Bufera su Ferrari: l'ira di Codacons e Ministero della Salute per lo sponsor tabaccaio

Bufera su Ferrari: l'ira di Codacons e Ministero della Salute per lo sponsor tabaccaio
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A far partire le critiche di Codacons e ministero verso il Cavallino sarebbe stata la sponsorizzazione (fin troppo vistosa) di “Mission Winnow”, considerata pubblicità indiretta ai prodotti del tabacco
12 marzo 2021

A 48 ore dalla presentazione della nuova SF21, sulla nuova monoposto di Ferrari in F1 si scatenano polemiche: Codacons e Ministero della Salute sostengono, infatti, che il logo della “Mission Winnow” rappresenti una pubblicità ai prodotti da fumo, vietata per legge. Polemiche non nuove in casa Ferrari che già lo scorso anno era ricorsa allo stesso logo - quest'anno colorato addirittura di verde - scatenando le ire del  Codacons, che aveva già denunciato la scelta di Ferrari e, per il 2020, anche di Ducati in MotoGP.


Ora alle polemiche si è aggiunto anche il Ministero della Salute: “il marchio Mission Winnow utilizzato in occasione degli eventi sportivi di Formula 1, consente, attraverso i link presenti sull’omonimo sito, una promozione, anche se indiretta, ad una importante azienda produttrice di sigarette e di nuovi prodotti da tabacco - si legge nella nota diramata ieri - in questo caso si verrebbe a delineare un caso di sponsorizzazione così come definito dall’art. 1 del D. Lgs 16 dicembre 2004 n.300, Attuazione della direttiva 2003/33/CE in materia di pubblicità e di sponsorizzazione dei prodotti da tabacco, ovvero come qualsiasi forma di contributo pubblico o privato ad un evento, un’attività o una persona che abbia lo scopo o l’effetto, diretto o indiretto, di promuovere un prodotto del tabacco”.


Codacons e Ministero, quindi, si dicono indignati e criticano duramente la scelta di ricorrere ancora una volta a Mission Winnow, che è direttamente riconducibile a Philip Morris International, non solo per i divieti imposti dalla legge, ma anche per gli effetti che il fumo ha sulla popolazione in particolar modo in questo periodo di emergenza sanitaria.

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