F1. Come cambia la guida con le monoposto 2022? Lo spiega Ocon

F1. Come cambia la guida con le monoposto 2022? Lo spiega Ocon
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Paolo Ciccarone
Come cambia la guida con le monoposto 2022 di Formula 1, frutto di un nuovo regolamento tecnico? Lo spiega Esteban Ocon, pilota dell'Alpine
27 febbraio 2022

Capire le nuove F.1 del 2022, è questo il tema principale che i piloti hanno affrontato nella prima sessione di test a Barcellona. Oltre che a cambiare dal punto di vista estetico, sono cambiati anche i parametri di guida, specialmente per quelle ruote da 18 pollici che creano non pochi imbarazzi in chi è cresciuto alla scuola del 13 (inteso come pollici) e che deve affrontare un nuovo modo di rapportarsi alle monoposto. George Russell lamenta la poca visibilità in curva e teme problemi in mezzo al gruppo, ma Esteban Ocon, il pilota dell'Alpine, è molto più preciso e dettagliato quando affronta questo argomento.

Lo abbiamo incontrato nel motorhome di Alpine che ci ha ospitato per questo incontro: "E' cambiato l'approccio mentale e fisico. Intanto la frenata è diversa rispetto a prima, si fatica ancora a trovare il giusto punto di staccata. Inoltre non si frena più in maniera secca e decisa come prima ma si deve modulare molto la frenata perché non si deve impuntare la vettura in ingresso curva. Devi essere più delicato ma al tempo stesso deciso e non è facile trovare il giusto compromesso. C'è poi il comportamento in curva: in quelle veloci si va molto più forte di prima perché c'è più carico aerodinamico, mentre siamo in difficoltà in quelle lente per due motivi. Il peso maggiore della vettura rispetto all'anno scorso e le gomme da 18 pollici, con la spalla più bassa, che sono molto più reattive rispetto alle precedenti". 

Quindi cambia l'approccio su come sfruttare al massimo queste monoposto...

"Non aiuta nemmeno il fatto che in totale abbiamo 3 giorni di test per ogni pilota in un team e quindi non hai molto tempo per adattarti e capire come cambiare le cose. Credo che per le prime 5 gare nessuno di noi avrà capito come guidare al meglio queste macchine, solo dopo qualche GP saremo in grado di sfruttare al 100 per 100 la monoposto". 

La visibilità potrebbe creare problemi in gara in mezzo al gruppo?

 "Non credo perché sappiamo come muoverci, potrebbe essere invece un problema nelle curve a 90 gradi, ad esempio in Bahrain ce ne sono due di fila e la sensazione che si può mancare il punto di corda o il cordolo su cui salire è molto forte. Non vedi dove metti le ruote, la sezione della gomma e l'altezza sono maggiori rispetto al passato, quindi capire come e dove fare la traiettoria giusta è un altro problema attuale". 

Dopo i primi test sei rimasto sorpreso o c'è stata una correlazione fra i dati al simulatore e quelli in pista?

"la sorpresa maggiore arriva dalle gomme, perché rispetto a quelle standard che avevamo provato in inverno, sono diverse. Sono molto più consistenti e performanti e richiedono una guida attenta perché, come detto, sono molto più reattive, quindi più aderenza ma anche maggiore gestione delle coperture".

Quale sarà la chiave di volta della stagione allora?

"Capire durante la notte che modifiche fare alla vettura, perché durante i test e le prove non c'è tempo per fare molto. Dormirci sopra e trovare la soluzione giusta per il giorno dopo, analizzare tutto a mente serena, credo sia questa 'l'unica soluzione".

Come hai visto i rivali in pista seguendoli da vicino?

"Presto per dire qualcosa, stiamo tutti lavorando in maniera diversa, di certo Ferrari, Mercedes, McLaren e Red Bull sembrano avere un passo diverso e reagiscono bene. Poi vedremo gli sviluppi ma credo che questi quattro abbiano lavorato bene in questa fase".

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