Ecco come la F1 ha evitato una crisi logistica come quella della MotoGP in Argentina

Ecco come la F1 ha evitato una crisi logistica come quella della MotoGP in Argentina
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La Formula 1 ha evitato per un soffio un caos logistico simile a quello che ha interessato la MotoGP in Argentina. Ecco come
6 aprile 2022

I ritardi nei trasporti causati dall’aumento dei costi e dall’impatto della guerra in Ucraina stanno causando intoppi anche nell’ambito delle corse. La scorsa settimana, la MotoGP si è vista costretta a condensare il weekend di gara in Argentina su due giorni, cancellando le attività in pista del venerdì, per via di forti ritardi nella consegna del materiale. E la F1 ha evitato per un soffio un problema analogo per il Gran Premio d’Australia.

Secondo quanto riporta Autosport, una nave che trasportava il materiale di tre team – con tempistiche previste di 42 giorni per l’arrivo in Australia – ha subito ritardi di oltre una settimana, ritrovandosi in una lotta contro il tempo. DHL, partner ufficiale della logistica della F1, ha preso in mano la situazione lo scorso weekend, prelevando il materiale dalla nave a Singapore e trasportandolo in aereo a Melbourne. 

Il vicepresidente responsabile della logistica del motorsport di DHL, Paul Fowler, si è recato in prima persona a Singapore per supervisionare una vera e propria missione di salvataggio per evitare che i problemi nella spedizione potessero impattare sul regolare svolgimento del weekend di gara in Australia. Caricato su due Boeing 777 e su un 767-300, il materiale è arrivato in Australia lunedì mattina, lasciando ai team tutto il tempo necessario per prepararsi per il fine settimana.

Non è il primo intoppo logistico per la F1 in tempi recenti. La Haas aveva saltato la prima mattinata dei test della F1 in Bahrain a causa di ritardi nella consegna del materiale a Sakhir. La scuderia americana aveva avuto il nulla osta a recuperare le ore perse, spalmandole sui tre giorni di attività in pista. Nel 2021 in Brasile, invece, un cargo fermato dal maltempo in Messico aveva causato un superlavoro per i meccanici di alcune scuderie nella notte tra giovedì e venerdì. Ma per i team eventuali ritardi non sono l’unico problema. Anche l’aumento vertiginoso dei costi è una bella gatta da pelare. E per questo non ci sono missioni di salvataggio che tengano.

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