Volkswagen. Risolto il caso NOx e CO2 in Europa. Per gli USA si attende l'EPA

Volkswagen. Risolto il caso NOx e CO2 in Europa. Per gli USA si attende l'EPA
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Prestazioni inalterate, consumi ed emissioni migliorati ed intervento rapido in concessionaria ma soprattutto nessuna modifica del libretto né riomologazione delle vetture. I richiami inizieranno a gennaio 2016
11 dicembre 2015
Wolfsburg - Il Gruppo Volkswagen ha tecnicamente risolto la questione NOx e CO2 nelle vetture europee dotate dei motori 1.2, 1.6 e 2.0 TDI della famiglia EA189 protagonisti del dieselgate. Questo è quanto è emerso dall'incontro con la stampa specializzata voluto da Matthias Müller, Chairman of the Board of Management, nella sede tedesca di Volkswagen AG.
Soluzioni software - ed in alcuni casi hardware - che saranno adottate su tutte le vetture protagoniste dei richiami a partire da gennaio 2016 e che non penalizzeranno le prestazioni delle vetture, ma soprattutto non richiederanno in alcun modo la riomologazione dei libretti di circolazione. Questo è quanto è emerso per le Volkswagen europee.
 
Per quanto riguarda i TDI venduti in America, invece, il Gruppo Volkswagen ha proposto soluzioni che sono attualmente al vaglio dell'EPA. La risposta arriverà ai piani alti di Wolfsburg nelle prossime settimane ma nel caso in cui essa non fosse positiva è possibile che il Gruppo sia costretto a risolvere la questione adottando anche un costoso catalizzatore SCR ove non già utilizzato. Il reparto tecnico del Gruppo Volkswagen, infatti, aveva già scelto di utilizzare il sistema SCR nelle applicazioni più "gravose" del 2.0 TDI EA189 (Passat, ndr) andando a sostituire il meno efficace catalizzatore DeNOx utilizzato precedentemente. Sistema, quest'ultimo, che a sua volta potrebbe necessitare di una ulteriore soluzione per l'allineamento dei parametri di inquinamento alle richieste dell'EPA. 
 
La partita americana, a differenza di quella europea, è dunque molto più delicata e porta con sé enormi problematiche tecniche oltre finanziarie legate a questioni legali ma soprattutto di class action da parte di associazioni di clienti. 

CO2 e consumi: differenze entro le tolleranze

Tornando nello specifico del mercato europeo, per quanto riguarda la questione dello sforamento dei dati dichiarati di consumo ed emissione di CO2 nata successivamente a quella della doppia mappatura "anti-NOx", Volkswagen ha fatto mettere alla prova quasi 40 modelli di vetture verificando che solamente due hanno sforato il dato dichiarato di 0,2 l/100 km mentre sette di appena 0,1. Differenze davvero limitate, che rientrano nel contesto delle normali tolleranze che si possono verificare tra una vettura e l'altra nella normale produzione di serie. Per tutte le altre, invece, i valori si sono dimostrati del tutto in linea a quanto dichiarato. La polemica CO2 si è dimostrata dunque una gigantesca bolla di sapone.
 
La tabella degli interventi per il richiamo della famgilia motori EA189
volkswagen conferenza ea189 (8)

NOx: l'aggiornamento richiederà massimo un'ora

Per quanto concerne la questione NOx, il Gruppo Volkswagen riconosce di aver usato anche in Europa la famigerata doppia mappatura americana. Un "trucco" che, come spiegato a pochi minuti dall'apertura del caso dal nostro editorialista Enrico De Vita, ha permesso alle vetture del Gruppo di ottenere valori di emissione di NOx più contenuti rispetto al dato effettivo ed al quale il Gruppo di Wolfsburg ha dichiarato di poter porre rimedio nel corso del 2016 (1.2 TDI e 2.0 TDI a gennaio, 1.6 TDI da giugno); il richiamo, che sarà esteso a tutti i TDI EA189, fermerà le vetture presso le officine autorizzate per un massimo di un'ora. La diversa tempistica di richiamo è da ricercare nella differente natura del richiamo che nel caso del 1.6 TDI richiede anche l'introduzione (e produzione) di un nuovo componente, presente anche sui motori TDI Euro6, che stabilizza il flusso d'aria in ingresso permettendo una miglior gestione dell'aspirazione e quindi un più corretto rapporto tra aria e carburante in camera di cambustione.

