F1. Disegni al tramonto per l’Aston Martin 2026: così è la nuova vita di Adrian Newey dopo la Red Bull

F1. Disegni al tramonto per l’Aston Martin 2026: così è la nuova vita di Adrian Newey dopo la Red Bull
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In visita alla fabbrica all'avanguardia di Aston Martin a Silverstone, abbiamo avuto modo di scorgere Adrian Newey al lavoro sulla monoposto per la stagione 2026 di Formula 1. Ecco com'è la sua vita professionale dopo l'addio alla Red Bull
10 luglio 2025

Com’è la vita in Formula 1 di Adrian Newey dopo l’addio alla Red Bull consumato lo scorso anno? La risposta l’abbiamo avuta visitando la sua nuova casa. La luce avvolgente sul finire di un giorno assolato dell’estate inglese irradiava il quartier generale dell’Aston Martin a Silverstone, a due passi dal circuito. Nell’open space quasi deserto, spiccava un ufficio con grandi vetrate, in cui qualcuno era intento a disegnare su ampi pannelli, in un rituale che sembrava persino troppo privato per essere osservato da occhi indiscreti come i nostri. Quell’uomo era Adrian Newey. Nel giovedì prima del Gran Premio di Gran Bretagna, il genio della Formula 1 stava disegnando il futuro dell’Aston Martin, il team a cui aveva deciso di legare il proprio destino quasi un anno prima.

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Mentre la maggior parte dei suoi progettisti aveva fatto ritorno a casa, Newey era ancora lì, a posare le basi per il coronamento del progetto di Lawrence Stroll. Una visione sfidante, quella del magnate canadese, che in pochi anni ha trasformato quello che nelle sue varie iterazioni era stato un solido team di centro classifica in una scuderia che viste le strutture all’avanguardia ormai non ha nulla da invidiare a una squadra di testa. Non riesce difficile immaginare perché l’Aston Martin abbia deciso di invitare i giornalisti per una visita alla fabbrica. Fare sfoggio di strutture come quella di Silverstone è il miglior modo di suonare la carica per la nuova era della Formula 1.

Gli ultimi azzeccati aggiornamenti apportati alla Aston Martin AMR25 hanno fatto schizzare in avanti la scuderia di Silverstone, consentendo all’inossidabile Fernando Alonso di portare a casa punti importanti in ottica costruttori. Ma sono soprattutto il segnale dell’efficacia dei nuovi strumenti a disposizione del team. Li abbiamo potuti osservare con i nostri occhi durante la visita organizzata da Aston Martin. Abbiamo visto i tecnici intenti ad assemblare le vetture per il giorno successivo, dato un’occhiata al remote garage per il supporto “da casa” ai lavori in pista e siamo arrivati a un passo dalla galleria del vento, fiore all’occhiello della fabbrica.

Quanto questi investimenti siano importanti per la causa del team lo spiega il team principal, Andy Cowell. “Le nuove strutture rendono tutto a portata di mano. Il fatto che chi si occupa dell’aerodinamica si trovi a due passi dall’area in cui viene assemblata la monoposto e dalla galleria del vento velocizza il tutto. L’arrivo a marzo di Adrian, che si è messo subito al lavoro, con tutto quello che ne consegue a valle, ha dato un ulteriore slancio ai nostri sforzi per il 2026. All’inizio di questa settimana, Fernando e Lance hanno visitato la galleria del vento con Adrian, che ha raccontato il modello per la monoposto 2026”.

E il fulcro di tutto questo è il genio Newey, capace di spingere il suo gruppo di lavoro verso orizzonti che solo lui può immaginarsi. “Adrian alza l’asticella – riflette Cowell -. Riesce ad allocare dieci elementi nello spazio in cui normalmente troverebbe posto uno solo, e tutti gli ingegneri lo vivono come una sfida. Non riguarda solo loro, ma tutto il gruppo di lavoro per lo sviluppo aerodinamico. La velocità con cui stiamo apportando modifiche al modello 2026 è senza precedenti per noi. È come assistere a 100 persone che corrono i 100 metri sotto i 10 secondi, passandosi il testimone alla perfezione. È entusiasmante, ed è merito delle strutture, delle persone e dei metodi”.

“Siamo così fortunati – aggiunge fiero Cowell -. Stiamo vivendo un entusiasmante avvicinamento al 2026. Cambierà la power unit, e su questo fronte stiamo lavorando con Honda. Sarà diversa anche l’aerodinamica, con Adrian all’opera. Ma la stabilità che abbiamo con la conferma di Lance e Fernando per il prossimo anno implica che non solo ci stanno aiutando a sviluppare gli strumenti che useremo per il 2026 e oltre, ma stanno anche lavorando al concetto della vettura. Le discussioni in galleria del vento riguardano le forme aerodinamiche, ma c’entrano anche con l’ambiente del pilota. Quanto spazio c’è nell’abitacolo? È tutto così compatto”.

Adrian Newey vede ciò che gli altri non riescono nemmeno a configurarsi, capace com’è di concentrare tutta la sua attenzione su ogni piccolo dettaglio. A Silverstone, nel bel mezzo del caos della griglia, si è dedicato con grandissima intensità alla McLaren MCL39, come se volesse fotografarne ogni aspetto nella sua mente. Ma il presente per Newey si chiama già 2026. E quando il weekend di Silverstone doveva ancora cominciare, Adrian era paradossalmente nascosto in bella vista mentre dava forma al futuro di un team che punta molto in alto.

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