F1. Bottas, il frontman di Alfa Romeo: “Mi sono preparato per dieci anni a questo ruolo”

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Dopo anni da seconda guida, Valtteri Bottas è diventato il punto di riferimento del suo nuovo team, l'Alfa Romeo. Ed è un ruolo che gli calza a pennello
24 giugno 2022

Se l’Alfa Romeo fosse una band, Valtteri Bottas sarebbe il suo frontman. Di fronte a questo paragone, il pilota finlandese, in posa accanto a un’altra creatura dell’universo del Biscione, la Tonale, si produce in un moto di orgoglio, con gli occhi chiari che per un attimo brillano di una luce diversa. Costretto per anni in un abito da seconda guida che negli ultimi tempi gli stava decisamente stretto, ora Bottas è diventato il punto di riferimento dell’intero team. 

La sua nuova veste, spiega Valtteri, “mi motiva molto. Non mi ero mai trovato prima in questo ruolo, come pilota più esperto del team, ma sono preparato. Sono dieci anni che corro in Formula 1, sto cercando di sfruttare tutta la mia esperienza e il know-how che ho acquisito negli anni scorsi”. È lui il fulcro di una scuderia che sta sorprendendo nel 2022, così come Valtteri, nell’alba di una Milano ancora deserta, ha stupito chi è stato risvegliato dallo squarcio del motore aspirato della Sauber C32, vestita dei colori di Alfa Romeo per l’occasione.

Ma Bottas e la sua Alfa si aspettavano di poter andare con costanza a punti prima dell’inizio della stagione? “In tutta onestà – racconta - non pensavamo di essere così competitivi dopo i test pre-stagionali.  I collaudi si sono rivelati piuttosto difficili. Abbiamo avuto molti problemi di affidabilità, ma siamo riusciti a risolverli. Devo dire che i risultati nelle prime gare sono stati al di sopra delle nostre aspettative, ma è dove ci troviamo al momento, quindi siamo soddisfatti”.

Vedendo l’Alfa approdare spesso nella Q3, per la mente passa anche l’idea che, nel caso di una gara pazza, la scuderia di Hinwil possa addirittura strappare una vittoria. “In Formula 1 mai dire mai – riflette Valtteri - ma un successo richiederebbe indubbiamente delle condizioni eccezionali. A livello di performance, siamo più o meno alle spalle dei top team. Non è un brutto posto in cui posizionarsi, e se ci facessimo trovare pronti, potremmo approfittarne”. 

La baldanza di Bottas è merito anche della sua C42, con cui forma una coppia formidabile. “Questa monoposto è molto piacevole da guidare, si adatta bene al mio stile di guida. A questo si aggiunge la possibilità di mettere a punto la macchina nel modo che preferisco. In questo modo sento di poter estrarre di più dal pacchetto”. Vettura a parte, la motivazione di Valtteri arriva anche dalla sua stessa squadra. "Penso anche che l’intero team faccia da stimolo. Siamo tutti molto motivati a cogliere punti e stiamo migliorando; quindi, mi spinge a fare ancora meglio”. 

Di questo gruppo coeso fa parte anche il suo compagno di squadra, Guanyu Zhou, con cui Bottas dice di avere “un ottimo rapporto”.  “Guanyu è un bravo ragazzo, e nelle ultime gare è migliorato moltissimo. Avere due piloti in grado di cogliere punti è importante. Ha ancora molto da imparare, ma si sta impegnando”. Valtteri, invece, ha già alle spalle una lunga gavetta. E con una consapevolezza nuova negli occhi, è pronto a farne tesoro, sognando in grande. 

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