F1, Ferrari. Vasseur si regala una positività inesistente a Monaco

F1, Ferrari. Vasseur si regala una positività inesistente a Monaco
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Paolo Ciccarone
Per il suo compleanno, Vasseur si regala una positività che a Monaco è impossibile trovare per Ferrari
28 maggio 2023

Alla fine Fred Vasseur, nel giorno del suo compleanno, prova a vedere uno spiraglio positivo in una gara che di positivo per la Ferrari non ha avuto nulla. Con Leclerc sesto e Sainz ottavo, il bilancio finale è molto lontano dalle speranze della vigilia.

Questa pista avrebbe dovuto e potuto significare un punto di svolta per la Ferrari, invece no: “Siamo rimasti bloccati dietro Ocon e Sainz ha voluto rischiare, quando ha piovuto abbiamo voluto giocare qualche azzardo per provare a conquistare il podio ma non hanno funzionato. E’ stata una gara caotica con due fasi ben distinte, sull’asciutto e sul bagnato. Sainz ha provato a passare Ocon ma ha rovinato l’ala anteriore, con Charles abbiamo impostato la corsa sulla strategia. Difficile capire a che punto siamo, per questo confido in Barcellona, dove avremo delle modifiche e capiremo meglio le cose”.

Sul fatto che ci sia ancora da capire qualcosa è sintomatico di un progetto che è nato male e che nello sviluppo presenta difficoltà tali da impedire a piloti e tecnici di sapere dove mettere le mani. Alla vigilia qualcuno del team aveva detto che “abbiamo capito cosa fare”, adesso aspettiamo Barcellona. Intanto quello che aumenta è la delusione di Leclerc che nemmeno questa volta è riuscito nell’impresa di vincere a casa sua. Una delusione che traspare netta anche perché ormai non sa più dove mettere le mani. E’ nella squadra giusta, una delle poche che offre garanzie di vittoria, ma è nel momento sbagliato della sua storia, nel pieno di una rivoluzione tecnica e umana che ha appena mosso i primi passi e che rischia di fargli perdere altro tempo e altre vittorie, nonché il treno giusto per la squadra giusta.

Una situazione che lo mette col morale a terra e con la voglia, magari, di dare una svolta. E lo dimostra guidando sopra le righe, quasi di cattiveria, ma senza ottenere quello che ottiene Sainz, che sfrutta il potenziale a disposizione, magari non si inventa nulla ma almeno è concreto e alla fine, con quella macchina, la SF23, è la cosa migliore da fare. Andare al 99 per cento risulta più redditizio che andare al 101 e Leclerc la sta pagando cara sulla propria pelle. Aspettiamo Barcellona, sperando che tutto funzioni al meglio e si ritrovi il sorriso. Domenica prossima lo capiremo…

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