possiamo continuare a contare solo sull’eroismo”.
Per ora, le autorità hanno posto sotto sequestro l’intera area del distributore. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per lesioni colpose. Tecnici e periti sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. Nel frattempo, resta chiusa la fermata della metro C più vicina al luogo dell’incidente, mentre continuano i sopralluoghi per verificare la stabilità degli edifici danneggiati.