Dakar 2016 Peugeot. Peterhansel in testa. È guerra!

Dakar 2016 Peugeot. Peterhansel in testa. È guerra!
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Loeb costretto alla resa per una foratura e, nel furioso recupero, per un cappottamento. L’eroe esce dalla Speciale con i propri mezzi, ma molto in ritardo. Vince Al-Attiya, Peterhansel passa al comando, uno-due Peugeot. Despres inedito
12 gennaio 2016

Belen, 11 Gennaio. Sapevamo che non poteva essere tutto come nella prima settimana. La Dakar largamente rimaneggiata a causa del forfait del Perù, aveva cercato vie alternative, e proposto infine una “salita” verso la Bolivia con Tappe e Prove Speciali di diversa natura. A complicare le cose ci si era messo l’eccezionale maltempo abbattutosi sull’intera regione, e in quello scenario dantesco le Peugeot 2008 DKR hanno fatto il bello e il brutto tempo (ops, scusate il gioco di parole). Tornata in Argentina, e questa volta su percorso originale previsto per la seconda parte del Rally, la Dakar affronta scenari e terreni completamente diversi. Come ha detto Marc Coma, il fuoriclasse spagnolo cinque volte vincitore della Maratona e ora Direttore Sportivo della Dakar, i Concorrenti ritroveranno l’”antica” Dakar solo nella seconda settimana di gara, al termine di una prima parte caratterizzata da difficoltà e impegno inediti.

Subito dopo la giornata di riposo di Salta, la 38ma edizione riprende con la Salta-Belen, una tappa micidiale di quasi 800 chilometri, con due “tronconi” di massacrante Prova Speciale per oltre 390 KM cronometrati. Entrano in scena la navigazione desertica, i tratti di pista sabbiosa e le prime dune da attraversare.

Un compito davvero difficile per il leader della Classifica Generale, Sébastien Loeb, che avendo vinto la speciale precedente deve aprire la pista. Nel frattempo Al Attiyah, il vincitore della scorsa edizione, prova l’attacco, cosicché Loeb e Elena, irriducibili, rispondono sugli stessi toni. Il momento sfortunato è quando la 2008 DKR incorre in una foratura, quello drammatico più avanti, a meno di 50 KM dall’arrivo, quando Loeb, nel tentativo parzialmente riuscito di recuperare terreno, mette una ruota nel posto sbagliato e la Macchina lanciata alla massima velocità parte in tonneau. Le capriole si fermano con la 2008 DKR seriamente danneggiata, ma la cellula e le parti vitali sono ancora a posto. Loeb e Elena lavorano in silenzio, rimettono la Macchina “sulle ruote” e riescono a ripartire e ad uscire dalla Speciale, ma molto attardati.

La tappa è vinta da Al Attiyah, che sale sul podio provvisorio, ma al comando del Rally passano Stephane Peterhansel e Jean Paul Cottret, terzi al traguardo di Belen e che, insieme all’altro Equipaggio 2008 DKR Sainz-Cruz, secondi, hanno dato vita ad una tappa velocissima e avvincente. I due Equipaggi del Team Peugeot Total sono adesso separati da poco più di due minuti, mentre Al Attiya è distante 14 minuti. Alla sfortunata esperienza di Loeb e Elena, fa da contrappeso la eccellente performance di Cyril Despres che, insieme al navigatore David Castera, ha ottenuto oggi il quarto posto assoluto, un nuovo primato nella carriera del cinque volte vincitore della Dakar in Moto.

Già, è vero: è la prima volta, in questa Dakar, che le 2008 DKR non vincono una tappa. Quello che è certo, comunque, è che le Peugeot, scatenato con le loro performance inarrivabili un vero e proprio inferno nella prima settimana di Dakar, scendono adesso in guerra contro la parte più difficile della Dakar, d’altra parte caratterizzata da quei terreni e da quelle situazioni tattiche che sono state la fonte ispiratrice della Peugeot 2008 DKR. Bruno Famin, Direttore del Progetto e Manager del Team Peugeot Total, si aspettava questo tipo di “recrudescenza” della contesa, abbassa gli occhi scrutando l’orizzonte lontano mentre il sole scende oltre il profilo della Catamarca. “Ci siamo, è Guerra!

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