Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Gasolio alterato, motori a rischio e una truffa ai danni degli automobilisti. È quanto hanno scoperto i funzionari delle Dogane di Roma e i finanzieri del Comando provinciale nel corso di un controllo a un distributore stradale di Valmontone, a sud della Capitale. Nei serbatoi dell’impianto sono stati sequestrati oltre 2mila litri di gasolio non conforme, risultato dalle analisi con un punto di infiammabilità molto inferiore ai limiti di legge.
Il titolare del distributore è stato denunciato alla Procura di Velletri per frode in commercio e, oltre a danneggiare i motori, il carburante adulterato costituisce anche un rischio per l’ambiente e la sicurezza stradale. Il caso di Valmontone non è isolato e, come riportato in un dossier di RomaToday, le frodi nel settore della distribuzione carburanti sono numerose e radicate: litri “fantasma”, carburante adulterato, prezzi falsati e miscelazioni fuori norma sono tra le irregolarità più frequenti.
Negli ultimi diciotto mesi, a Roma e provincia, sono stati eseguiti oltre 350 accertamenti, con più di 200 violazioni contestate: dalla mancata trasparenza sui prezzi, alle anomalie nei sistemi di erogazione, fino a casi di benzina e gasolio “annacquati” con oli pesanti o addirittura acqua.
L’operazione di Valmontone rientra nei controlli straordinari avviati nei comuni di Colleferro, Valmontone e Genazzano, condotti congiuntamente dall’Ufficio delle Dogane di Roma 1 e dalle Fiamme Gialle della compagnia di Colleferro. L’obiettivo è contrastare le frodi ai danni dei consumatori in un periodo, quello estivo, in cui aumenta il traffico sulle strade e il rifornimento diventa più frequente.
La Guardia di Finanza invita gli automobilisti a prestare attenzione ai segnali di irregolarità durante i rifornimenti – dal prezzo troppo basso rispetto alla media fino a malfunzionamenti improvvisi del motore – ricordando che il danno non ricade solo sul singolo automobilista, ma anche sull’ambiente e sulle casse dello Stato.