F1 2018: Ferrari, Mercedes, Red Bull e McLaren, la tecnica

Pubblicità
Ecco nel dettaglio le principali novità tecniche dei top team e della possibile outsider per la stagione 2018 di F1
23 marzo 2018

La stagione 2018 di Formula 1 prende il via a Melbourne con il GP d'Australia. In attesa del verdetto della pista di domenica, vediamo quali sono le principali novità tecniche dei top team, Mercedes, Ferrari e Red Bull, e della McLaren, possibile outsider del campionato di quest'anno.

MERCEDES. Le fiancate al posteriore (A) sono strettissime; notevolmente ristretta in larghezza è tutta la zona finale delle fiancate: si tratta di una soluzione che porta notevoli vantaggi aerodinamici. Per quanto riguarda i deviatori d'aria sotto il muso (B), questa particolare soluzione, già presente nel 2017, è stata ulteriormente raffinata ed evoluta per massimizzare il passaggio di aria verso il fondo scocca.

FERRARI. Il passo della vettura (A) è stato allungato rispetto alla monoposto del 2017. Si tratta di una soluzione a vantaggio aerodinamico sulle piste veloci e in rettilineo. Le bocche dei radiatori (B) sono state notevolmente ridotte di volume, garantendo una minore resistenza aerodinamica all'avanzamento. Inediti e originali gli specchietti retrovisori (C): sono aperti nella zona frontale con un flap orizzontale all'interno che indirizza aria ai radiatori.

RED BULL. Tutta nuova l'aerodinamica iniziale delle pance (A): le bocche dei radiatori sono state sollevate e rese più sottili a tutto vantaggio aerodinamico.La larga pinna alare posta sopra la zona iniziale della pancia (B), è studiata per migliorare la fluidità dell'aria lungo le fiancate. I deviatori laterali (C) si ispirano a quelli della Mercedes, molto diversi da quelli del 2017. Si tratta di una soluzione molto sofisticata ed interessante.

McLAREN. È una monoposto con novità tecniche interessanti ed originali; quest’anno può dire la sua e cancellare la disastrosa stagione 2017. Per quanto riguarda le sospensioni posteriori (A), il triangolo superiore nella zona esterna alla carrozzeria a contatto con il mozzo ruota è unico, mentre si sdoppia all'attacco con il cambio.Soluzione inedita, questa, che dà vantaggi aerodinamici.

Lunghissime le feritoie (B), che scorrono verticalmente a partire dalla zona iniziale del fondo pancia. Anche le altre vetture le usano ma sono singole e molto più corte; queste, però, sono doppie (2 per lato) e incanalano molta più aria sul fondo e verso l'estrattore posteriore.

Disegni: Gabriele Pirovano

Pubblicità