La tempistica di richiamo dilatata per il 1.6 TDI è da ricercare nella differente tipologia di intervento: oltre al software c'è anche uno stabilizzatore di flusso

 
La modifica elettronica, che coinvolge tutti i motori TDI EA189, prevede l'eliminazione dei precedenti software di gestione motore e l'introduzione di una terza mappatura che prevede una nuova pressione di iniezione per il common rail (+200 bar) ed una nuova strategia di esercizio per la valvola EGR: le novità, rese possibile dalla presenza di iniettori piezoelettrici, offrono una miglior polverizzazione del carburante ed un minor uso dei gas di scarico (riciclati dalla EGR) a tutto vantaggio di un sostanziale abbattimento della produzione di NOx e CO2. 
volkswagen conferenza ea189 (1)
I vertici del Gruppo Volkswagen 

Nuove mappature: miglioreranno consumi e prestazioni

Il nuovo software non prevede alcun aggiornamento del libretto di circolazione ma, garantiscono i vertici del Gruppo, assicura non solo migliori valori in termini di di inquinamento ma anche di prestazione: la minor quantità di gasolio utilizzata, ma soprattutto la maggior efficienza con cui viene utilizzato il carburante da parte del motore, ha permesso in alcuni casi di ottenere consumi inferiori senza alcun tipo di perdita sul fronte della distribuzione della potenza e della coppia motrice.

TDI: un motore proiettato nel futuro

Volkswagen è molto soddisfatta della soluzione trovata per la risoluzione del caso e dichiara che, a fianco di un maggior impegno sull'elettrico, il motore TDI verrà ulteriormente prodotto e sviluppato per soddisfare le esigenze dei clienti nel pieno rispetto delle tematiche ambientali. Come sottolineato più volte dal nostro editorialista Enrico De Vita, infatti, il diesel è oggi l'unico motore in gradi di ridurre in modo naturale la quantità di CO2 emessa rappresentando anche nel contesto di soluzioni ibride un'unità termica perfetta per arrivare a soddisfare gli stringenti limiti di omologazione che nel 2020 obbligheranno tutti i costruttori a portare la media di emissione di gamma a 95 g/km.

L'opinione del nostro editorialista Enrico De Vita

Rimane da chiedersi - visto che la soluzione del problema NOx è stata così veloce e semplice - perché la direzione della VW  ha confessato, apparentemente senza alcuna necessità, di aver adottato una doppia mappatura in Europa. Infatti, non esiste da parte dei vari ministeri dei Trasporti alcuna possibilità di verificare se le emissioni inquinanti sulle vetture circolanti corrispondono ai valori di omologazione, mentre gli unici valori contestabili sono quelli del consumo, cioè della CO2.
 
"E' stato un errore, una ingenuità o il massimo della trasparenza?" ha chiesto il nostro Enrico De Vita, presente a Wolfsburg, all'ingegner Zollino della Volkswagen. "E' stata una richiesta scritta pervenuta ai nostri capi dal KBA (la Motorizzazione tedesca, ndr), subito dopo la contestazione giunta dagli Usa. Ci chiedevano se per caso non avessimo adottato una doppia mappatura anche in Europa. A quel punto non potevamo non dire tutta la verità, dettaglio per dettaglio. E anche che il problema riguardava ben 11 milioni di vetture. Con tutto quello che poi ne è scaturito sulla stampa".
 
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