Alesi vende la sua Ferrari F40 per sostenere la carriera del figlio in Formula 2

Alesi vende la sua Ferrari F40 per sostenere la carriera del figlio in Formula 2
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Jean Alesi ha venduto la sua Ferrari F40 per finanziare la carriera di suo figlio Giuliano, alla seconda stagione di Formula 2. Ma c'è chi storce il naso
8 giugno 2020

Jean Alesi, cuore di papà: l'ex pilota della Rossa ha venduto la sua Ferrari F40 per poter finanziare la carriera del figlio Giuliano in Formula 2. Giuliano, classe 1999, lo scorso anno ha fatto il suo debutto nella categoria con la Trident, concludendo la stagione in quindicesima posizione, con un quinto posto come miglior risultato. Il sacrificio di papà Jean consentirà a Giuliano di correre nel 2020 con la HWA, scuderia che sostituirà la competitiva Arden, che ha lasciato la categoria dopo la tragica scomparsa di Anthoine Hubert a Spa lo scorso anno. Prima del terribile schianto alla Raidillon, Hubert era in lizza per concludere il campionato in top ten. 

Alesi ha rivelato in un'intervista a Sky Sports F1 di aver venduto la sua F40 per aiutare il figlio, visto che i suoi contatti nell'ambiente non sono stati sufficienti per piazzarlo in un team competitivo in F2. Per poter gareggiare in F2 serve un budget di tutto rispetto, fino a 1,8 milioni di euro. Cifre inaccettabili, secondo Alesi, che avverte: vista la crisi economica attuale, «molti piloti non finiranno la stagione; sarà un disastro per chi corre in F2 e in F3». «Spero che in questo grande caos qualcosa cambi e vengano date delle occasioni a questi giovani, che non solo investono molto in termini di denaro, ma anche dal punto di vista personale: lasciano l'università perché sognano di fare i piloti, e nessuno cura i loro interessi». 

Il motivo di questa situazione è semplice, e lo spiega proprio Alesi: «è quasi impossibile trovare sponsor». Di qui la necessità, anche per un ex pilota di F1, di fare dei sacrifici, rinunciando alla F40 risalente al periodo in cui Alesi militava in Ferrari. L'alfiere di Avignone corse con la Rossa dal 1991 al 1995, cogliendo una vittoria nel GP del Canada del 1995: fu l'unico successo della sua carriera in F1. La F40, peraltro, molto proabilmente non ha nemmeno coperto interamente i costi della partecipazione di Giuliano al campionato di Formula 2, visto che il valore sul mercato della vettura si aggira intorno al milione di euro. «In famiglia, facciamo le cose con passione, e non c'è paragone tra l'avere una F40 in garage e vedere mio figlio correre. E poi sono troppo vecchio per guidare una F40», ha spiegato ridendo Alesi.

C'è però chi storce il naso: si tratta di Sophia Flörsch, che su Facebook si è sfogata, scrivendo: «Non sono figlia d'arte, e in famiglia non possediamo una Ferrari F40. 1,8 milioni per un sedile in F2. Non ha sponsor da pilota della Ferrari Driver Academy? Sostenere il talento è diverso, no?». La pilotessa tedesca tira così una stoccata sia ad HWA, con cui aveva corso a Macao, sia alla Rossa, visto che è stata scartata dalla Academy, nonostante la Ferrari sia in cerca di una ragazza da inserire nella propria cantera. Non le si può dare torto; tuttavia, chi ha davvero talento riesce a farsi strada comunque, pur con tutte le difficoltà del caso. 

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