Dakar 2024. Astara, Laia Sanz, Maurizio Gerini

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Piero Batini
  • di Piero Batini
3a partecipazione in auto dei due… motociclisti, seconda con il buggy Century powered (è il caso di dirlo) da Astara. Sostenibile e pulito per l’ambiente, il Team conta di avere un forte impatto sulla Dakar
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
14 dicembre 2023

Barcellona, Spagna, 12 Dicembre 2023. Laia Sanz e Maurizio Gerini sono al terzo anno del sodalizio, ma la loro formidabile amicizia coltiva un forte affiatamento da molto tempo prima, quando entrambi tribolavano in Moto sulle piste della Dakar sudamericana. È in quelle difficili traversie che si è saldata l’alleanza, oggi tradotta nell’Equipaggio del buggy Astara iscritto alla Dakar 2024 con il numero 238. Diciamolo subito, non si tratta dell’ultima versione della Macchina di SRT, quella a 4 ruote motrici (peraltro, a quanto pare, non così a punto), bensì della penultima, collaudata versione. Una Macchina da guerra, dunque, che il Team ha voluto utilizzare anche come laboratorio per sviluppare e spingere sull’acceleratore della sostenibilità e della decarbonizzazione. Vedremo più avanti come.

Intanto il Team, nato tre anni fa e che si definisce come “il più sostenibile della Dakar”. È l’emanazione agonistica della Compagnia di Mobilità personale e sostenibile che detiene una larga serie di primati e che diffonde la propria filosofia commerciale in 19 Paesi del Mondo dando lavoro a 3.000 persone. L’obiettivo di Astara è semplice e enormemente complesso allo stesso tempo: aiutare le persone a seguire il proprio istinto per muoversi in maniera intelligente.

Ora, non è una novità che la Dakar sia l’imperativo di muoversi in maniera intelligente, oltre che rapido, e che dalla maratona per elezione più famosa del Mondo sia stata lanciata la sfida al sostenibile fissando anche le scadenze del percorso di evoluzione. Su questa lunghezza d’onda si inserisce la partecipazione del Team Astara.

Due Macchine, due Equipaggi, una logistica accurata. Questo il ”laboratorio Astara Dakar 2024”. Confermati Laia Sanz e Maurizio Gerini sulla Astara #238, entrano nella Squadra Patricia Pita e Paolo Boggioni sul buggy #262. Si vede che in Iberia hanno capito due cose: che le spagnole guidano forte, ma che hanno bisogno di navigatori di origine italiana, come fece una volta la regina di Spagna, per andare nella direzione giusta 😊. Manager della Squadra è Oscar Fuertes, un esperto con “precedenti”. Spirito di Squadra e innovazione si sposano alla perfezione nell’Avventura Dakar-Astara, il cui obiettivo è dimostrare che si può competere al massimo livello con il minimo di impatto ambientale, e senza un’enormità di risorse.

Maurizio “Mauricio” Gerini, 38 anni, lo conosciamo bene. È passato attraverso quasi tutte le esperienze dell’agonismo a due ruote, Cross, Enduro, per fissare l’attuale fase della sua carriera nei Rally Raid. Ha vinto varie competizioni, tra cui il Transanatolia, ha sfiorato la vittoria alla scorsa Africa Eco Race, ed è alla sua settima Dakar, la terza in Auto. Un Dakariano autentico. È anche uno dei nostri “inviati” preferiti, per il pregio di non essere mai scontato nell’intelligenza dei suoi contributi. Un amico prediletto, insomma. Laia Sanz, diobono, è una leggenda stupefacente. Bellissima, ancora lontana dagli “anta”, conta 14 titoli di Campione del Mondo di Trial e 6 di Enduro. Volando di moto in aereo, nel 2012 e 2021 ha vinto contemporaneamente entrambi i Campionati. Senza contare gli Europei e le medaglie d’oro agli X-Games. Fate voi! Il suo record alla Dakar è non meno sbalorditivo, 11 partecipazioni in Moto e altrettante vittorie di categoria (nel 2015 ha concluso al 9° posto assoluto) e due in Auto, questa del 2024 la terza. Niente da aggiungere, se non un’ammirazione smisurata.

Per finire l’Auto. La 02 Concept di Astara è alimentata a combustibile sintetico. Il buggy a due ruote motrici è spinto da un V6 biturbo da 2.9 litri, “strozzato” a 38mm, dispone di 208 kW a 5.000 giri e di una coppia di 620 Nm a 4.000. Il cambio è Sadev a 6 velocità, il telaio tubolare e la carrozzeria in fibra di carbonio. È lunga 4.65 metri e pesa 1.580 kg, ruote da 17 e gomme 35x125R15 e 37x12.5R17, davanti e dietro. Il passo avanti è il carburante. Astara ne utilizza uno a formulazione completamente carbon neutral, cioè con impatto ambientale pari a zero. La CO2 che viene emessa nell'atmosfera durante la sua combustione è la stessa che è stata estratta dall'aria durante il processo produttivo. Inoltre, non emette rifiuti solidi o microparticelle. La sua produzione si basa sull'ottenimento di gas di sintesi - attraverso l'utilizzo di energia rinnovabile - che viene sottoposto a successivi processi di trasformazione chimica che danno come risultato un idrocarburo liquido ecologico, facile da utilizzare, stoccare e trasportare. L'efficienza energetica del carburante sintetico è superiore del 12% rispetto a quella della benzina. Quando si parla di progresso e di miglioramento si può, probabilmente, rimandare le considerazioni su costi e filiere. Di fatto Astara è impegnata su questa strada e in soli due anni ha già fatto progressi sostanziali.

© Immagini ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI, Astara

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