Dakar 2013, tappa 14. Cyril Despres (KTM) vince la Dakar per la quinta volta. Faria e Lopez ai posti d’onore

Dakar 2013, tappa 14. Cyril Despres (KTM) vince la Dakar per la quinta volta. Faria e Lopez ai posti d’onore
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Piero Batini
  • di Piero Batini
L’ultima speciale a Francisco “Chaleco” Lopez, che ha fatto sognare i cileni, ma ha dovuto cambiare motore alla vigilia. Successo completo del Team Despres, con il “portatore d’acqua” Ruben Faria al secondo posto | <i>P. Batini</i>
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19 gennaio 2013

Santiago, 19 gennaio - L’epilogo. Gli ultimi sofferti 600 chilometri. La prova speciale lunga, 350 chilometri, “mascherata”, perché include un interminabile intermezzo neutralizzato di quasi 200 km. 110 km cronometrati fino a Canela Baja, e solo 15 a Limache,  nell’epilogo-spettacolo all’interno di una “fazenda” che si contrappone al prologo di Pisco di due settimane fa. Non è la durezza della tappa, niente di trascendentale, che caratterizza l’impegno. È l’ultimo giorno, l’ultimo sforzo, ed è “vitale” portarlo a compimento, e lo stress psicologico, dopo 13 giorni di fatica, di incertezza e di logorio diventa un peso quasi insopportabile. Ma alla fine c’è Santiago, Piazza della Costituzione davanti al Palazzo de la Moneda, il podio di arrivo, il simbolo della riuscita dell’impresa.

 

Niente “ataque final”, l’idolo locale Francisco Lopez non può mandare in visibilio i sui tifosi perché ha dovuto cambiare il motore alla sua KTM. Il “Piloto Nacional” aveva vinto la penultima tappa e scavalcato Ruben Faria nella generale, portandosi a otto minuti dal Leader. Ma la sostituzione del propulsore, per un problema al cambio, costa a “Chaleco” 15 minuti e la seconda posizione, e ora il cileno deve difendere il podio dall’attacco dello slovacco Ivan Jakes, quarto a tre minuti dal cileno.

 

“Salta” il thriller finale, ma Lopez batte Faria e Rodrigues all’intertempo, e Despres è in ritardo di 8 minuti e 14 secondi! Non ci fosse stato il cambio di motore, i due primattori dell’ultima giornata di gara sarebbero separati da un secondo soltanto. L’entusiasmo popolare esplode nuovamente, il campanilismo di scorda in fretta della “legge”. E infine arriva l’ora dell’ultima super-speciale, ricavata all’interno della tenuta privata, riservata, come lamentano i cileni, a pochi privilegiati. L’arrivo della Dakar dei cileni privilegio di un piccola élite!

Ed ecco l’ultimo traguardo. Vince Lopez, Faria è secondo, Barreda terzo. Despres finisce al 17° posto, ma non importa. Un solo Pilota può alzare le braccia al cielo, dopo due incredibili settimane a quell’inferno agonistico che è il più desiderato della storia dello sport motoristico, ed è lui: Cyril Despres

Despres vince la sua quinta Dakar

Ed ecco l’ultimo traguardo. Vince Lopez, Faria è secondo, Barreda terzo. Despres finisce al 17° posto, ma non importa. Un solo Pilota può alzare le braccia al cielo, dopo due incredibili settimane a quell’inferno agonistico che è il più desiderato della storia dello sport motoristico, ed è lui: Cyril Despres. Il successo del francese è completo. Al secondo posto si classifica il suo “portatore d’acqua”, il portoghese Ruben Faria. E il terzo è “Chaleco” Lopez, che ha vinto cinque Speciali e che ha “rischiato” di chiudere al secondo posto assoluto.

 

Cyril Despres, 39enne di Fontainebleau vince la sua quinta Dakar, uguagliando il record del primo mito della corsa, Cyril Neveu. Neveu ha vinto nel ’79, ’80, 82, ’86 e 1987. Despres nel 2005, 2007, 2010 e l’anno scorso. Cyril Neveu è stato il pioniere, il primo Campione del Rally di Thierry Sabine, il primo di una serie cortissima di fuoriclasse speciali. Despres è il Campione moderno, Pilota ufficiale di una Marca, KTM, che vince ininterrottamente dal 2001, anno del primo successo di Fabrizio Meoni.

Despres vince la Dakar 2013 con una sola vittoria

Despres ha vinto la 34ma Dakar ottenendo una sola vittoria di tappa, la 9a, all’indomani della sua giornata più difficile quando, con il motore in panne, è diventato meccanico di se stesso e lo ha sostituito con quello del polacco Dabrowski. Questo succedeva a metà della tappa marathon. Il giorno dopo il Campione rompeva gli indugi e saliva in cattedra, dando una grande dimostrazione di forza con un’aggressività che non è tra tra i “numeri” abituali del suo repertorio. Despres è stato al comando per un giorno alla fine della terza tappa, poi è sceso fino alla quinta posizione. Risalito in testa al termine della decima giornata della corsa, ha conservato e difeso il primato fino all’ultimo giorno, fino a Santiago.

 

Despres ha respinto l’attacco di numerosi pretendenti al Titolo che già deteneva. Joan Barreda, David Casteu, Olivier Pain, Helder Rodrigues, il nostro Alessandro Botturi, che non pretendeva niente ma ha dimostrato di essere uno dei grandi, Francisco Lopez, certo, che ci ha provato più di tutti fino alla fine. Alcuni degli avversari si sono messi fuori gara da soli, altri sono stati battuti. Non c’era Marc Coma alla verifica dei fuoriclasse, ma già siamo fuori dal reale, e solo chi vince sa come si fa. Ha vinto Despres, lui sa come.

Classifiche

Leggi la classifica generale e l'ordine di arrivo della dodicesima tappa della Dakar 2013

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