Viaggio Speciale: In Bolivia Alla Ricerca Dello Spirito Della Dakar

Viaggio Speciale: In Bolivia Alla Ricerca Dello Spirito Della Dakar
Pubblicità
Piero Batini
  • di Piero Batini
“Uyuni è l’anello di fidanzamento tra Bolivia e Dakar”. Solo andando fino lassù, oltrepassando il confine tra i due Paesi, e fino alle rive del magnifico Salar, è possibile capire cosa, ancora oggi, significa la Dakar. E cosa significa per un’intera Popolazione.
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
1 luglio 2016

Una delle caratteristiche di base, e alla base, della Dakar, senza dubbio tra le più affascinanti, è il “pretesto” unico che ancor oggi offre: andare a scoprire, esplorare, territori non solo “fuori mano” ma spesso ancora, parzialmente o del tutto, inesplorati. Non è difficile immaginare che razza di forza possa essere stata generata, sin dagli albori del Rally di Thierry Sabine, dall’Avventura della Corsa unita all’Avventura dell’Esplorazione. Il significato stesso del termine “Dakar” è talmente permeato di questa miscela di azione ed emozione, che diventa più facile spiegare la longevità dell’Avventura nonostante l’assottigliarsi… dell’Avventura, il fatto che l’Evento possa cambiare ambientazione senza risentirne, e le ragioni di quell’”insofferenza” della Dakar per le piste battute. Ecco perché la Dakar si sente “obbligata” a cambiare il suo percorso, a volte in tutti i sensi, ad ogni edizione, ogni anno che passa.

Andando a scovare nuove piste, nuovi percorsi, nuove situazioni geografiche, ambientali e climatiche, la Dakar difende la sua identità e si mantiene dentro i confini dell’Avventura, dunque sempre attuale, “giovane”. Con l’avvento delle tecnologie, della conoscenza e della facilità di accesso ai quattro angoli del Pianeta, Corsa ed esplorazione cambiano faccia, ma in qualche modo salvaguardano ancora l’ispirazione originale, tradotta in nuove regole agonistiche e di “viaggio” che restano un privilegio indiscutibile dell’Evento di ASO.

Quindi anche seguire l’Avventura, in uno dei modi dell’Assistente, dell’Organizzatore, del Medico o, come nel nostro caso, del Giornalista è, in qualche modo, ancora un esercizio di conoscenza del tutto particolare, in grado di colorare il viaggio di un’esperienza che resta, se non proprio… avventurosa, almeno speciale.

Il Viaggio Speciale della Dakar 2016 è stato, per noi, chiudere un vecchio conto con il Salar di Uyuni. Vi raccontiamo l’uno e l’altro.

Per rivivere tutta la nostra epopea, scarica qui il pdf completo.

 

Argomenti

Pubblicità